Sab04202024

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Alessandra Corina: mamma e imprenditrice nella vita, ciclista per passione

Saltara (PU) – C’è un sottile filo verde che collega la vita di Alessandra Corina al mondo delle due ruote. Verde con la vegetazione delle colline della bassa Valle del Metauro in cui sorge un’antica residenza estiva degli Arcivescovi di Urbino, Villa Tombolina, che  domina la valle del Metauro dalla Gola del Furlo a Fano, antica città romana sul mare Adriatico. Un suggestivo albergo diffuso di campagna, dalle stanze raffinate e dall'atmosfera calda ed accogliente. Da Villa Tombolina al Ristorante La Greppia in quel di Montemaggiore al Metauro, un volo pindarico, non immaginario, ma tracciato dai sapori di questa terra e dall’ospitalità che distingue gli operatori della Valle del Metauro. Un sottile filo verde che ha portato Alessandra Corina a scegliere il ciclismo quale attività sportiva mirata alla riconquista della forma fisica, che poi lascia ben presto il posto alla passione, quella vera per il ciclismo. E’ sufficiente leggere l’intervista per capire che quella di Alessandra è una passione vera per il mondo delle due ruote, lontana dagli eccessi e dettata dalla voglia di confrontarsi con il mondo che la circonda per continuare a crescere, nello sport come nelle sue attività imprenditoriali che condivide con la famiglia

- Quando hai iniziato a gareggiare? Chi ti ha spinto a salire in bicicletta e chi ti ha regalato la prima bicicletta?

“Ho iniziato a pedalare nel 2011. Mentre nella primavera del 2012, spinta dalla passione per lo sport delle due ruote, da alcuni amici e dalla voglia di mettermi in gioco, mi sono avvicinata alle Gran Fondo senza neanche sapere realmente cosa fosse una gran fondo e che fatica comportasse. Ho sempre praticato molto sport ma mai a livello agonistico, ma due gravidanze molto vicine non mi hanno dato via di scampo. Sono stata ferma per tre anni ed ho incassato un sacco di chili, così non appena i miei figli sono cresciuti ho potuto togliermi un po’ del mio tempo e tornare a dedicarmi allo sport. Per me è stato un vero riscatto. È avvenuto tutto in maniera naturale e graduale. Mi sono iscritta ad un corso di spinning, la costanza e la tenacia mi hanno premiata. Ho avuto un'unica bicicletta che ho comprato due anni fa, ma è come se mi fosse stata regalata dal mio amico Davide che mi ha spronato e trasmesso la passione per il ciclismo e con tanta pazienza e fatica mi ha insegnato ad usarla. Perché prima di allora non sapevo neppure cosa fosse una bici da corsa. Aggancia e sgancia questi sono i primi due rudimenti di Davide, quando per la prima volta sono salita sulla bici. Ero terrorizzata di avere i piedi legati per non parlare del cambio, dei freni e delle discese”.

- Come riesci a far coesistere l’attività ciclistica, gli allenamenti con la vita di tutti i giorni che richiede un’ impegno particolare alle donne?

“L’attività ciclistica mi impegna, mi diverte e mi aiuta a scaricare tantissimo le tensioni che si creano quando si devono gestire una famiglia con due bambini piccoli e il lavoro. Ma la cosa che mi entusiasma è provare la sensazione di non avere il tempo sufficiente per fare tutto, e poi alla fine riuscirci. Ho imparato ad ottimizzare il tempo grazie anche a mio marito che mi appoggia e mi sostiene e ai miei genitori che da super nonni riescono a gestire per il week end intero le mie piccole pesti”.

- Quanto vale il successo di una ragazza?

“Se di successo si può parlare, il mio vale molto, semplicemente per il fatto che se penso dove mi trovavo due anni fa, senza che nessuno mi conoscesse in questo mondo e potesse scommettere su di me. Inoltre penso che il successo di una donna, considerando tutti gli impegni familiari, possa valere sempre moltissimo”.

- Eppure la consistenza dei premi è ben diversa tra uomini e donne?

“I premi non sono importanti, ciò che è importante è trascorrere dei bei momenti in compagnia di amici uniti dalla forte passione di questo sport. Vi assicuro che in questi due anni ho conosciuto delle persone eccezionali. Mi riferisco in particolare a Maurizio, Davide, Federico, Riccardo e Giacomo and Giacomo, che finiscono sempre per farmi dare il massimo. Tengo a precisare comunque che le loro fatiche per portarmi al traguardo vengono sempre ripagate  a suon di crostata, cornetti al cioccolato e vino rosso”.

- Quali sono i programmi per la stagione 2013?

“Il programma della stagione è quello stilato dalla società : circuito Nobili e Giordana ed alcune gran fondo che si svolgono nelle nostre zone. Per me è una esperienza nuova partecipare a gran fondo a livello nazionale, lo scorso anno ho fatto solo attività regionale, e considerando che era la mia prima esperienza ho ottenuto anche qualche risultato, conquistando il podio alla GF del Verdicchio, GF dell’Adriatico, GF del Tartufo ed alla GF Leopardiana e alla GF Roberto Conti ed un 4° posto alla GF Straducale ed ai Sibillini. Quest’anno sarà tutto nuovo e cosa dire, parto con il massimo impegno e poi sarà la strada che parlerà”.

- Come sei approdata alla Royal Team?

“Non per caso, nel senso che dopo aver conosciuto i ragazzi e le ragazze della squadra mi sono trovata in sintonia con il loro modo di vivere questo sport, cioè di impegnarsi al massimo non dimenticando che pur sempre è un divertimento e un modo di stare insieme”.