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Mondiali Cross Tabor: bel recupero di Fontana e Braidot, miglior tempo sul giro per Bertolini

 

 

Nella seconda e ultima giornata che ha chiuso i mondiali di ciclocross di Tabor (Repubblica Ceca), sono stati assegnati i titoli Uomini U23 ed élite.

Il campione del mondo élite è il ventenne olandese Mathieu Van Der Poel, under23 che ha corso nella categoria élite, dominando la gara fin dagli inizi (ha chiuso in 1h09’12”). La lotta per l’argento tra l’olandese Lars Van Den Haar d il giovane belga Wout Van Aert, è stata vinta dal giovane belga (a 15”). Bronzo all’olandese a 17”.

Buona la performance dell’azzurro Luca Braidot, che, partito in griglia nei ranghi inferiori, è stato protagonista di una gara di rimonta che lo ha visto conquistare la 12^posizione (a 3’13”), penalizzato anche, a quattro giri dal termine, da una foratura. Per il tricolore Marco Aurelio Fontana, anche lui partito dietro e costretto quindi ad un grande recupero, il 10^ posto (a 2’54”). Il guasto meccanico alla catena (non ha cambiato bici) ed il dispendio di energie per recuperare posizioni, hanno demoralizzato l’azzurro che, grazie al supporto del compagno Braidot, ha ritrovato il morale in corsa ed è riuscito ad entrare nella Top Ten. L’altro azzurro Bryan Falaschiè stato fermato: finito contro una transenna ha completamente lacerato il body dall’urto.

Gara Under23 - E’ doppietta belga sul podio, tra gli Under23. Il titolo iridato a Michael Vanthourenhout, che ha avuto la meglio sul campione nazionale Laurens Sweeck per 10”. Terzo l’olandese Stan Godrie, a 14”. Nella Top Ten l’azzurro Gioele Bertolini, decimo con lo stesso tempo dei due belgi che lo precedono: Diether Sweeck a 1’14 dal vincitore e Quinten Hermans. All’azzurro la soddisfazione di essere stato il più veloce in assoluto nell’ultimo giro, percorso in 8’26”, nove secondi meglio del vincitore. Ciò dimostra la buona forma, penalizzato inoltre da un capitombolo sulle barriere nella parte iniziale della gara, è rientrato risalendo posizioni ma un’altra caduta lo ha riportato nei ranghi inferiori. Per come è andata la corsa, il 10^ posto ha dato soddisfazione al vincitore del Giro d’Italia ciclocross. L’altro azzurro, Nadir Colledani, si è piazzato al 24° posto a 3’33”.

Ricordiamo che nelle gare disputate sabato 31 gennaio (Juniore e Donne), la nazionale Juniores ha piazzato due azzurrini nella Top Ten: Stefano Sala, sesto ed il tricolore Jakob Dorigoni, settimo.  La compattezza del gruppo è confermata dal 13° posto di Daniel Smarzaro a 2’16” e dal 21° di Antonio Folcarelli a 2’40”.  Tra le Donne, la tricolore Eva Lechner, storico argento nell’edizione 2014, è stata penalizzata fortemente da una caduta avvenuta ad inizio gara che le ha provocato un guasto meccanico. Risalita in bici (dopo averla cambiata ai box), l’azzurra ha registrato il giro più veloce ma non è bastato per rientrare nella competizione. Ottima la perfomance della giovane Alice Maria Arzuffi, 14esima. Elogio per l’altra azzurra, Chiara Teocchi (41esima), che ha terminato il mondiale nonostante la caduta e la rottura del cambio.

 

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Ufficio Stampa Federciclismo