Ven03292024

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Giro d'Italia Molveno-Cassano d'Adda: il pistard tedesco Kluge ottiene la prima vittoria nei Grandi Giri

 

 

In perfetto stile da inseguimento su pista, Roger Kluge, che rappresenterà la Germania alle Olimpiadi di Rio nell'Omnium contro l'italiano Elia Viviani ed il colombiano Fernando Gaviria tra gli altri, ha ottenuto la vittoria di tappa anticipando la volata di gruppo a Cassano d’Adda, ottenendo per la prima volta un successo nei Grandi Giri. La Maglia Rossa Giacomo Nizzolo, secondo, è al suo tredicesimo podio in carriera al Giro d’Italia senza ancora riuscire ad ottenere una vittoria. L'olandese Steven Kruijswijk indossa di nuovo la Maglia Rosa.

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Download: video intervista a Steven Kruijswijk e Roger Kluge

RISULTATO FINALE
1 - Roger Kluge (IAM Cycling) - 196 km in 4h31'29", media 43,317 km/h
2 - Giacomo Nizzolo (Trek - Segafredo) s.t.
3 - Nikias Arndt (Team Giant - Alpecin) s.t.



MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel - Steven Kruijswijk (Team Lotto NL - Jumbo)
  • Maglia Rossa, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Algida - Giacomo Nizzolo (Trek - Segafredo)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum - Damiano Cunego (Nippo - Vini Fantini)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin - Bob Jungels (Etixx - Quick-Step)

CLASSIFICA GENERALE
1 - Steven Kruijswijk (Team Lotto NL - Jumbo)
2 - Esteban Chaves (Orica Greenedge) a 3'00"
3 - Alejandro Valverde (Movistar Team) a 3'23"
4 - Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) a 4'43"
5 - Ilnur Zakarin (Team Katusha) a 4'50"

LE PILLOLE STATISTICHE

  • Per il quarto giorno consecutivo il Giro trova un nuovo vincitore dopo Esteban Chaves, Alexander Foliforov e Alejandro Valverde
  • Roger Kluge è alla sua prima vittoria al Giro (e anche in una gara di categoria WorldTour): il suo unico podio alla Corsa Rosa era stato quello di Milano 2015, quando vinse lo sprint del gruppo, valevole tuttavia per il terzo posto dietro a Iljo Keisse e Luke Durbridge, fuggiti a 35 km dall’arrivo
  • Per la prima volta nella storia ci sono tre atleti tedeschi a vincere nello stesso Giro (Kluge, Kittel, Greipel). I successi tedeschi nel Giro 2016 sono 6, 32 nell’intera storia della Corsa Rosa
  • La Germania ha vinto più tappe quest’anno (6) che nei 5 anni precedenti (5 vittorie dal 2010 al 2015)
  • 13° podio al Giro per Giacomo Nizzolo (9 secondi posti, 4 terzi). Ora è l’atleta con più podi in gruppo: lascia a quota 12 Damiano Cunego. Solo Pietro Rimoldi negli anni '30 (con 5 secondi posti e 9 terzi) ha fatto più podi al Giro senza mai vincere una tappa



DICHIARAZIONI
Il vincitore di tappa Roger Kluge ha detto in conferenza stampa: “Non credo che la mia vittoria cambierà la decisione di Michel [Thétaz, il propietario di IAM Cycling, ha annunciato che la squadra chiuderà alla fine di quest'anno]. È un modo di ripagarlo. Non vedeva l'ora di celebrare la prima vittoria di squadra in un Grande Giro, speriamo non sia l'ultima. L'anno scorso nell'ultima tappa del Giro ho vinto la volata di gruppo per il terzo posto e spero di poter vincere una volata di gruppo domenica a Torino. È difficile credere di aver vinto oggi. Penso di aver preso l'ultima curva con maggior velocità rispetto al gruppo, è stata quella la chiave del successo”.

La Maglia Rosa, Steven Kruijswijk, ha dichiarato in conferenza stampa: “Molti corridori, anche tra i più famosi, sono venuti a congratularsi con me alla partenza per quel che ho fatto ieri. Mi han detto che gli era piaciuto il modo in cui avevo corso. Nessuno però mi ha detto che avevo già vinto il Giro. Anche io non penso di aver già vinto il Giro. L'unica cosa che posso fare è dare tutto e fare attenzione ad ogni attacco. Lo farò con serenità, sento di non avere punti deboli”.

La Maglia Rossa, Giacomo Nizzolo, ha detto: “Non ho nessun rimpianto. Sono arrabbiato ma ci sta. Sarebbe stato fantastico vincere la mia prima tappa al Giro d’Italia qui vicino a casa. Mi mancava un compagno di squadra per chiudere il buco su Roger Kluge ma è successo perché avevamo lavorato durissimo per chiudere sulla fuga. Ho ancora la possibilità di vincere una tappa domenica a Torino”.




Tappa n. 18 – Muggiò - Pinerolo – 240 km
Tappa dal finale difficile dopo i primi 170 km pianeggianti. Nella prima parte si attraversa tutta la pianura Padana nord-occidentale da Milano fino a Torino lungo strade prevalentemente rettilinee e dalla carreggiata ampia. Si attraversano alcune città di discrete dimensioni ed è necessario segnalare la presenza dei comuni ostacoli al traffico. Giunti a Pinerolo (unica asperità la Colletta di Cumiana) si passa sul traguardo per scalare una prima volta il Muro di via dei Principi d’Acaja e quindi affrontare Pramartino (4,6 km al 10,4% medio) per poi, dopo una discesa molto impegnativa, ritornare a Pinerolo per gli ultimi 3 km.



Ultimi km
Ai 2500 m dall’arrivo si svolta a sinistra e si sale per via Principia d’Acaja (450 m al 14% con punte del 20%, su pavé e carreggiata stretta). Segue una discesa ripida e impegnativa fino all’abitato di Pinerolo. Ultimi 1500 m piatti con alcune curve e un breve tratto in lastricato. L’arrivo è posto al termine di un rettilineo largo 8 m e lungo 350 m su fondo asfaltato.



PUNTI D'INTERESSE
MUGGIÒ – km 0
Muggiò, nella provincia di Monza-Brianza (attaccata al capoluogo proprio dalla parte in cui Monza presenta la stupenda e maestosa Villa Reale, opera neoclassica dell’architetto Giuseppe Piermarini, inaugurata nel 1780) è un popoloso centro di quasi venticinquemila abitanti di carattere prevalentemente industriale e artigianale. Alcune piacevoli costruzioni ricordano il passato quando l’economia dei luoghi era prevalentemente rurale. Di Muggiò sono i ciclisti Giacomo Nizzolo e Roberto Pistore (1971.. Di Muggiò è pure Arianna Errigo, specialista del fioretto, plurititolata, a livello olimpico e iridato, nella disciplina.

BOLLATE – km 8
Nella vicina Novate Milanese, dove nel 1917 nacque lo storico patron del Giro Vincenzo Torriani scomparso nel 1996, il giorno della tappa verrà deposto un bassorilievo a ricordo a vent’anni dalla scomparsa.

MAGENTA – km 33
Magenta ricorda la battaglia del 4 giugno 1859, seconda guerra d’Indipendenza, vinta dalla coalizione franco—piemontese contro gli austriaci.

NOVARA – km 54
Novara, caratterizzata dall’alta cupola della cattedrale di San Gaudenzio opera di Alessandro Antonelli, l’autore anche della torinese Mole Antonelliana, è città importante per attività varie e comunicazioni, la seconda della regione per numero d’abitanti. Si è in territorio piatto caratterizzato da risaie. Qui si concluse nel 1968 una tappa del Giro con il successo di Eddy Merckx.

VERCELLI – km 77 e LIGNANA (zona rifornimento) – km 86
Vercelli, la “capitale europea del riso”, con pregevoli edifici e architetture significative come il Duomo neoclassico e la basilica di Sant’Andrea dell’inizio del 1200, simbolo della città. Vercelli è stata una volta sola arrivo di tappa della corsa rosa, nel 1992, vinta da Mario Cipollini.

CRESCENTINO – km 108
A Crescentino sorge, nella frazione di San Genuario, un complesso con abbazia e castello, comune di nascita del famoso direttore d’orchestra Cinico Angelini (1901-Roma 1983).

CHIVASSO (traguardo volante) – km 125 e SETTIMO TORINESE – km 138
A Chivasso, fino al 1990, erano realizzate le auto Lancia. A Settimo Torinese è cresciuto Gabriel Garko, pseudonimo di Dario Oliviero, attore.

TORINO – km 149
La corsa attraversa Torino, la storica città capoluogo che nel 2016 ospita la conclusione finale della corsa con la quale è unita da molteplici circostanze e importanti episodi.

RIVOLI (traguardo volante) – km 164
Nella prima linea periferica di Torino Rivoli presenta il suo castello sabaudo in posizione elevata (ospita un museo d’arte contemporanea).

AVIGLIANA – km 175
Avigliana si trova sulle dolci alture moreniche all’imbocco della Val di Susa con i due caratteristici laghi: il lago Grande e il lago Piccolo. Vis i trovano inoltre il santuario della Madonna dei Laghi e, in posizione dominante, nel contiguo comune di Sant’Ambrogio Torinese, su un picco, la Sacra di San Michele. È un complesso architettonico che sorge sul monte Pirchiriano, all’imbocco della val di Susa. Appartiene alla diocesi di Susa ed è il monumento simbolo del Piemonte, una delle più eminenti architetture religiose di questo territorio alpino, transito per i pellegrini tra Italia e Francia. Ristrutturato, è stato affidato alla cura dei padri rosminiani. Secondo alcuni storici, nel luogo in cui sorge ora l’abbazia, già in epoca romana esisteva un presidio militare che controllava la strada verso la Gallia. Anche i Longobardi installarono un presidio che fungesse da baluardo contro le invasioni dei Franchi, facendo del luogo un caposaldo delle cosiddette chiuse longobarde delle quali rimangono alcune vestigia nel sottostante paese di Chiusa di San Michele.
Armoniose e ben conservate sono le strutture medievali del centro storico di Avigliana, con motivi di rilievi quali la chiesa di San Giovanni, la casa della Porta Ferrata e la torre dell’Orologio. Qui sono nati Piero Fassino (1949), politico e attuale sindaco di Torino ed Emilio Ostorero (1934), storico pilota di motocross.

CUMIANA – km 192
Località e zona caratterizzata da tipico paesaggio collinare, contornato dai monti, con edifici di piacevole stile, tipico dei luoghi. A Cumiana è nato nel 1908 Francesco Camusso (morto a Torino nel 1995), forte scalatore, vincitore del Giro d’Italia 1931.

PINEROLO – km 212

PRAMARTINO (GPM) – km 221
La salita è stata percorsa per la prima volta dalla corsa rosa nel 2009 e replicata dal Tour de France nel 2011, entrambi con traguardo di tappa a Pinerolo.

VILLAR PEROSA – km 227
Villar Perosa si collega con immediatezza alla famiglia Agnelli che ha forti legami affettivi con il luogo. È stata per molto tempo la sede del ritiro pre-campionato della Juventus. Sviluppate sono le attività industriali con, in tema, un Museo della meccanica e del cuscinetto mentre, fra gli edifici, spicca la chiesa di San Pietro in Vincoli, in posizione di rilievo con vista sulla valle.

PINEROLO – km 240
La città si trova disposta sulla collina di San Maurizio con l’omonima chiesa tardo-gotica e storici edifici che rimandano al casato degli Acaja, il ramo dei Savoia che governò a lungo la zona e il gotico Duomo di San Donato, nella piazza omonima. Musei, teatri e varie costruzioni ricordano la sua lunga storia, anche di cittadella militare con la Cittadella che ricorda il personaggio della Maschera di Ferro che ha ispirato Alessandro Dumas senior. Qui è nato nel 1890 Ferruccio Parri, scomparso nel 1981 a Roma, uomo politico di grande rilievo e statura morale che, durante la lotta partigiana, scelse il nome di battaglia di “Maurizio”, in onore della collina simbolo di Pinerolo.
Qui terminò la “mitica” tappa del 1949 vinta da Fausto Coppi con 11’52” su Bartali che giunse con Alfredo Martini, terzo. Poi, a seguire, sono stati primi Bitossi nel 1964, Giuseppe Saronni nel 1982,  Gabriele Balducci nel 2007 e, infine, nel 2009, Danilo Di Luca.



IL GIRO D'ITALIA HA RICORDATO VINCENZO TORRIANI

Oggi nel dopo tappa, all’interno splendida Villa Borromeo di Cassano d’Adda, il Giro ha voluto ricordare, a 20 anni dalla scomparsa, Vincenzo Torriani storico Patron della Corsa Rosa. Presenti alla cerimonia oltre ai figli Marco, Gianni e Milly e i nipoti c’erano Carmine Castellano, che di Torriani è stato il successore alla guida del Giro d’Italia; Mauro Vegni attuale Direttore della manifestazione e il Direttore de La Gazzetta dello Sport, Andrea Monti.

 

Ufficio Stampa RCS Sport