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Cicli Lucchini: il bilancio della stagione giovanile fuoristrada

 

 

Il Cicli Lucchini ha chiuso la stagione con un bilancio che può essere considerato positivo sia per quanto riguarda il settore Giovanissimi, sia per gli agonisti che in più di una occasione si sono messi in evidenza in gare nazionali, internazionali, oltre che ai campionati italiani di categoria.

«Sono contento del Grand Prix - racconta Herik Del Degan -, il vivaio sta crescendo bene, ma soprattutto continua a divertirsi, importante in queste categorie. Il risultato? Avendo una gara in meno conteggiata (fuori dai punti a Saint-Christophe, ndr) va bene, nei Giovanissimi fanno la differenza i numeri dei partecipanti».

La squadra agonistica ancora una volta è stata competitiva, rimane ancora un po’ di rammarico per la staffetta del Campionato Italiano di Società, una medaglia persa all’ultimo. «Tanta amarezza per quella gara - prosegue Del Degan -, in linea generale tutti i ragazzi sono cresciuti e sono contento di quanto siamo riusciti a fare».

Domani (sabato) la festa del ciclismo ad Aosta, poi si inizierà a lavorare per la prossima stagione. Il Cicli Lucchini non si pone alcun obiettivo: «Voglio semplicemente veder crescere i ragazzi, non voglio pensare ai prossimi risultati».

La squadra agonistica cambierà parecchio il prossimo anno: i numeri rimangono gli stessi, gran parte degli atleti no. Dai G6 arrivano Gabriel Borre, Remy Latella, Stefano Gerbaz e Nicole Truc che andranno ad aggiungersi a Hervé Bionaz, Filippo Latella e Alberto Bor. Nella squadra femminile sempre presenti Gaia Tormena e Nicole Pesse, dominatrici nelle Allieve insieme a Sylvie Truc.

Truc, tre titoli italiani di mountain bike in altrettante categorie, ha però scelto di passare al settore strada e lasciare il cross country. Cambiano squadra e salutano la Valle d’Aosta Camilla De Pieri e Camilla Martinet, così come lo Juniores Andreas Vittone che andrà a correre per il Monte Tamaro, prestigiosa squadra elvetica.

«Bisognerà lavorare molto con i giovani che arrivano: sono il 40% della squadra agonistica - conclude Del Degan -. Voglio sottolineare anche il successo del corso turistico organizzato per quei bikers che non amano l’agonismo puro. Abbiamo proposto delle gite con un maestro, il progetto è piaciuto e speriamo di incrementare i numeri».