Back Strada Europei Drenthe 2023: oro sloveno e olandese con lo junior Rabvar e la donna élite Bredewold

Europei Drenthe 2023: oro sloveno e olandese con lo junior Rabvar e la donna élite Bredewold

 

 

Con un’azione perfetta e con grande coraggio Mischa Bredewold (Paesi Bassi) ha conquistato oggi a Col du  VAM il titolo europeo donne elite. La forte ventitreenne ha finalizzato il lavoro della propria formazione che fin  dalle prime battute di gara ha controllato ogni attacco e in più di un’occasione ha cercato di creare la selezione  in vista dell’impegnativo finale con cinque tornate del circuito che sta caratterizzando la rassegna continentale.

La gara è entrata nel vivo proprio nelle sue fasi conclusive con diversi attacchi proposti proprio dalle atlete  olandesi, da quelle italiane e da Marlen Reusser, vincitrice mercoledì del titolo della cronometro.

A circa 10 chilometri dall’arrivo l’ennesimo attacco dei Paesi Bassi proprio con Mischa Bredewold che ha  guadagnato un leggero margine di vantaggio nei confronti del gruppo delle migliori, vantaggio che è riuscita a  mantenere fino al traguardo che ha tagliato con 3” di vantaggio sulla connazionale e campionessa europea  uscente Lorena Wiebes e sulla campionessa del mondo in carica Lotte Kopecky (Belgio) che ha completato il  podio.

La giornata di oggi si è aperta con la prova in linea degli Uomini Junior vinta dallo sloveno Azne Ravbar.

La gara prevedeva 8 tornate del circuito di Col du VAM (13,7 chilometri per giro) e nel corso dei primi giri la  nazionale più attiva è stata quella danese che ha tentato di creare la selezione in più occasioni. Il gruppo non  ha mai lasciato spazio a nessun attacco fatta eccezione per quello che ha visto allungare Andrea Montagner  (Italia), Theodor August Clemmensen (Danimarca), Erazem Vlajavec (Slovenia), Felix Orn Kristoff (Norvegia)  ed Hector Alvarez (Spagna).

Anche in questo caso però il gruppo è riuscito a riportarsi sui fuggitivi a circa 25 chilometri dalla conclusione.  Le ultime due tornate sono state percorse ad andatura altissima e lungo la salita finale, a circa 500 metri dal  traguardo, Azne Ravbar ha attaccato andando a guadagnare un leggero margine che gli ha concesso di  vincere il titolo europeo con 2” su Matys Grisel (Francia) e sull’altro sloveno Zak Erzen.

 

Juniores In Azione

 

Nella giornata di oggi le Nazionali azzurre raccolgono solo piazzamenti. Quinto posto per Silvia Persico nella prova vinta dall'olandese Bredewold. Sesto e settimi Juan David Sierra e Andrea Montagner nella gara degli juniores la mattina.

DONNE ELITE - Era difficile immaginare un'epilogo diverso: una olandese in Olanda. Le orange da tempo dominano la scena e non si sono lasciate sfuggire la gara di casa. Ai primi due posti Mischa Bredewold e Lorena Wiebes. Terza la campionessa del mondo Lotte Kopecky.

L'Italia corre bene. Manda in fuga Soraya Paladin, che costringe le Olandesi a lavorare per buona parte del tempo. Al penultimo passaggio del Col mette la testa fuori Elisa Balsamo, mostrando la gamba delle grandi occasioni. Nella discesa successiva scivola in curva e con lei saltano anche i piani di squadra.

Paolo Sangalli: "La caduta di Elisa ci ha costretto a organizzare una nuova tattica. Peccato, perché abbiamo fatto bene quello che ci eravamo prefissati e le sensazioni erano buone."

Lo conferma anche Silvia Persico, la prima delle azzurre, quinta al traguardo: "Ottime sensazioni, ma la caduta di Elisa ci ha disorientato. Quando è andata via la Bredewold io ed Elena non siamo riuscite a chiudere. Sullo strappo ho provato a tenere per fare la volata, ma le altre sono andate meglio."

JUNIORES - Lo sloveno Anze Ravbar vince il titolo europeo. Alle sue spalle il francese Matys Grisel e l’altro sloveno Zek Erzen. L'azzurro Juan David Sierra è sesto, Andrea Montagner settimo. Sierra non nasconde la delusione: “Mi sono fatto sorprendere sull’ultima ascesa del Col du Van. Ho provato a chiude ma ero troppo indietro. Ero convinto di poter fare di meglio anche perché mi sentivo bene. Peccato.”

Buona la prova di Andrea Montagner, autore nella parte centrale della corsa di una fuga tramontata nei chilometri finali. Il gruppo guidato da Dino Salvoldi ha raccolto meno di quanto ha seminato, avendo controllato la gara per lunghi tratti: "Non posso che fare i complimenti ai ragazzi per la buona prova di squadra e la coesione che si è creata tra di loro. Questo vale talvolta anche più del risultato. Dopo aver perso quasi subito Negrente per le cadute, nella fuga più significativa di giornata c'eravamo con Montagner. Nel finale abbiamo messo Sierra, il nostro miglior elemento per questo tipo di arrivo, nella migliore posizione possibile, ma oggi sono stati più bravi i nostri avversari e dobbiamo accettare il risultato senza troppi rimpianti pur essendo stati grandi protagonisti."

Sfortunato Mattia Negrente, caduto due volte e costretto al ritiro.