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Dopo l'apertura con la cronosquadre di Sirmione e la festa di ieri sera, domenica si apre la Bresciacup 2011

Monticelli Brusati (BS) – L’ambientazione non era quella impettita e seria delle grandi cerimonie d’apertura. Niente giacche o cravatte, niente inviti speciali o location suggestive a far da cornice alla cerimonia di presentazione delle quindici tappe e delle tre maglie da leader che contraddistingueranno la settima edizione del Circuito Bresciacup. Punto di ritrovo un bar, anzi, il bar. Un locale che come molti altri rappresenta il punto d’incontro per i bikers che si ritrovano prima dell’uscita mattutina o il primo avamposto di rifornimento per la giusta dose di caffeina prima della gara importante. Il Bar Giardino di Roberto e Anna, a Monticelli Brusati, è la sede giusta, quella che storicamente ospita l’ufficio gara della prova d’apertura del Circuito Bresciacup ormai da molti anni.

Il clima è quello di una grande rimpatriata prima di ritornare ad indossare scarpette e casco e lanciarsi nei tortuosi single track che da qui ad ottobre faranno la storia e racconteranno le gesta dei migliori bikers della Bresciacup 2011.
L’occasione per presentare le nuovissime maglie disegnate da Rosti era quella giusta. Giovedì 17 marzo è il compleanno dell’unità d’Italia che proprio ieri portava a compimento il suo 150º anno di vita festeggiato in maniera originale e caratteristica anche dalla Bresciacup che per l’occasione ha pensato di celebrare con tre maglie che potessero ricordare il tricolore in ogni prova del circuito. Emanuela, Angelica e Sara, sono le tre affascinanti modelle che seguiranno l’intero circuito e che nella serata di ieri hanno sfilato indossando i colori che accenderanno la Bresciacup 2011. Verde per la speciale e nuovissima classifica di specialità a tempo dedicata alle prove su giro unico, le cosiddette granfondo, bianca per la tradizionale classifica a punti che decreterà i vincitori assoluti del circuito e rossa per contraddistinguere gli specialisti delle prove cross country. Colori che richiamano la bandiera Italiana ma che sono stati scelti, proprio come il vessillo nazionale, con un significato di fondo.

Il verde epr richiamare gli splendidi scenari naturalistici che solitamente fanno da cornice alle lunghe gare di durata. Gare che portano i bikers a stretto contatto con la natura, dall’agonista più assiduo al cicloturista che giustamente vuole godersi suggestivi paesaggi in sella alla propria passione a due ruote.

Il Rosso perché l’Xc è il sangue e la linfa vitale della mountain bike agonistica. Adrenalina, souspance e fatica allo stato puro. Un concentrato di emozioni e sensazioni in grado di accendere il fuoco della passione nelle vene di ogni atleta che si avventura nella pratica di gare che ricalcano la madrina delle discipline olimpiche off-road. Quindi il Bianco a racchiudere tutti i colori ma senza preferenze.

La maglia bianca rappresenterà tutti i leader sotto un unico emblema, senza differenza di team o di specialità. Saranno questi i vincitori assoluti della Cup 2011. Coloro che sapranno gestirsi al meglio lungo il duro calendario che prevede ben 15 tappe. Nove di queste saranno Xc mentre ben 6 Granfondo. Due gli scarti a disposizione per la classifica generale a punti ma non sarà comunque un’impresa facile. A loro gli onori di vestire, solo in sede di premiazione finale, il colore che racchiude tutte le sfumature dell’iride portandoli sul tetto del circuito off-road provinciale che da sempre si mette al servizio della mountain bike e dei suoi impavidi cavalieri. Tanta musica, un gustoso aperitivo accompagnato da frizzanti bollicine di Franciacorta hanno poi fatto il resto nella piacevole serata di Monticelli. Tanti i bikers intervenuti tra cui alcuni degli storici atleti che hanno scritto, e tutt’ora mettono nero su bianco, i risultati e la storia della mountain bike bresciana. “Una bella serata a cui non potevo certo mancare – sono le parole con cui esordisce il campione Europeo 2009 M5 Leonardo Arici (Rosola Bike) – Ho visto nascere e crescere il circuito Bresciacup e ogni singola gara ancor prima che il circuito prendesse vita. Conosco gli organizzatori e ogni anno vedo con i miei occhi cosa fanno e quanto lavoro dedicano affinché noi possiamo dare libero sfogo alla nostra passione ogni domenica. Gli ammiro moltissimo e li ringrazio di cuore per tutto quello che fanno. La Bresciacup è uno dei circuiti di riferimento a livello non solo regionale ma anche nazionale e questo la dice lunga sulla qualità raggiunta dalla mountain bike bresciana oggi.” A fare gli onori di casa ci pensa Andrea Renato Venegoni, organizzatore assieme ai ragazzi del Monticelli Bike Team della prova di apertura che si terrà proprio domenica 20 marzo a Monticelli Brusati: “Ad oggi abbiamo già circa 300 iscritti alla gara cha aprirà le danze e quindi darà il via a tutto il calendario. Tra gli iscritti ci sono nomi importanti e squadre professionistiche di livello nazionale. Il percorso è stato riconfermato al 99% e presenta come unica novità il giro di lancio che allungherà sicuramente il gruppo nelle fasi iniziali della gara. La pioggia di questi giorni non ci disturba più di tanto. Certo ci dispiace non poter offrire un tracciato asciutto, performante e quindi più semplice da interpretare, ma negli ultimi anni abbiamo già avuto a che fare con pioggia e fango. Siamo quindi grandi e vaccinati, sappiamo cosa dobbiamo fare e cercheremo di farlo al meglio per offrire il massimo del servizio possibile.” A chiudere la piacevole serata di presentazione ci ha pensato uno degli organizzatori storici del Circuito Bresciacup. “Ogni anno cerchiamo di proporre novità e soluzioni che possano tenere vivo l’interesse degli appassionati verso questo splendido movimento che a Brescia vede crescere di anno in anno i praticanti dell’off-road. – racconta Vittorio Casciotta, certamente il primo grande artefice della Cup bresciana sin dalle origini – La Bresciacup, come il Master MTB, sono realtà che devono avere come unico scopo la promozione del territorio e dello sport della mountain bike. Risultati alla mano credo che abbiamo preso tutti la strada giusta. La partecipazione degli atleti ne è l’esempio più tangibile e questo non fa altro che darci il giusto stimolo per continuare a lavorare in questa direzione.

 

 

Fonte: Official Press Office Aesportnews Enrico Andrini