Sab04202024

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La tua crono: come prepararsi ad una crono

Al termine di questa puntata ci renderemo conto come sia importante ascoltare il parere di un professionista, la cui esperienza non ha eguali e riscontri in nessun manuale o preparatore che non abbia provato sul proprio fisico tutto ciò che uno campione del calibro di Max Lelli è in grado di raccontarci. Infatti, noteremo come Max sottolineerà più volte l’importanza di cose che noi tendiamo spesso a sottovalutate o prendere alla leggera, e che invece assumono un ruolo fondamentale nella preparazione. Come ad esempio lo stretching prima e dopo ogni volta che saliamo in bici; il fatto di puntare ad allenamenti che ci facciano alzare la soglia; la gestione fisica sia in allenamento che in gara; l’abitudine alla sofferenza e la scelta nei percorsi da cercare con cura per i nostri allenamenti.

Come, quando e perchè il nr. 1 al mondo si rivolge ad un biomeccanico

Abbiamo chiesto a Joaquim Rodriguez, detto Purito dopo una stagione spettacolare che alla fine lo ha visto nr.1 nel raking World tour di concederci una simpatica intervista, per farci capire il suo rapporto con il “biomeccanico”, Alessandro Mariano.

Frattura lussazione testa dell'omero

Frattura/lussazione di spalla

Le fratture a tre e quattro parti dell'epifisi prossimale dell’omero sono lesioni estremamente gravi che possono comprometterne la vitalità. Sia la valutazione sia il trattamento possono essere estremamente difficili. Tuttavia, una conoscenza approfondita dei rapporti gleno-omerali normali e l'accurata attenzione rivolta a fattori quali il tipo di frattura, la qualità dell'osso, la motivazione e le aspettative del paziente consentono di ottimizzare il trattamento.

La tua crono: la corretta pozione in bicicletta

Le bici da cronometro sono indubbiamente molto belle esteticamente, dalle forme aggressive ed accattivanti, rivolte alla ricerca dell’aerodinamicità estrema che si esplica in linee uniformi e futuristiche, uniche nel suo genere. Ma inutile avere una bella bici, che ci guardano e ci invidiano tutti, con ruote lenticolari e alti profili da 90mm, protesi al top, cambio elettronico, ecc., ecc., se poi la nostra posizione su quella bici non è tale da poterci consentire di dare il meglio e spingere al massimo, trasmettendo a terra tutta la potenza che siamo capaci di esprimere dalle nostre gambe. Per fare una buona cronometro, conta sicuramente avere un mezzo all’altezza, ma conta anche e soprattutto che il “motore” (ossia il nostro corpo con le nostre gambe), sia posizionato al meglio su quel telaio. Ecco che in questa 2° puntata, il nostro Max Lelli, dopo averci illuminati lo scorso mese sulla scelta della bici da crono, ci dirà come dobbiamo essere posizionati su di essa.

La tua crono: dall’esperienza di Max Lelli come migliorare la propria performance nella cronometro

Da questo numero, troverete una serie di puntate dedicate alla cronometro per aiutarvi dalla scelta della bici alla preparazione, dalla posizione in bici al riscaldamento, ecc., ecc.. Una rubrica che, per l’occasione, sarà curata dal sottoscritto e condotta da un esperto del settore, un ex professionista, profondo conoscitore di questa disciplina. Non solo perché nella sua linea di bici vi sono anche quelle dedicate alla lotta contro il tempo, ma anche e soprattutto perché di cronometro, con i suoi 14 Tour de France e 7 Giri d’Italia, ne ha fatte veramente tante. Come avete letto nel titolo, parliamo di Max Lelli, un corridore con alle spalle 16 anni da professionista, che tra le sue 23 vittorie, non a caso, vanta anche un titolo di Campione Italiano a Cronometro, conquistato nel 1997. Andiamo quindi a scoprire questa prima puntata chiedendo al nostro esperto Massimiliano Lelli quali devono essere le caratteristiche principali della bici da crono e su cosa si debba basare la nostra scelta.