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Angelo De Santis: Marche Marathon raddoppia gli abbonamenti. La Gf Colli Piceni torna a transitare a Santa Vittoria

Santa Vittoria in Matenano (Fermo) – Un nastro d’asfalto lungo nove chilometri, immerso nel verde delle colline profondamente segnate dai calanchi, tipici solchi dovuti all’erosione meteorica delle colline di natura argillosa e punteggiate dalla vegetazione riparia tipica dell’alta collina, sintetizza la storia della Gran Fondo Colli Piceni, manifestazione ciclistica relativamente giovane, ma che già dalle sue prime edizioni è entrata a far parte del calendario nazionale fondistico dell’Udace C.S.A.In. e del meno longevo circuito Marche Marathon.

 

Siamo andati a trovare Angelo De Santis, il ciclo maresciallo, colui che da vita alla manifestazione con il supporto della società Nuovo Gsc Matenano, nella "sua" Santa Vittoria in Matenano. Un delizioso paese raggruppato verso est intorno alla vetta del monte Matenano dove sorgevano l’antico castello ed il monastero farfense, demoliti in epoca napoleonica. Entriamo nel centro, Corso Cavour, attraverso l’arco ricavato nella torre dell’abate Odorisio e si nota un agglomerato urbano compatto che conserva l’antico tracciato medioevale e le caratteristiche costruzioni in mattoni, come il palazzo Melis, la Chiesa di S. Agostino, la Torre dell’Abate Agostino e il Monastero delle Benedettine. De Santis nacque a S. Vittoria settanta anni or sono, questa l’età anagrafica del presidente del Comitato Provinciale Ascoli Piceno e Fermo dell’Udace C.S.A.In e della sezione di Servigliano dei carabinieri in congedo, poi l’ingresso nell’Arma e la lunga serie di trasferimenti in tutta la penisola gli fecero perdere il contatto con il luogo natio, sino al congedo che lo vede rientrare in questa realtà paesaggistica fondata nell’890 dai monaci dell’Abbazia di Farfa. Nonostante i pressanti impegni, che il ruolo di maresciallo di una stazione dei carabinieri richiede, De Santis non ha mai abbandonato il cavallo di acciaio e la sua passione per lo sport delle due ruote. Tra i suoi ricordi anche le gesta atletiche di Dino De Santis, "un mio zio ciclista ai tempi del fascio, che ha gareggiato sino alla categoria dilettanti centrando diversi successi". Nel 1995, grazie all’apporto di un gruppo di appassionati santavittoriesi, nasce il Nuovo Gsc Matenano alla cui guida vi è l'indomito maresciallo in pensione, che preserva una straordinaria determinazione e voglia di prodigarsi per le due ruote da far invidia ad un giovane. L’anno seguente i dirigenti della società di S. Vittoria, danno vita alla prima edizione della Gran Fondo dei Colli Piceni, che nei primi tre anni sarà inserita nel calendario del campionato italiano di Gran Fondo Udace, per poi passare a quello di Fondo. Alle porte di Santa Vittoria, una terrazza propone una vista mozzafiato che spazia dall’Adriatico ai Sibillini, sino ai monti dell’Abruzzo e questa è stata la location della Colli Piceni sino alla stagione 2002 “Quando per contrasti con l’amministrazione comunale – afferma De Santis – abbiamo dovuto spostare la manifestazione a Servigliano. Ma già dal prossimo anno la gara tornerà a transitare a Santa Vittoria – ci tiene a sottolineare con orgoglio il ciclo maresciallo – grazie all’interessamento dell’assessore allo sport santavittoriese Agostino Tempestilli e al sindaco Carlo Maria Pettinelli”. Intanto nella stagione 2000, De Santis entra a far parte del comitato provinciale di Ascoli Piceno dell’Udace C.S.A.In retto da Emidio Mazzoni per diventarne presidente due anni or sono.

Giro del Piceno: da destra Mirko Marini, Flavio Montecchiari (Zeppa Bike) leader del Giro e Angelo De Santis

Insieme a Roberto Brega, Giovanni Mascambruni, Maurizio Giustozzi, Alessandro Gualazzi e Agostino Nino è uno dei  promotori del circuito Marche Marathon, nella struttura del quale riveste il ruolo di cassiere ed è uno degli otto organizzatori. Alle riunioni indette dal coordinatore Roberto Brega, partecipano tutti gli organizzatori delle prove che portano il loro contributo e hanno lo stesso potere decisionale. De Santis, il circuito Marche Marathon ha ormai da tempo chiuso l’edizione 2010. Tracciamo un bilancio della manifestazione. “Bilancio positivo, se prendiamo in esame il numero dei partecipanti, degli abbonati e la qualità organizzativa delle società che danno vita alle otto prove. Mi preme inoltre sottolineare che rispetto allo scorso anno gli abbonamenti sono stati raddoppiati e quest’anno abbiamo toccato quota 350. I ciclisti apprezzano il nostro sforzo – continua De Santis – che permette loro di risparmiare una consistente cifra sottoscrivendo l’abbonamento pur avendo sempre a disposizione servizi di ottima qualità in tutte le manifestazioni. Anche i pacchi gara consegnati al momento dell’iscrizione sono di indubbio valore, inoltre quest’anno chi ha sottoscritto l’abbonamento ha ricevuto anche una felpa in omaggio. Vi è stato un calo di partecipanti in quasi tutte le prove. Non possiamo però nasconderci che in tutto il movimento fondistico si stà assistendo ad un calo dei partecipanti alle gare di questa tipologia. calo che fortunatamente risulta minimo nel Marche Marathon”.

Santa Vittoria in Matenano

E gli aspetti negativi? “Vi sono alcuni correttivi da apportare in diverse manifestazione, ma nulla di straordinario”. Dal circuito Marche Marathon, alla Gran Fondo dei Colli Piceni il passo è breve e Angelo De Santis parlando della sua creatura sottolinea: “Elogi ne ho ricevuti moltissimi e questo mi fa molto piacere, anche se resta il rammarico per non aver superato, per poche decine, i mille partecipanti che restano il nostro primo obiettivo ormai da qualche stagione. Io, insieme ai miei collaboratori, ho sempre puntato su servizi di qualità da offrire ai partecipanti e a chi lì accompagna  e a percorsi che mettono in risalto la bellezza e i prodotti della terra del matenano. Tutto questo ha sempre spinto diversi ciclisti ad essere presenti, ma manca quella ulteriore spinta che dovremo imprimere nella prossima stagione”. E nel 2011? “La prima novità è quella del ritorno a Santa Vittoria in Matenano. Torneremo a transitare in questa realtà dopo lunghi anni di assenza, forse andremo ad attraversare proprio il Corso ched taglia in due il grazioso paese. Varierà la distanza da percorrere e parte del tracciato dei due percorsi. Il percorso lungo sarà di 136 chilometri e non più di 132 come nell’ultima edizione, il percorso breve invece passerà da 76 a 91 chilometri, con l’inserimento della salita verso l’abitato di Santa Vittoria, che verrà percorsa anche dai partecipanti alla prova di Fondo, sette chilometri con pendenze non proibitive, mentre verranno tagliati i tre chilometri dela salita che conduce a Cericiola”. Mentre il sole è ormai tramontato e la luce dei lampioni illumina il centro di Santa Vittoria, con il ciclomaresciallo (termine coniato dal noto giornalista e speaker marchigiano Martinelli), come sempre in completo scuro e cravatta, andiamo ad analizzare l’attività del comitato provinciale Udace C.S.A.In. di Ascoli Piceno e Fermo di cui è presidente. “Vi è stato un sostanziale aumento di tesserati, oggi sono circa 600 e l’aumento del numero di società affiliate, tre negli ultimi mesi. Purtroppo molte delle diverse società affiliate al nostro comitato non svolgono attività organizzativa, quest’anno buona parte delle manifestazioni sono state organizzate da me e Mirko Marini (vice presidente del comitato provinciale di Ascoli e Fermo), grazie anche alla collaborazione di società come Zeppa Bike e Sauro Simoncini che hanno sostenuto le nostre più importanti iniziative, tra cui il Cronomen Marche e Giro del Piceno”. Prima della vigorosa stretta di mano, non poteva mancare la battuta che ormai da diversi anni contraddistingue questo uomo di sport, che con il suo "Pace della Modonna" è  sempre pronto a redarguire da uomo di legge, chi commette errori o leggerezze in ambito ciclistico e non