Ven03292024

Aggiornamento:10:45:44

Back Strada Gare Tour of the Alps, il britannico Geraint Thomas fa saltare il banco a Funes

Tour of the Alps, il britannico Geraint Thomas fa saltare il banco a Funes

 

 

Geraint Thomas del Team Sky era forse il corridore più atteso quest’oggi nella 3a tappa del Tour of the Alps Villabassa-Funes (135,6 km): l’ Alpe di Rodengo e l’ascesa finale verso Funes rappresentavano infatti dei banchi di prova severi per le sue nuove ambizioni di corridore da grandi corse a tappe. In tanti credevano che il Team Sky avrebbe puntato su Mikel Landa per l’odierno arrivo in quota, e fino a 1 km dal termine lo scenario sembrava esattamente questo. Ma il finale ha riservato un’ultima sorpresa, con Thomas capace di tornare sui primi con una progressione incredibile negli ultimi 1000 metri, andando a centrare una splendida vittoria sul compagno di squadra Landa, portando in festa il Team Sky. 

La tappa ha dato importanti indicazioni anche sulle condizioni dei pretendenti per il Giro d’Italia: Landa è certamente più forte di quello visto a Innsbruck, mentre Pozzovivo si conferma una certezza nella seconda metà di Aprile a queste latitudini. Scarponi è stato ancora una volta con i migliori, mentre Thibaut Pinot è apparso meno brillante che nei giorni scorsi, ma ciò nonostante si è piazzato quinto sul traguardo, e non è mai uscito dalle prime cinque posizioni nelle tappe fin qui disputate. L’unico ad uscire definitivamente dai giochi è il vincitore di ieri, Rohan Dennis (BMC): ci sarà ancora molto da vedere e da vivere in queste ultime due giornate che attendono la corsa euroregionale. 

LA CRONACA
La fuga della giornata prende forma pochi metri dopo il via ufficiale. Il vantaggio del trio composto da Leigh Howard (Aqua Blue), Davide Orrico (Sangemini-MGkVis) e Filippo Fortin (Tirol), cresce molto rapidamente, raggiungendo i 6’30” ancora prima dell’attacco della salita di Terento. Nel gruppo prende l’inizativa la Gazprom-Rusvelo del leader dei Gpm Alexander Foliforov, ma il vantaggio dei fuggitivi rimane stabile fino allo scollinamento. 

I tre corridori al comando procedono di comune accordo verso le prime rampe dell’ Alpe Rodengo, salita impegnativa e mai affrontata in precedenza dalla corsa. Orrico si dimostra il più brillante in salita, staccando prima Fortin e poi Howard, mentre il Team Sky aumenta l’andatura in testa al gruppo per ridurre il margine. Orrico tiene duro e conquista il suo secondo Gpm di giornata, ma il vantaggio scende velocemente fino ai 2 minuti. 

All’attacco dell’ultima salita restano una quarantina di corridori all’inseguimento di Orrico, che può gestire ormai solo 38 secondi di vantaggio. Il Team Sky continua a spingere a fondo, con Ian Boswell che si incarica di fare l’andatura, lasciando poi il testimone a Philip Deignan. Orrico viene raggiunto quando al traguardo mancano 7.5 chilometri e al comando resta un gruppetto composto da 20 corridori. A rompere gli indugi ai meno 5 chilometri è il vincitore dell’anno scorso, Mikel Landa (Team Sky). All’accelerazione dello spagnolo riescono a rispondere solo Dario Cataldo (Astana) e poco più avanti Domenico Pozzovivo (Ag2r-La Mondiale). 

Sulla spinta dell’italiano, si forma una coppia in testa con Landa, mentre Cataldo è costretto a cedere metri. Più indietro, Scarponi produce il massimo sforzo nel tentativo di non perdere ulteriore terreno. Alle sue spalle Thomas pedala con brillantezza, mentre il leader della classifica Thibaut Pinot (FDJ) non appare in una delle sue giornate migliori. 

Con 2 chilometri di salita ancora da percorrere, Pozzovivo e Landa hanno 20 secondi di vantaggio sugli inseguitori. Il finale sembra destinato a uno sprint a due, ma l’attacco di Davide Formolo cambia ancora la situazione. Geraint Thomas si aggancia all’italiano con una irresistibile progressione, quindi, una volta raggiunti Pozzovivo e Landa, scatta ancora proprio in coincidenza del cartello dei 500 metri. A questo punto si concretizza il dominio Sky: Thomas lancia lo sprint, trascinandosi dietro il compagno di squadra Mikel Landa. Pozzovivo chiude terzo. Per il britannico la vittoria a Funes vale anche la maglia di leader della generale: oggi il Tour of the Alps potrebbe aver trovato l’uomo da battere. 

LE DICHIARAZIONI DI GERAINT THOMAS
"Io e Mikel ci siamo parlati poco prima dell'ultima salita. Ci sentivamo entrambi bene e abbiamo deciso che Mikel avrebbe attaccato, permettendo a me di rimanere a ruota e risparmiare energie. Poi, nel finale, è partito Formolo dal gruppetto, gli altri erano al limite e così ho pensato di provare a insistere, ma non immaginavo di rientrare né tanto meno di superare Landa e Pozzovivo. Dopo l'arrivo ho preso un lungo respiro e mi sono reso conto di avercela fatta".

"Oggi il Team Sky ha fatto un grande lavoro. scandendo il ritmo ai piedi della salita. Siamo partiti con sei corridori, ma tutti molto forti, e con i quali c’è un’ottima comunicazione”.

"Il successo di oggi rafforza la mia fiducia e le mie ambizioni per il Giro. Ma la corsa rosa è un terreno inesplorato per me, devo ancora conquistare una Top-10 assoluta e dovrò vedermela con grandi favoriti del calibro di Nibali e Quintana. Per me la priorità è seguire i miei programmi, e focalizzarmi su me stesso. Il Tour of the Alps propone cinque grandi giornate di corsa con lunghe salite, credo sia la preparazione perfetta per il Giro d'Italia".

"Sono stato in ricognizione sulle strade della diciottesima e della diciannovesima tappa del Giro, prima del Tour of the Alps. Sono entrambe durissime. Una volta finita questa gara, tornerò a casa per riposare un po' prima della grande sfida del Giro d'Italia."

"Ora siamo al comando e cercheremo di conservare la maglia fino alla fine della corsa. Domani sarà un'altra giornata dura, e ancora molte cose possono accadere fino a venerdì".

DOMANI QUARTA TAPPA
La quarta frazione del Tour of the Alps riporterà gli atleti dall’Alto Adige al Trentino lungo 165,3 km: daBolzanoCles, in Val di Non, la terra dello storico Trofeo Melinda. Ad attendere gli atleti ancora due Gran Premi della Montagna: il Passo della Mendola e la Forcella di Brez, che svetta a 34 km dal termine con la sua pendenza media al 10,2%. Funes ha dato il suo verdetto, ma ancora molto può succedere in questo Tour of the Alps.