Dom10062024

Aggiornamento:04:19:54

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Arnaldo Priori ci racconta il tricolore a staffetta di ciclocross Udace

Piazzola sul Brenta (Padova) - Il tricolore di Piazzola Sul Brenta sarà ricordato da chi vi ha partecipato per la straordinaria giornata di sport, dalla perfetta macchina organizzativa, alla giornata primaverile, con un caldo sole che ha fatto schizzare il termometro sopra i quindici gradi nel pomeriggio, per il grande agonismo con gare aperte ad ogni risultato sin nelle fasi finali, e per le sontuose premiazione che hanno riavvicinato gli amatori al mondo udacino.

Percorso diversificato nelle tre gare in programma, i primi partenti hanno trovato il terreno che si stava sgelando, e quindi la guida diventava componete importante, così come la scelta delle gomme, dopo la prima tornata in molti hanno provveduto ad abbassare la pressione dei tubolari per rimanere in sella sul bellissimo tracciato suddiviso equamente tra prati verdi e conifere. Angelo Fioravanzo e Antenore Scarpetta sono i più veloci nella fase iniziale, e i campioni uscenti Claudio Guarnieri e Rino Tavani si trovano subito ad inseguire, poi a metà gara con un vantaggio di circa trenta secondi, la svolta che decide la gara, Antenore Scarpetta alla terza curva dopo il cambio scivola, sembra una caduta banale, ma il Vicentino della Cicli Pengo si siede e resta immobile guardando Guarnieri che allibito lo osserva mentre lo passa, nulla da fare, sospetta frattura della clavicola destra, si accerterà poi che si è trattato di lussazione con immobilizzazione del braccio per trenta giorni.

La gara perde un protagonista e il compagno Angelo Fioravanzo allarga le braccia sconsolato, la coppia Lodigiana campione uscente si riconferma quindi ai vertici nazionali precedendo i Padovani Paolo Da Molin e Francesco Bongiorno. Coppia inedita nei super “B”, con il trentatre volte tricolore Vincenzo Vezzoli in coppia con la matricola Antonio Garbo che con una stagione nel segno della regolarità si è guadagnato il diritto di affiancare tanto compagno. I due varesini si portano subito al comando aumentano gradatamente il proprio vantaggio su Giuliano Dei Zotti in coppia con Giovanni Bertoldo, cui va dato atto di aver onorato con la sua partecipazione il tricolore di Enrico Pengo. E’ forse l’unica gara che non ha avuto sussulti o incertezze, dove la vittoria non è mai stata in bilico nelle cinque gare disputate, anche se il vantaggio non ha mai superato il minuto, con un recupero nelle fasi finali che ha sfiorato i trentasei secondi. Per Vincenzo Vezzoli si tratta dell’ottavo successo a staffetta con sette compagni diversi, il solo Felice Uboldi può contare due affermazioni con il campione varesino. Incertissima la gara femminile, la tricolore Cristina Cortinovis, si porta subito al comando con la compagna Sabrina Bellati, ma Vania Bergamo, argento agli Italiani e Europei non perde terreno, e neppure la sua compagna Tiziana Corazza, reclutata in extremis si lascia intimorire dalle più celebri avversarie, la loro è una gara di regolarità.

Dopo metà gara c’è il sorpasso, con il folto pubblico a tributare i dovuti onori alle protagoniste, scivola Vania Bergamo nella stessa curva di Scarpetta e Cortinovis si riaccoda, poi nel bosco scivola Cortinovis con caduta della catena, perde una manciata di secondi che non sarà più in grado di recuperare, gioia e adrenalina per le Trevigiane per la prima volta vestite di tricolore. Alle loro spalle Gina Pantesotti e Sabrina Masin completano il podio con i colori della cicli Pengo. Il caldo sole ha asciugato il terreno in superficie, rendendolo meno scivoloso quando partono i veterani-gentlemen, con i campioni uscenti 2009/2010 Roberto Luisetto e Oscar Zantomio in veste di favoriti, i due Vicentini hanno nella omogeneità di rendimento il loro punto di forza, ma se la devono vedere con i fratelli Angelo e Orlando Borini che si complicano la vita con una partenza non perfetta.

Nelle fasi iniziali anche Camillo Gasparini e Gabriele Rossi fanno meglio dei due Novaresi, che però verso metà gara rivedono la testa della corsa con Orlando Borini un talento naturale bel spalleggiato dal fratello Angelo, poi capita quello che non ti aspetti, Angelo si appresta a dare il cambio al fratello al quale si spezza la catena nel momento del lancio, la fortuna vuole che mamma Borini sia ad una ventina di metri, ma il cronometro impietoso dello speaker segna ventisei secondi persi nel cambio bici e qui si vedono i benefici della regolarità dei due Vicentini che diventano uccel di bosco non consentendo più alcun recupero e andando a vincere per il terzo anno consecutivo. Si riprende dopo pranzo, il terreno completamente asciutto ha fatto registrare tempi inferiori a un minuto rispetto al mattino, e per la cronaca il miglio tempo di giornata lo fa registrare il tricolore Diego Lavarda con quattro minuti e 00’, ma anche il compagno Francesco Corradini gira con tempi di pochi secondi superiori, e per tre quarti di gara se la devono vedere con i varesini Graziano Bonalda e Mirko Pinton, che riescono anche a portarsi al comando per alcuni tratti.

Il pubblico sempre più folto si sposta di poche decine di metri per godere dello spettacolo offerto dal circuito ottimamente disegnato e il tifo composto e corretto raggiunge l’apice quando Lavarda produce il massimo sforzo che gli vale sei secondi al cambio, bravo è Corradini a rosicchiare ancora secondi e così arriva in un tripudio di applausi la terza perla per Adriano e Enrico Pengo, a mitigare i parte il dispiacere pel l’infortunio di Antenore Scapetta, un atleta, un dirigente e un amico per il sodalizio Vicentino. Un solo grande rammarico, sottolineato anche dal vice presidente nazionale Giuseppe Calearo, che ha portato il saluto del consiglio nazionale, il numero contenuto di partecipanti ad un evento che avrebbe meritato una maggiore adesione, anche se và sottolineato che moltissimi hanno avvisato dell’impossibilità ad intervenire per l’influenza che ha decimato indiscriminatamente tutti in tutti i campi. Suggello di giornata per gli organizzatori con la vittoria anche nella classifica di società davanti alla blasonata Clamas di Tradate e alla rivale storica di Padova la cicli De Franceschi. Sontuosa premiazione con la collaudata conduzione dello speaker nazionale di turno, alla presenza di varie autorità, maglie, fiori baci con l’inno nazionale, un po’ di commozione e tanta allegria, questo è stato il tricolore della cicli Pengo, ospitato presso l’accogliente struttura dell’agriturismo “Il Pozzo” di Piazzola Sul Brenta.

 

 

Foto e testo: Arnaldo Priori