Sab04202024

Aggiornamento:10:33:14

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Giro d'Italia: Sacha Modolo come un orologio svizzero, volata bis a Lugano

 

 

Sacha Modolo (Lampre - Merida) ha vinto in volata la sua seconda tappa al Giro d'Italia, battendo sul traguardo di Lugano, Giacomo Nizzolo (Trek Factory Racing) e Luka Mezgec (Team Giant - Alpecin), terzo.

La Maglia Rosa Alberto Contador (Tinkoff Saxo) ha vissuto una giornata relativamente tranquilla, giungendo al traguardo in gruppo. I piani alti della classifica sono rimasti sostanzialmente invariati.
Giacomo Nizzolo, grazie al secondo posto, indossa ora la Maglia Rossa di leader della classifica a punti. Restano invariate le altre maglie: Steven Kruisjwijk (Team Lotto NL - Jumbo), Maglia Azzurra di miglior scalatore e Fabio Aru, Maglia Bianca di miglior giovane.

Il vincitore di tappa,Sacha Modolo, subito dopo il traguardo ha detto: "Mi sono guardato intorno sulla rampa a 4km dall'arrivo e ho visto che i miei rivali forse erano più stanchi di me. 
Ieri è stato molto difficile ma ho avuto buone gambe, oggi è stato bello e caldo - il mio tipo di giornata ideale. 
Forse potremmo anche aggiungere al treno un'altro corridore, ma dopo mesi di lavoro Max Richeze e Roberto Ferrari hanno dimostrato di essere uno dei treni migliori in circolazione. 
Non temo nessuno
".

La Maglia Rosa, Alberto Contador, ha detto: "In teoria era una tappa di transizione ma è stata più difficile del previsto. La strada era un continuo saliscendi e siamo rimasti in sella con vento contrario per gran parte della giornata. Il gruppo era molto nervoso e ed è andato veloce per inseguire la fuga a tre. Fino ad oggi era successo qualcosa di diverso quasi ogni giorno: una caduta, una foratura, un problema meccanico. Sono molto contento perché ho passato la tappa in sicurezza e sono arrivato a Lugano, dove vivo, sulle mie strade di casa. Ieri è stato molto più faticoso di quanto avrei voluto ma manca un giorno in meno a Milano ".



Domani la diciottesima tappa, divisa nettamente in due parti. I primi 125km sostanzialmente pianeggianti da Melide lungo le rive del Lago di Lugano per rientrare in Italia e attraversare Varese e Sesto Calende portandosi sulle rive del Lago Maggiore che viene costeggiato attraverso Arona e Stresa fino ad attraversare Mergozzo e una prima volta Verbania passando molto vicino al traguardo. Da segnalare negli attraversamenti cittadini numerosi ostacoli urbani come rotatorie, dossi e spartitraffico. Dopo Verbania si affronta la scalata del Monte Ologno con pendenze molto elevate (9% medio fino a 13% max). Prima parte della discesa tortuosa e tecnica, ma di lieve pendenza e quindi (raggiunta l'Alpe Segletta) seconda parte più larga e agevole. Discesa che termina a 5km dall'arrivo.

ORDINE DI ARRIVO

1. Sacha Modolo (Ita) Lampre-Merida 3:07:51
2. Giacomo Nizzolo (Ita) TrekRacing
3. Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Alpecin
4. Heinrich Haussler (Aus) IAM Cycling
5. Davide Appollonio (Ita) Androni Giocattoli
6. Stig Broeckx (Bel) Lotto Soudal
7. Juan Jose Lobato (Spa) Movistar Team
8. Alexander Porsev (Rus) Team Katusha
9. Kévin Reza (Fra) FDJ.fr
10. Nick Van Der Lijke (Ned) Team LottoNL-Jumbo

CLASSIFICA GENERALE DOPO 17^ TAPPA

1. Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 68:12:50
2. Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:04:02
3. Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:04:52
4. Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:05:48
5. Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:08:27
6. Leopold Konig (Cze) Team Sky 0:09:31
7. Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:09:52
8. Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:11:40
9. Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 0:12:48
10. Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:13:01

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SACHA MODOLO (LAMPRE – MERIDA)

D: Alcuni velocisti sono tornati a casa, tu sei rimasto e hai vinto la tua seconda tappa. Ti senti superiore a loro?
R: No, andare a casa è stata una loro scelta: il Giro d'Italia è stato durissimo. Non mi sento superiore a nessuno, io penso di essere un corridore che a volte fa buone cose, ma devo dire che ho ottenuto questi risultati grazie alla mia squadra, e in particolare a Ferrari e Max Richeze. Le mie vittorie sono per loro.

D: Lo sprint è un'arte. È vero che, con il treno, l'arte è un po' più facile?

R: Ho fatto quattro anni senza un treno e sono riuscito a cogliere alcune vittorie. È più difficile, sì. Penso che un corridore con le mie qualità è difficile da superare se ben lanciato. Basta guardare a Cavendish: quando non ha un treno è battibile. L'ho battuto due volte... beh, una volta e un'altra volta ci sono andato vicino. L'ho sempre detto e ora anche io sono nella sua posizione. Non posso dire di essere il più forte, ma ho certamente un vantaggio rispetto agli altri, perché penso di avere una buona sparata e se mi portano ai 150m è difficile superarmi. Ma l'arte sta anche nel preparare il treno. Ci lavoriamo sin da gennaio perché Ferrari non era mai stato in quella posizione; lui le volate le chiudeva. Le mie possibilità di ottenere buoni risultati sono migliorate perché volevo fidarmi dei miei compagni di squadra e abbiamo insistito nella preparazione del treno. In Qatar avrei potuto tentare di vincere da solo ma abbiamo continuato a provare la formazione. Ora Ferrari e Max vanno veramente forte ed anche io sto bene.

ALBERTO CONTADOR (TINKOFF SAXO)

D: Che cosa significa per te arrivare a Lugano? Ti senti a casa?
R: Per me un arrivo di tappa qui è molto più speciale rispetto a qualsiasi altro posto in cui siamo stati finora. Vivo qui da 3 anni, ho molti amici qui e parte della mia famiglia, è certamente speciale. Siamo nella terza settimana, mi manca la mia gente. Mi sento a casa? Sì.

D: Quanto è stato duro questo Giro finora?
R: Penso che se chiedete a tutti i corridori in gara vi diranno che è un Giro molto logorante. 

Mi hanno chiesto se è il Giro più difficile che abbia mai corso. Credo di no: il più duro è stato nel 2011, ma in termini di velocità e concentrazione in ogni tappa, incluse quelle di presunta transizione tipo quella di oggi, è più impegnativo di quanto mi piacerebbe.

D: Conosci la salita di domani, Monte Ologno?
R: La salita è troppo lontana da qui perché io sia in grado di usarla in allenamento, essendo sull'altra sponda del Lago Maggiore, ma mi dicono che è molto difficile e con pendenze elevate. Dovrò stare all'erta. Landa è ovviamente un corridore molto forte che merita di essere rispettato come tutti gli altri. Penso che mi attaccherà e dovrò essere pronto.

 

Ufficio Stampa RCS Sport