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L'imprimatur di Giovanni Malagò per Formula Bici

 

 

Location importante per il vernissage di “Formula Bici” ieri a Roma. Alla presenza del presidente del CONI Giovanni Malagò la nuova associazione che raccoglie 13 organizzatori degli eventi ciclistici più importanti, maggiormente frequentati e meglio organizzati ha presentato programma, progetti e soci fondatori nella prestigiosa Sala Giunta del CONI.

Organizzatori che, assieme ad Assofondo, si riconoscono sotto il logo di altrettanti prestigiosi eventi: Chianti Classic, Giro Sardegna, GF Campagnolo Roma, GF La Campionissimo, GF Cooperatori, GF Fausto Coppi, GF Gimondi, GF Stelvio Santini, GF Strade Bianche, L’Eroica, Maratona dles Dolomites, Sportful Race e per la mountain bike Dolomiti Superbike.

Ospiti illustri al tavolo dei relatori, oltre a Giovanni Malagò c’erano fra gli altri anche il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco, Matteo Piantedosi, vice direttore generale della Polizia, Roberto Sgalla, direttore delle specialità di Polizia e Gianluca Santilli, neo presidente di Formula Bici e colui che ha dato il là all’iniziativa, ma che è anche presidente della GF Campagnolo Roma ed uno studioso della bike economy.

C’era, è stato ribadito, l’esigenza di un organismo che fosse il punto di riferimento autorevole dei tanti eventi amatoriali di massa e che assurgesse ad interlocutore primario del mondo del ciclismo con amministrazioni, istituzioni, politici, produttori, per tutto quanto concerne il cicloturismo e la ciclomobilità urbana. Formula Bici è appunto una associazione che si prefigge di predisporre una serie di linee guida per gli eventi ciclistici amatoriali italiani in materia di sicurezza, standard qualitativi, accesso facilitato agli eventi, tesseramenti, assicurazioni, lobbying, rapporti con le istituzioni e tanto altro, con l’obiettivo di dar vita ad una adeguata e molto qualificata massa di eventi affiliati e di iniziative, garantendo professionalità, economie di scala, interlocuzione unitaria e regolamentazione dei calendari.

Il presidente Malagò ha elogiato l’iniziativa di Formula Bici, lui che si è definito… ciclista della domenica e del sabato… quando può: “Il progetto è decisamente importante - ha detto la massima figura dello sport italiano - ed è significativo che operi sotto il cappello della Federazione Ciclistica insieme a quello degli Enti di Promozione Sportiva. Far crescere le granfondo e le attività del ciclismo per tutti è un obbiettivo encomiabile ed è importante anche che l’iniziativa serva ad evitare situazioni, ad esempio, come quelle delle due maratone, prima e terza in Italia, di Roma e Milano che per il 2017 hanno scelto la stessa data”.

Il presidente FCI Renato Di Rocco ha rimarcato come nella sala in cui si svolgeva la conferenza stampa solitamente si ritrovano i membri della Giunta del CONI per assumere le decisioni che riguardano tutti gli sport. “È encomiabile - ha affermato - che un gruppo di organizzatori pensino non solo al proprio evento, ma mettano in primo piano gli sforzi per arrivare ad una sintesi per il futuro ed il bene del ciclismo amatoriale e per tutti. É importante trovare un denominatore comune per chi interpreta il ciclismo a diversi livelli. È fondamentale privilegiare la salute e la sicurezza di chi va in bici e non solo a livello agonistico”.

Gianluca Santilli, presidente di Formula Bici, è di fatto l’animatore dell’associazione anche se si è ‘smarcato’ affermando che è frutto dell’idea comune di un gruppo di amici ai quali sta a cuore il futuro del ciclismo per tutti. “Come tutti i fenomeni a crescita impetuosa – ha detto Santilli – non tutto funziona nel migliore dei modi. Spesso privilegiando il business, anche se business nelle gran fondo abitualmente non c’è, la sicurezza passa in secondo piano, gli obbiettivi originari delle manifestazioni cicloamatoriali vengono lasciati da parte, inoltre non è possibile avere anche 15 gare a settimana. Occorre imporsi delle regole e rispettarle, perchè non è possibile morire in bicicletta (in riferimento all’incidente occorso durante una granfondo ad Agrigento domenica scorsa, n.d.r.). Fino ad oggi ognuno pensava al proprio evento, oggi bisogna pensare al ciclismo per tutti in maniera comune, per migliorare e far lievitare il nostro ambiente. Dobbiamo far sì che il movimento cresca e sistemi alcuni problemi, che limiti l’esasperazione ed eviti la degenerazione. La nostra è un’associazione con una struttura di tipo aziendale professionale, aperta a tutti gli organizzatori che rispetteranno gli standard di qualità che saranno predisposti, con salute e sicurezza al primo posto”.

Formula Bici ha pure un comitato scientifico di cui fanno parte persone estremamente qualificate, come il dott. Piantedosi, vice direttore generale della Polizia, e il dott. Roberto Sgalla, capo delle specialità di Polizia, due “ciclo maniaci” come li ha definiti Gianluca Santilli, autentici appassionati della bici da corsa. Molto incisivi i loro interventi.

Matteo Piantedosi, tra le tante affermazioni, ha sottolineato come “l’iniziativa di promuove gli eventi amatoriali va nella direzione non solo della implementazione massiva dello sport, ma anche nella riduzione del disagio giovanile. È un dato di fatto che gli investimenti nello sport tra i giovani sono benefici al fine del calo della devianza giovanile. Anche questo è un tema della sicurezza, anche se non direttamente collegato agli eventi”.

Ha scherzato il dott. Roberto Sgalla raccontando che di lavoro fa il ‘presidente commissione sicurezza gare ciclistiche’ e… per hobby il direttore centrale di tutte le specialità di polizia. Ha una gran passione per la bici e per questo gli sta a cuore la sicurezza dei ciclisti. “Nel 2014, ultimi dati ufficiali, sono morti 373 ciclisti, indice di mortalità in percentuale doppio rispetto agli automobilisti. Spesso non partecipo alle granfondo perché non trovo rispettate le nome del disciplinare tecnico e dovrei bloccarle. È importante partire con delle esperienze significative per apportare migliorie agli eventi. Avere delle manifestazioni con un’attestazione di qualità è una garanzia anche per i partecipanti. Lo sforzo di Formula Bici è davvero importante”.

Il consigliere delegato Emiliano Borgna, granfondista ma soprattutto responsabile ciclismo di ACSI, è stato chiamato a coordinare i soci fondatori di Formula Bici: “Come nelle competizioni ciclistiche, anche noi lavoriamo in gruppo, da soli si fa poco. Il nostro compito sarà quello di individuare e certificare quegli eventi che raggiungono standard organizzativi e di sicurezza di qualità. La nostra ‘mission’ è quella di migliorare l’ambiente, limitando l’agonismo sfrenato e bandire il doping, coinvolgere tutti gli appassionati del pedale che oggi ci guardano da fuori, assicurando loro sicurezza negli eventi”.

Il saluto dei 13 soci fondatori è stato portato da Davide Lauro della GF Fausto Coppi: “Abbiamo voglia di metterci a disposizione di tutti gli organizzatori, introdurre anche una sfida culturale ai ciclisti perché il ciclismo amatoriale sia più fruibile, dobbiamo guardare anche all’innovazione, considerare il mondo emergente delle e-bike e delle servoassistite, ma soprattutto pensare ai giovanissimi”.

Interventi applauditi anche di Michil Costa, presidente della Maratona dles Dolomites, sceso a Roma nonostante l’imminenza del suo evento, di Kurt Ploner della Dolomiti Superbike che ha spiegato come anche la MTB abbia bisogno di rinnovarsi e di migliorare sicurezza e qualità organizzativa.

Gli scopi di Formula Bici non abbracciano solo il mondo degli eventi amatoriali, ma anche il cicloturismo nel senso vero della parola. Con dovizia di dati Luca Bonechi della Chianti Classic ha illustrato quello che sarà l’impegno di Formula Bici con particolare riguardo alla bike economy.

Ed ora tutti al lavoro affinché il ciclismo sia davvero uno sport per tutti.