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A Barberino di Mugello quante emozioni per l'esposizione del "trofeo" del Tour de France in ricordo di Gastone Nencini

 

 

Il racconto più bello quello di un super tifoso Gastone Nencini di Barberino di Mugello, oggi ottantenne, che ha raccontato come sua moglie Donella comprasse in macelleria il lesso e la bistecca. Il primo era per i loro bisogni la seconda per il campione di Bilancino. Ed ancora la bontà e la generosità del “Leone del Mugello” raccontata da Lotti compagno di squadra di Nencini. Tutto questo e tanto altro in Palazzo Pretorio sede del Comune mugellano e nella splendida sala arricchita dalle grafiche di Giuliano Vangi, ed intitolata al concittadino e artista di fama internazionale, che ha ospitato il Trofeo della partenza del Tour de France in questo itinerario in numerosi comuni toscani. Una cerimonia indimenticabile con una tappa per il Trofeo carica di significati e davvero speciale nella terra che ha dato i natali al grande campione mugellano primo nel Tour del 1960. Per i tanti presenti con il sindaco Giampiero Mongatti, l’assessore allo sport Paolo Tagliaferri, il presidente del Comitato Regionale Toscana di ciclismo Saverio Metti, un’esperienza ciclistica magica, carica di emozioni come quando Elisabetta Nencini, la figlia di Gastone ha raccontato il successo in Francia di 63 anni fa ed il ritorno a Firenze di suo padre accolto da decine di migliaia di sportivi e appassionati. C’era anche la moglie del campione Maria Pia, e le emozioni e le storie condivise, si sono intrecciate anche nei racconti di Giovanni e Lapo Nencini, altri due figli del campione mugellano, arricchendo la magnifica cerimonia in un clima meraviglioso e di straordinaria umanità. Ci sono stati chiaramente anche gli interventi del sindaco, dell’assessore, del presidente del Comitato Toscana di ciclismo, di quello della S.C. Gastone Nencini, Massimo Bacherini e di un giovanissimo rappresentante di questo gruppo che ha sfoggiato la maglia gialla con la quale da 4 anni gareggia il sodalizio di Barberino di Mugello, cittadina che ha confermato la passione per lo sport del pedale con un unico rammarico, quello che nonostante i tentativi effettuati la tappa inaugurale del Tour de France 2024 una volta lasciata Firenze, non transiterà dalla zona dove è nato questo grande uomo e meraviglioso campione.