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News da ciclismo su strada, ciclocross e mountain bike 31012018

 

 

MTB GARDA MARATHON/GF CITTA' DI GARDA - Storia, passione, scenari mozzafiato e tanto, ma proprio tanto divertimento! Sono questi gli ingredienti segreti che contraddistinguono anche per l'edizione 2018 la MTB Garda Marathon - Granfondo Città di Garda, uno degli eventi simbolo d'inizio stagione nel panorama nazionale del ciclismo fuori strada, quest'anno in programma per il week end del 15 aprile.

L'appuntamento gardesano si preannuncia tra i più ricchi ed entusiasmanti di sempre. Un palinsesto di eventi di contorno senza eguali, un'area expo tra le più caratteristiche, blasonate ed affollate del circo off-road italiano, ed un'offerta di soluzioni, di tracciati ed avventure, tra le più varie mai proposte prima nel corso delle ultime 16 edizioni.

La città di Garda si prepara quindi ad accogliere migliaia di appassionati. Un territorio votato al turismo ed allo sport in grado di regalare tanto divertimento e svago anche grazie agli splendidi scenari offerti dal Lago di Garda e dal suo rinomato clima particolarmente mite. Un ampio pacchetto di servizi rivolti agli appassionati ed in grado di valorizzare l'intero territorio, sia per quanto riguarda la tradizione gastronomica, sia per quanto riguarda l'ampia proposta turistica in termini d'intrattenimento, storia e cultura.

Due tracciati per due sfide in una! La MTB Garda Marathon di 63 km con 2.300 mt. di dislivello da una parte, per chi vuole vivere l'emozione delle lunghe distanze pedalando spalla a spalla con i più blasonati campioni dell'off-road nazionale. La Granfondo Città di Garda con i suoi 43 km e 1.200 mt. di dislivello dove tutti possono essere protagonisti di un'esperienza unica, un mix esplosivo di avventura e divertimento in cui la mountain bike e la natura saranno i protagonisti indiscussi.

Ma se da una parte l'evento di Garda ha tutte le carte in regola per essere definito "imperdibile", è anche vero che si sono ben 2000 motivi per non lasciarsi scappare l'opportunità di assicurarsi un posto in griglia di partenza. Già, perché 2000 è il tetto massimo di adesioni oltre il quale non sarà possibile andare. 1200 i posti a disposizione per la marathon, 800 per la granfondo, ma un solo ed unico obiettivo: il divertimento e l'emozione della mountain bike alla massima potenza!

INFO SU: http://www.mtbgarda.it/

 

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GRANFONDO DI SANT'ANGELO - Giorno dopo giorno i tasselli che compongono la Granfondo di Sant'Angelo si incastrano l'un l'altro. Nelle ultime settimane è stato deciso sia il menu del pasta party, sia il contenuto del pacco gara.

Quest'ultimo parlerà il Lodigiano, offrendo agli iscritti alcuni prodotti del territorio.

Oltre al gadget tecnico, costituito da un paio di manicotti prodotti da Agressive e brandizzati con i loghi degli sponsor storici della manifestazione santangiolina, il pacco gara conterrà al suo interno anche una confezione da 1 chilogrammo di riso locale e una confezione da 3 etti di formaggio, sempre del territorio. A questi saranno aggiunti una bomboletta di WD-40, lo spray multiuso e gli integratori Named.

Definito anche il menu del pasta party, che allieterà il palato dei concorrenti al termine della loro prestazione.

Ai partecipanti verrà servito un pasto completo composto da ravioli al burro e salvia o pasta al pomodoro per gli amanti del classico, quindi arrosto al timo e purè, dolce e acqua.

Un bel modo di concludere una bella giornata e una stupenda pedalata in territori da favola.

Si ricorda inoltre che la Granfondo di Sant'Angelo fa da capolista al trittico santangiolino, che vede nella Ti-Rex Granfondo del Penice e la Granfondo di Casteggio, le altre due prove.

Un trittico che permette di godere della promozione riservata capace di fare risparmiare alcuni euro, infatti con soli 85 euro, fino alla fine di febbraio, ci si potrà iscrivere a tutte le tre gare.

Tutte le informazioni sulla combinata sono disponibili in questa pagina

Le iscrizioni alla Granfondo di Sant'Angelo sono aperte alla quota agevolata di 35 euro fino alla fine di febbraio.

Tutti i dettagli sulla Granfondo di Sant'Angelo sono disponibili sul sito della manifestazione

 

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TEAM WILIER BREGANZE - Febbraio è già alle porte, ma per le due formazioni al vertice del Team Wilier Breganze il nuovo calendario è ancora parzialmente un punto di domanda. Sfortunatamente manca ancora un calendario ufficiale e delle date per alcuni importanti appuntamenti, ma questo non è un fattore limitante per la squadra breganzese di patron Zattera.

Dall’ammiraglia femminile commenta infatti l’ex professionista Davide Casarotto: “Come ogni anno ci stiamo preparando per affrontare al meglio la stagione, che ormai vediamo dietro l’angolo. Prenderemo sicuramente parte a tutto il calendario italiano open-junior, cercando di essere già competitivi dalla prima gara, che si disputerà a Cittiglio (Va) e che fa parte anche del circuito di gare internazionali riservata alla categoria giovanile. Uno degli appuntamenti più interessanti sarà il Giro di Campania in Rosa, ad Aprile, dove già l’anno scorso abbiamo saputo essere protagonisti nella tappa più impegnativa, occupando tutto il podio. Naturalmente un nostro occhio di riguardo va anche alla nostra gara di casa, il Trofeo Franco Basso.”
E poi aggiunge, guardando più lontano: “I campionati italiani sono sempre l’obiettivo stagionale, anche se non hanno ancora data certa. In particolare, nella prova di cronometro, ci aspettiamo tutti un’ottima performance di Giorgia Bariani, che già l’anno scorso negli ultimi appuntamenti stagionali ha saputo ben piazzarsi, conquistando anche il titolo regionale di specialità. Abbiamo fatto richiesta inoltre per poter partecipare ad alcune gare all’estero durante il periodo estivo, come abbiamo avuto il piacere e l’onore di poter fare gli scorsi anni prima in Germania e poi in Olanda. La nostra idea rimane quella di permettere alle ragazze di fare esperienza anche al di fuori dal territorio italiano, arricchendo il loro bagaglio personale.”
Ed infine: “La nostra speranza è che alcune delle nostre ragazze possano meritarsi la convocazione in nazionale per gli eventi di maggior rilievo. Naturalmente questo dipenderà dai loro risultati, ma sono convinto che alcune di loro abbiano talento sufficiente per meritarsi di vestire la maglia azzurra.”

Pensieri diversi sono invece quelli di Manuel Bortolotto, diesse della neoformazione maschile. Più attento a quello che sta succedendo in questi primissimi passi, commenta con entusiasmo: “In questo mese di gennaio abbiamo concluso la preparazione in palestra, alla quale si sono aggiunte anche delle uscite fuoristrada nei weekend. Sicuramente è una parentesi chiusa positivamente, dato che si è già costruito un buon gruppo affiatato in veramente poco tempo. Da qualche settimana i ragazzi hanno ricominciato a pedalare con la nuovissima attrezzatura concessaci e il morale è alto, anche più di ogni nostra speranza iniziale.”
Nel futuro Bortolotto non vede che miglioramenti, e infatti aggiunge: “Abbiamo la fortuna di avere un gruppo di atleti che, anche se è completamente nuovo, non vede l’ora di poter misurare le proprie forze in campo e di poter esordire nelle prime gare, che verosimilmente inizieranno nella seconda metà di Marzo.”

 

 

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TREVIGIANI PHONIX HEMUS 1896 - Il Team Trevigiani Phonix Hemus 1896 al termine della 36esima Vuelta a San Juan torna a casa con una bella maglia e un pesante bagaglio di esperienza.

Il 22enne di Pocito (San Juan) Nicolas Tivani, campione argentino su strada e a cronometro tra gli Under 23, si è aggiudicato la classifica riservata ai corridori locali laureandosi miglior sanjuanino nella classifica generale conquistata dal connazionale Gonzalo Najar del Team SEP.
Mirko Rossato, che ha diretto il team dall'ammiraglia, tira le somme al termine della prima corsa dell'anno: «Tre dei sei ragazzi che abbiamo schierato non avevano mai corso nella massima categoria. Per loro è stato un battesimo importante, per tutti un'esperienza utile in vista del proseguo della stagione. Al di là dei risultati ottenuti in volata con Manuel Peñalver, 10° nella prima tappa e 6° oggi davanti a un pubblico di 150.000 persone, sono contento perché abbiamo messo insieme un gruppo affiatato e i ragazzi hanno dimostrato di avere la grinta necessaria per poter ambire a diventare professionisti. Nei ventagli, tra forature e cadute, sono stati protagonisti. Nella tappa regina siamo stati la quarta squadra, ci siamo messi alle spalle team World Tour, ciò significa che in salita abbiamo qualità indiscusse su cui lavorare. Oggi, in una frazione piatta, abbiamo chiuso secondi quindi anche a punte veloci siamo ben messi. Bravi ragazzi, chi ben comincia è a metà dell'opera».
Il calendario della formazione trevigiana prosegue in Sud America dal 6 all'11 febbraio con la prima edizione della Colombia Oro y Paz, a cui parteciperanno gli stessi atleti che hanno gareggiato in Argentina, vale a dire lo spagnolo Manuel Peñalver, il francese Floryan Arnoult, il marocchino Abderrahim Zahiri, il panamense Cristoff Jurado, il colombiano Nacho Montoya e l'argentino Nicolas Tivani.

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VALCAR PBM (CICLOCROSS) - Così come era accaduto per i Campionati Europei, arriva una nuova convocazione in maglia azzurra per la bergamasca Silvia Persicoche ancora una volta avrà l’onore e la responsabilità di correre per la nazionale italiana ai prossimi Mondiali di ciclocross di Valkenburg (sabato 3 febbraio ore 15.00).

“Una convocazione che ripaga i sacrifici di questa stagione” commenta la ventenne atleta della Valcar – PBM, vincitrice della classifica finale della prestigiosa Selle SMP Master Cross “darò il mio meglio per ripagare la fiducia del c.t. della nazionale Fausto Scotti”.
Una fiducia che in parte era già ripagata agli Europei ciclocross, quando Silvia era giunta in ottava posizione; poi erano arrivate altre due vittore (Finale Ligure, Bosisio Parini) e svariati podi tra cui spicca quello al Campionato Italiano di Roma dove è giunta terza.

Silvia, come valuti la tua stagione ciclocross?
“Questa è stata una stagione positiva, ma anche sfortunata: peccato per quella caduta prima dell’italiano dove mi sono fatta male al ginocchio e ha inciso sulla preparazione. Ma questo fa parte del gioco. L’importante è lavorare per migliorarsi e quest’anno mi sento di avere fatto un passo avanti a livello tecnico grazie ai consigli di Matteo Mazza, mio allenatore ciclocross, e di Davide Arzeni”.

Questa è la terza volta che vestirai la maglia azzurra nel ciclocross: quale clima si respira quando si corre con la nazionale italiana?
“Il clima è ottimo. C’è un’ottima organizzazione nello staff e anche tra noi ragazze c’è una bella atmosfera. Incontrare le ragazze che arrivano dalla MTB come Chiara Teocchi è sempre un piacere e si lavora molto bene insieme. E poi si cerca di prendere spunto e esempio dalle più grandi come Eva Lechner e Alice Maria Arzuffi”.

E terminato il ciclocross, si incomincerà a pensare alla stagione su strada.
“Sì, ci sono buone aspettative su questo 2018. Siamo un buon gruppo, siamo giovani e sono sicura che faremo bene insieme. Quest’anno faremo gare di livello più alto, sarà un ottimo bagaglio di esperienza. Personalmente spero di contribuire ai successi della squadra e di togliermi qualche soddisfazione”.

 

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AMORE&VITA PRODIR - La brutta caduta di Pierpaolo Ficara ed altri compagni a pochissimi giorni dal debutto stagionale, ha sicuramente mischiato le carte del team A&V | Prodir. Chi doveva essere in forma e puntare al risultato è andato K.O. e collateralmente i piani si sono dovuti reinventare. Di conseguenza il GP la Marsellaise, non è stata una prova entusiasmante. C’era d’aspettarselo. Tuttavia la gara, seppur sottotono, nel complesso non è andata proprio male. Siamo solo all’inizio e già qualcosa di buono alla fine si è visto. Da Nika a Stussi (miglior piazzato del team), passando daBernardinetti a Gabburo, hanno tutti dimostrato di essere decisamente sulla strada giusta, ed il bello deve ancora venire.


BESSEGES La squadra sa reagire, sempre. Magari ci sarà da lottare perché le condizioni fisiche di Bogdanovic e Freuler (ovvero gli uomini sprinter del team, e l’Etoile è prevalentemente una gara molto adatta alle ruote veloci) a causa di vari infortuni non è ancora al top. Ma se la società ha deciso di essere presente, è perché la convinzione di far bene c’è.
La corsa ha in programma cinque tappe, quindi diverse ottime chance di mettersi in luce. Al via ci saranno tutti i top team francesi, incluse le formazioni World Tour e molti team Professional europei, e quando il livello si alza, la motivazione degli atleti di A&V aumenta a dismisura.

CRESCITA NATURALE “La squadra scalpita – spiega Francesco Frassi – c’è molta coesione tra gli atleti, il gruppo è davvero ottimo nonostante molti si conoscano da poco. La voglia di far bene c’è, ed è tanta. Sicuramente sappiamo di non poterci ancora aspettare certe prestazioni, però stiamo crescendo giorno per giorno e l’Etoile de Besseges rappresenta un importante occasione per metterci alla prova e salire di livello. Il palcoscenico che ci aspetta è quello delle migliori corse d’Europa, quindi uno stimolo in più per provare ad imporsi in qualche modo e dare battaglia e spettacolo. Lo dobbiamo ai nostri sponsor Prodir, Premec, Selle SMP e Fuji e ai tantissimi tifosi che ci seguono sempre appassionatamente e che ci sono stati vicini nei delicati giorni scorsi dopo l’incidente di Pierpaolo” conclude.
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TEAM ALE' CIPOLLINI - Missione computa per la campionessa australiana del Team Alè - Cipollini, che limita i danni nella breve cronometro individuale di Melbourne e conquista il terzo posto finale del Women's Herald Sun Tour. Nella prova contro il tempo di soli 1600 metri di lunghezza, Chloe Hosking ha chiuso con 6''39 di ritardo dalla vincitrice di tappa Annemiek Van Vleuten. Molto positive le prestazioni delle altre atlete #YellowFluoOrange, in particolare Karlijn Swinkels, 13° a 6''05 e Soraya Paladin, 20° a 7''90. La stessa atleta italiana entra anche nella top 15 della classifica generale, terminando a 1'13'' dalla vincitrice assoluta Brodie Chapman.

Chloe Hosking conquista inoltre la classifica generale degli sprint con 16 punti e porta a casa la maglia verde.

Le dichiarazioni finali del Team Manager Fortunato Lacquaniti: "Penso che non potevamo chiedere di più, la crono è stata corsa molto bene dalle nostre ragazze. Possiamo finalmente guardare alla preparazione delle importantissime gare europee con il morale altissimo.

ORDINE DI ARRIVO ULTIMA TAPPA HERALD SUN TOUR:

1. Annemiek Van Vleuten          2'09''62
2. Katrin Garfoot                           +1''41
3. Georgia Williams                      +2''09
13. Karlijn SWINKELS                  +6''05
15. Chloe HOSKING                     +6''39
20. Soraya PALADIN                    +7''90
73. Mayuko HAGIWARA              +18''18
76. Anna TREVISI                       +18''77


CLASSIFICA FINALE:

1. Brodie Chapman                  3h22'16''
2. Annemiek Van Vleuten                 +5''
3. Chloe HOSKING                      +1'03''
14. Soraya PALADIN                   +1'13''
38. Karijn SWINKELS                  +5'31''
56. Mayuko HAGIWARA              +8'55''
74. Anna TREVISI                      +16'51''
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ANDRONI SIDERMEC - Lascia più di uno strascico, contrariamente a quanto inizialmente emerso, la caduta di Manuel Belletti in Argentina. Il romagnolo, infatti, rientrato in Italia già domenica dopo l’incidente nel corso della quarta tappa della Vuelta a San Juan, si è sottoposto ad ulteriori esami clinici che hanno evidenziato piccole fratture costali e alla clavicola destra.

È lo stesso corridore di Androni Sidermec a parlare delle sue condizioni: «Dai primi esami in Argentina sembrava tutto a posto e soprattutto che non ci fossero fratture. Il dolore continuo però non mi lasciava tranquillo e soprattutto in grado di pedalare. Appena ho provato a mettermi sui rulli ho sentito dolori fortissimi al petto, tanto da dover smettere di pedalare subito». D’accordo con il dottor Vicini, medico di Androni Sidermec, Manuel Belletti, nelle giornate di ieri e lunedì si è sottoposto a nuovi accertamenti. «Purtroppo i medici hanno riscontrato una piccola frattura alla clavicola destra, ma soprattutto alla quinta e alla seconda costola. Sono quelle a darmi i problemi più evidenti di respirazione». Come sia possibile un diverso esito degli esami rispetto a quanto riscontrato in Sudamerica è lo stesso Belletti a dirlo: «I medici mi hanno spiegato che al momento della caduta, molto spesso, con gli ematomi della botta presa, è difficile notare eventuali piccole fratture composte».

Belletti, che in Argentina era partito benissimo con un buon quinto posto nella prima volata della stagione, sarà costretto a restare completamente fermo per una decina di giorni, prima di poter risalire in bicicletta. Salta dunque la sua prevista partecipazione alla Oro y Paz, breve gara a tappe in Colombia di inizio febbraio. Il possibile rientro potrebbe avvenire prima di fine mese in Francia.