Sab04202024

Aggiornamento:01:40:21

Back Archivio MTB Nell’ultima prova del Winter Trophy i portacolori dell’MTB Agnosine sono ancora protagonisti ma il gradino più alto deve ancora aspettare

Nell’ultima prova del Winter Trophy i portacolori dell’MTB Agnosine sono ancora protagonisti ma il gradino più alto deve ancora aspettare

Cavriana (MN) – Il terzo posto di Luca Signori e il quarto posto di Alesandro Trenti sono risultati amari per le due punte dell’MTB Agnosine che questa mattina si sono presentati ai nastri di partenza della quarta ed ultima prova del Winter Thropy, il mini circuito invernale che ha aperto il calendario agonistico amatoriale di mountain bike.

 

La gara in questione è il Campionato d’Inverno UDACE che lasciava spazio anche alle categorie appartenenti agli altri enti sul tanto temuto tracciato di Cavriana, sede storica di innumerevoli appuntamenti regionali e nazionali. Tra gli oltre 300 i partecipanti si cominciano a vedere i nomi che sicuramente saranno protagonisti nel corso della lunga stagione, presenti a Cavriana per scaldare i motori in vista degli imminenti appuntamenti con la Bresciacup e il Master MTB. Il tracciato, che si snoda sulle affascinanti Colline Moreniche mantovane offre le prime asperità tecniche con brevi strappi e veloci passaggi tra i boschi che circondano la Casa del Beniamino, sede logistica dell’evento.

Alessandro Trenti parte male e si trova subito alle prese con una faticosa rimonta che lo costringe a farsi spazio tra gli atleti più lenti mentre la davanti, gli avversari più accreditati sulla carta, impongono già il loro ritmo dando inizio alla selezione. Altra storia per Luca Signori. Controlla subito gli avversari e si fa trovare pronto quando è il momento di approfittare della ruota giusta.

Trenti è autore di una rimonta entusiasmante, raggiunge il quartetto in testa alla gara riservata alla sua fascia d’età ma non si accontenta. Di rabbia si porta in testa e detta la propria legge a suon di pedalate. Signori, da lontano, fa lo stesso con i suoi pari categoria. Sono in tre i testa alla gara ma la voglia di fare selezione è tanta così appena il terreno si alza sotto le sue ruote lui risponde a tono accelerando e creando il vuoto dietro di se. Sono tre giri in cui gli uomini dell’MTB Agnosine fanno parlare di se. Il numeroso pubblico non può fare a meno di ammirare il loro gesto atletico sottolineato dalla voce esperta dello speaker Alfio Montagnoli che ne evidenzia il coraggio d’iniziativa e il protagonismo, tornata dopo tornata. Mancano sette chilometri al traguardo, Trenti sempre a fare l’andatura mentre Signori non vuole lasciare nulla d’intentato e si lancia a testa bassa in una azione solitaria, ma dietro di lui c’è accordo e i due rivali si danno il cambio nel tentativo di rientrare.
Agli ultimi 1500 mt. tutto da rifare, sono tutti assieme e quindi sarà una lunga volata a decidere entrambe le corse. Decisivo è l’ultimo strappo posto ai 300 mt dal traguardo. Alessandro Trenti viene tagliato fuori dai giochi a causa di un salto di catena che proprio nel momento decisivo  gli fa perdere il colpo di pedale per rispondere all’attacco dei compagni di gara che possono giocarsi tranquillamente l’arrivo avendo scongiurato il “pericolo pubblico” numero uno. Luca Signori ha tanto cuore e cattiveria agonistica, quella sana, ne ha tanta da vendere ma alle gambe non si comanda. L’azione solitaria, i continui cambi di ritmo si fanno sentire tutti negli ultimi metri quando gli avversari arrivano più preparati e freschi. Anche per Luca l’ultima asperità è letale e subisce l’affondo definitivo che lo costringe al terzo posto di categoria.

“Ammetto d’avere un po’ d’amaro in bocca – sono le prime parole di Luca Signori appena giunto sotto lo striscione d’arrivo – il percorso mi piace e la voglia di confrontarmi con gli avversari è immensa. Pensavo di riuscire a fare meglio ma credo che al di la del risultato in se, considerando la mia preparazione, i carichi di lavoro invernale e la lunga stagione che si presenta alle porte questo non è altro che il punto di partenza.” Luca si è presentato ai nastri di partenza della gara mantovana con nuovi accorgimenti tecnici sulla sua Piton MMX 26” che lui stesso ha messo a punto grazie al costante appoggio offerto dal main sponsor societario.

“Sono riuscito a perfezionare l’assetto della mia MMX grazie a piccoli accorgimenti che l’hanno resa meno nervosa e molto più docile alla guida e su un tracciato come questo, sulla carta adatto alle 29”, è stato determinante e me ne sono accorto.” Chi invece le potenzialità della 29” le ha sfruttate alla grande è Alessandro Trenti che in sella alla sua Piton Ribelle 29” ha fatto da traino ai primi tre della sua categoria. “Peccato per il risultato – ci racconta Alessandro dopo la gara – un gradino del podio sarebbe stato sicuramente la ciliegina sulla torta di questa gara incompiuta. Io ho fatto il mio ritmo sfruttando le enormi doti di scorrevolezza della mia Ribelle 29” e ho notato che i miei compagni di fuga erano in evidente difficoltà a tenermi a bada. Le salite troppo brevi poi non mi consentivano di prendere grandi distacchi in vista del traguardo e quindi la mancanza di lucidità al momento della cambiata decisiva non mi ha permesso di giocarmela fino in fondo. Ma sono contento lo stesso, la stagione è ancora lunga ed impegnativa.”

 

 

Fonte: Ag. Official Press Office: Aesportnews Enrico Andrini