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Bianco Dolino e Buttaglieri i nuovi Conti di Rivarolo

Rivarolo Canavese (Torino) - Cambia lo scenario naturale di quest’avvincente edizione della Coppa Csain Piemonte di ciclocross, ma i protagonisti sono sempre gli stessi e a salire sul gradino più alto del podio di Rivarolo, gli “attori” di sempre, Davide Bianco Dolino tra più longevi e Marco Buttaglieri nella seconda prova che ha visto sfidarsi i ciclisti delle categorie Senior, Veterani, Cadetti e Junior.

 

 

Il “3° Trofeo Città di Rivarolo – Memorial Giovanni Maugeri” gara di ciclocross valida qual decima prova della Coppa Csain Piemonte e quinta del campionato provinciale ciclocross voluta da De Gregorio Vitalino assessore allo sport del comune di Rivarolo e dall’ASD Rivarolo che ne ha curato l’organizzazione insieme ad un gruppo di amici  e simpatizzanti, i quali hanno tracciato il percorso di gara, molto apprezzato dai numerosi partecipanti. La manifestazione si è svolta nello splendido parco del Castello Malgrà dimora signorile costruita tra il 1333 e il 1336 dal feudatario conte Martino di San Martino. Due le prove in programma, nella prima  partenza si sfidano una quarantina di appartenenti alle categorie gentleman, supergenlteman, donne, debuttanti e primavera. Subito dopo il via, Davide Bianco Dolino del Velo Club Valsusa prende la testa e decide di imprimere subito la selezione al gruppo, Olivetti e Bosio tentano di resistere, mentre il gruppo si allunga. Al secondo giro Olivetti prima rientra poi prova ad allungare. Ma Dolino, con rapporto più agile riesce a contenere la sfuriata dell’avversario. Intanto il supergentleman Volpi comincia a rosicchiare  spazio ai suoi avversari. Il duello degli apripista continua ininterrotto, ma negli ultimi giri la sfortuna si abbatte su Olivetti che fora lasciando via libera a Bianco Dolino che vince meritatamente, secondo  arriva Olivetti e per il podio un sempre verde Volpi: l’ordine di arrivo  valorizza le forze in campo. Primo dei primavera che hanno gareggiato per venti minuti è Barengo su Gloria Manzoni seguiti da Riconda, Loggia e Crittino.

Seconda partenza: subito Buttaglieri va a tutta riuscendo a mettere in difficoltà un ciclista di indiscusso valore come Ivano Favaro che prova a cucire lo strappo ma perde metri ogni giro. La perfetta pedalata di Buttaglieri con uno stile inconfondibile accende l’interesse degli spettatori che ancora non lo  conoscono: in questa gara Marco è incontenibile e va a tagliare il traguardo con le braccia protese verso il cielo in segno di trionfo. Secondo giunge Favaro, terzo lo sfortunato Sedici Mauro che al secondo giro ha dovuto cambiare le bici per rottura dovendo inseguire tutta la gara. Dopo una pausa per ristorarsi con buon thé caldo e dolci offerti dalla squadra organizzatrice e scegliere le splendide foto fatte dai fotografi de L’Angolo delle Foto di Pont Canavese, si passa alla premiazione: si comincia con il sorteggio per tutti, poi si arriva alla premiazione della gara per categoria con mazzi di fiori a tutti i vincitori. Premio speciale per Buttaglieri, un dipinto offerto da Maugeri Giovanni che oltre al quadro ha contribuito con ottime bottiglie di vino.

Città di origine romana, come dimostranano le rovine del muro del I secolo a.C., fu sede per alcuni anni degli avamposti militari romani che combattevano contro la popolazione dei Salassi. Si suppone che successivamente ai romani la città sia stata occupata da Borgognoni, Longobardi e Franchi. Nel 1400 le terre attorno alla città appartenevano al Conte Arduino ma successivamente furono donate e divise tra i conti S. Martino e i conti Valperga, ed i primi vi si insediarono costruendo il castello Malgrà, più antico rispetto al Castellazzo dei conti Valperga. Per anni le due famiglie rivali combatterono tra di loro, ed esasperati dalla continua lotta, si racconta che i rivarolesi chiesero aiuto alla casata dei Savoia. Grazie all'intermediazione Sabauda, la città assistette ad un periodo di pace, nel quale gli abitanti ebbero la possibilità di organizzare un primo governo di tipo comunale. Una delle prime denominazioni della città di cui si abbia traccia è Riparolius cioè piccolo luogo sulla riva. Infatti Rivarolo è sorto sulla destra orografica del torrente Orco. Per distinguersi da città con analoga denominazione, un Regio Decreto del 21 dicembre 1862 autorizzò l'uso dell'aggettivo Canavese.

Il castello di Malgrà sorge a Rivarolo Canavese, dimora signorile con parco costruita tra il 1333 ed il 1336 dal feudatario conte Martino di San Martino. Rimase ai conti di San Martino sino alla metà del XVII secolo e fu poi soggetto a vari cambi di proprietà. Ampliato a più riprese nei secoli successivi la sua edificazione, nel 1982 è stato acquisito dal Comune che lo ha destinato a sede di mostre, concerti ed eventi culturali. In origine i corpi di fabbrica dell'edificio erano due, uniti da un muro di cinta e da una torre circolare tuttora esistente. Il portico a due arcate venne aggiunto nel secolo successivo l'edificazione, il medesimo in cui furono affrescate con soggetti religiosi le pareti delle varie sale. L'architetto Alfredo d'Andrade iniziò nel 1884 un poderoso lavoro di restauro riguardante in particolare dell'ala occidentale del castello; l'opera fu completata nel 1926 da Nigra.