Sab04272024

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Europei Pista Anadia 2022: l'Italia fa la storia con 5 titoli in un solo giorno

 

 

A memoria del cronista non è mai accaduto che in una competizione internazionale di livello come un Europeo risuonasse per ben cinque volte nella stessa giornata lo stesso inno nazionale. E’ accaduto oggi, al Velodromo di Anadia, in occasione del terzo giorno di gare dei Campionati Europei pista juniores e under 23. Un dato basta a dare i contorni di una giornata indimenticabile: su sei titoli assegnati, cinque sono andati all’Italia.

I protagonisti di questa impresa rispondono ai nomi di Federica Venturelli e Luca Giaimi (inseguimento individuale juniores), Vittoria Guazzini, Silvia Zanardi, Eleonora Camilla Gasparrini, Matilde Vitillo, Davide Boscaro, Mattia Pinazzi, Manlio Moro, Niccolò Galli (inseguimento a squadre U23) e Matteo Bianchi, Km da fermo Under 23.

Questo il racconto di un evento storico nella storia del ciclismo e crediamo dello sport italiano.

KM DA FERMO UNDER 23 – Il primo titolo, in ordine di tempo, è quello di Matteo Bianchi, 21 anni ad ottobre, di Bolzano. Matteo vola con il tempo di 1’00”911, inarrivabile per il tedesco Hohne e per il britannico Norris. Chilometrista da sempre, Matteo da juniores ha sfiorato più volte la vittoria ai mondiali, salendo sul podio senza mai vestire la maglia. “Quest’anno ho gareggiato all’estero, in Germania e Inghilterra. Alla Coppa del Mondo di Glasgow non sono andato bene, ma a livello assoluto sono ancora lontano dai primi…”. Qui in Portogallo corre la gara della vita. Miglior intertempo in tutti i riscontri intermedi lascia il diretto concorrente ad oltre 4 decimi: un’eternità.

E’ la terza medaglia dal settore Velocità, che muove il medagliere per il terzo giorno consecutivo. Un cambio evidente rispetto al recente passato, quando nelle discipline veloci, anche nelle categorie giovanili, ci affidavamo al talento singolo: “Siamo saliti sul podio con sei atleti diversi – ha commentato Ivan Quaranta – il che dimostra che si sta creando un gruppo. su cui costruire.” Matteo ieri aveva messo al collo la medaglia di bronzo nel Team Sprint; oggi la maglia dell’Unione completa un Europeo difficilmente da dimenticare e che deve essere preso come punto di partenza per il proseguo della carriera sportiva. Nella stessa prova Lino Colosio chiude al 15° posto.

VELOCITA’ JUNIORES - Segnali importanti arrivano anche dalla velocità juniores. Mattia Predomo stampa il secondo miglior tempo nei 200 metri lanciati (10”168) e poi supera con relativa facilità sia ottavi che quarti (con un netto due a zero nei confronti del tedesco Flemming che a sua volta agli ottavi aveva eliminato l’altro azzurro in gara, Stefano Minuta). Domani al 18enne di Merano l’attende una semifinale che potrebbe regalargli un podio. Per restare nell’ambito della velocità Giada Capobianchi (11”676 nei 200 lanciati) chiude in 11^ posizione e non supera gli ottavi.

INSEGUIMENTO INDIVIDUALE – Luca Giaimi chiude le qualifiche in 3'11"337, nuovo record italiano, a due secondi dal record mondiale. Il primo posto gli assicura la finale contro il tedesco Ben Felix Jochum. L’oro del 17enne ligure è forse quello più sofferto ma anche il più entusiasmante. Luca parte bene e conduce la gara per i primi 2000 metri. Poi arriva un calo inatteso, che permette al tedesco di riportarsi sotto e superare l’azzurro addirittura al suono della campanella. L’oro appare ormai compromesso, ma il talento del ragazzo di Pietra Ligure gli permette di tirare fuori dal cappello un finale al cardio palmo. Allo sparo è primo, 3’10”784 contro 3’10”861.. un’inezia e nuovo record italiano. Federico Savino, con il tempo di 3’20”380, chiude al nono posto la sua avventura. Dino Salvoldi: "Luca è un grande talento con ampi margini di crescita. Nel complesso, in due giorni, i ragazzi hanno abbassato il limite italiano sia nell'inseguimento a squadre che nell'individuale, su una pista non proprio scorrevole come questa. Dimostra che hanno numero importanti, che è giusto continuare a coltivare e seguire con il lavoro quotidiano, come fatto fino ad ora."

Anche Federica Venturelli (2’21”618) termina la sua qualifica al primo posto e vola in finale contro la britannica Isabel Sharp. La vittoria per la 17enne di Cremona è netta e mai in discussione: 2’20”808 contro 2'23"571. Per lei un risultato che suggella una stagione fino ad ora perfetta, con i successi ai campionati italiani di Noto nell’inseguimento (individuale e a squadre), omnium e madison. Già stata protagonista ad Anadia la scorsa settimana, dopo le prove su strada con il bronzo ottenuto nella gara in linea e il quarto posto nella sfida contro il tempo.

Nella finale per il bronzo Alice Toniolli cede alla francese Lallemant. Alice parte lenta ma nella seconda parte di gara opera un grande recupero che si ferma ad un decimo dalla rivale.

INSEGUIMENTO A SQUADRE U23 – Il trenino femminile chiude un torneo in crescendo. Primo tempo, ieri, nelle qualifiche (4’24”032), oggi nel primo turno raggiunge la Polonia. Domina la finale, contro la Gran Bretagna e stampa un 4’18”521 che segna un netto miglioramento. Silvia Zanardi, alla sua seconda medaglia dopo il bronzo nell’individuale: “Ci siamo migliorate di 6” tra ieri e oggi.. tanta roba. Personalmente sono contenta per questa medaglia, anche se ho ancora il rammarico per l’individuale. Con maggiore concentrazione nelle qualifiche avrei potuto lottare per l’oro con Vittoria.”

Vittoria è Vittoria Guazzini, di nome e di fatto. Con il suo secondo alloro continentale termina questa personale avventura in Portogallo con due ori e due argenti. Il suo “Allora Anadia mi vuole bene!” esclamato in occasione del primo successo racchiude il senso di questi suoi europei, che la consacrano come stella di prima grandezza nel panorama internazionale.

Soddisfazione ancora maggiore quella di Eleonora Camilla Gasparrini, campionessa italiana strada U23. Qui in Portogallo, in occasione della prova su strada, cadde mentre era in fuga con colei che poi ha vinto il titolo. Adesso si è messa definitivamente alle spalle la caduta nella prova in linea: “Ci voleva questa vittoria. Quell’epilogo, una settimana fa, mi ha lasciato l’amaro in bocca. Adesso questa trasferta assume tutt’altro sapore.”

Lo afferma anche Matilde Vitillo, che quest’anno può vantare il bel successo alla Vuelta a Burgos: “Non saprei scegliere tra quella gioia e quella di oggi.. certo che tutti questi inni d’Italia, cantati oggi, sono un grande spettacolo!”.

Il quartetto uomini, pochi minuti dopo la vittoria delle ragazze, non è da meno. Impiega metà gara per mettere le cose a posto. Poi il Belgio, avversario in finale, fa il resto: sul rettilineo di arrivo ai 3000 metri cade per le terre e non termina la prova. Ma lo svantaggio, rispetto agli azzurri, appariva ormai incolmabile.

Manlio Moro non aveva digerito completamente il torneo dell’individuale nel giorno di apertura. Il terzo posto, ancorché al termine di una finale esaltante per lo svolgimento, gli stava stretto. Ha pensato bene di riprendersi la scena dell’inseguimento a squadre, ma questa volta in compagnia di Mattia Pinazzi, Niccolò Galli e Davide Boscaro: “Adesso posso dire di essere soddisfatto!” ha esclamato in fase di premiazione. E mentre Davide Boscaro veste la seconda maglia dell’Unione, Mattia Pinazzi (quest’anno vincitore tra l’altro della 78^ Vicenza – Bionde e del G.P. San Bernardino) finalmente coglie un oro all’Europeo, dopo il quarto posto di ieri nello scratch. Soddisfazione anche per Niccolò Galli, 20 anni di Cento che frequenta la pista da tempo e rappresenta il perfetto complemento per un quartetto in grado di correre, su una pista difficile come quella portoghese, in 3’55”.

Dario Bragato: "Ci sono, in questo gruppo, grandi talenti che hanno già dimostrato in altre occasioni le loro qualità. Abbiamo costruito i quartetti pensando alle caratteristiche di ogni atleta e alle necessita complessive della squadra."

Quando siamo a metà del programma l'Italia guida il medagliere con ben 10 titoli europei e 15 medaglie totali. Un bilancio complessivo è giusto farlo al termine dei sei giorni di gare, per adesso godiamoci uno dei giorni più trionfali del ciclismo italiano.