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La corsa di Miguel.... va pure in bicicletta

Roma - La Corsa di Miguel apre alla bicicletta nella sua 12^ edizione in programma domenica 23 gennaio 2011 a Roma sul tradizionale circuito dei ponti sul Tevere. Una randonnèe di 73 km e una pedalata di 8 km affiancheranno la corsa podistica.

Il ruolo di apripista di tutta la sua carovana sarà affidato ai ciclisti di Lamezia Terme. Saranno infatti proprio gli amici, i compagni di allenamento e di passeggiate a due ruote delle sette vittime della tragedia di Sant'Eufemia di domenica 5 dicembre, a partire in testa con le loro maglie e le loro bici. I ciclisti del Ciclo Club Sambiase di Lamezia hanno risposto positivamente all'invito degli organizzatori, che hanno preso l'iniziativa con la collaborazione e l'aiuto dell'Istituto per il Credito Sportivo:  un pullman porterà i ciclisti a Roma alla vigilia della Corsa per poi ripartire alla fine della pedalata. Info: www.lacorsadimiguel.it

 

Chi era Miguel Benancio Sanchez

Miguel Benancio Sanchez amava la vita, l’atletica, l’Argentina, il suo Paese.
Quando una banda 
paramilitare lo sequestrò a casa sua, nella notte fra
 l’8 e il 9 gennaio 1978, trovò la bandiera bianca e
 celeste attaccata alla parete.
Gli chiesero:
”Perché?”. E lui rispose: “Perché sono argentino”.
Aveva 25 anni quando gli bendarono gli occhi e lo
 infilarono sul Ford Falcon nero, triste e ricorrente
 presenza di quegli anni infami governati da una feroce dittatura.

LO ZUCCHERO

Miguel era nato l’8 novembre del 1952, a Bella Vista, provincia di Tucuman, Nord dell’Argentina, famosa per la coltivazione della canna da zucchero. Anche lui lavorò da bambino in questo campo prima che l’intera area entrasse in crisi.

LA VALIGIA DI CARTONE

Allora, a 18 anni, prese la
sua valigia di cartone e seguì i fratelli che erano già partiti per Buenos Aires. Fu qui che cominciò una nuova avventura.

IMBIANCHINO

Faceva l’imbianchino e il calciatore prima di scoprirsi innamorato dell’atletica. Giocava nella quarta divisione con il Gymnasia y Esgrima de La
Plata.

ATLETA

Ma l’atletica lo conquistò. Si allenava di mattina presto e alla sera tardi con il tecnico Osvaldo Suarez, mitico personaggio che aveva vinto tre volte la Corrida di San Silvestro.

LUOGHI

Di mattina, all’alba, andava a correre costeggiando un campo da golf, a Ranelagh. Di pomeriggio finito il suo lavoro, era stato nel frattempo assunto al Banco de Provincia, sceglieva la pista di Villa Dominico, dove c’era Suarez.

UNA MELA

La sua giornata era infinita. Sveglia con una mela, primo allenamento, treno, lavoro, ancora allenamento, scuola serale per completare quegli studi che non aveva finito. A volte rientrava all’una di notte.

ADAM

Aveva tanti fratelli e sorelle, in tutti erano dieci. A Villa Espana, periferia di Buenos Aires molto umile, c’era anche il suo cane Adam: dopo la sua sparizione non abbaiò più, aveva perso la gioia di vivere.

PERONISTA

Miguel s’impegnava politicamente nella Gioventù Peronista: aveva pianto il giorno dei funerali di Peron, nel 1974. Ci si vedeva con i ragazzi del quartiere, ma negli ultimi anni gli impegni di lavoro e con l’atletica, ridussero molto la sua politica.

COSA ACCADDE

In Argentina si spariva per niente, per fare politica, per difendere i diritti delle persone o semplicemente per avere un amico “sbagliato”o finire su un’agenda telefonica “pericolosa”. Chissà cos’accadde a Miguel.

POETA

Era un poeta autodidatta. Il suo “Para vos atleta”, “Per te atleta”, fu pubblicato dalla Gazeta Esportiva di San Paolo, il 31 dicembre del 1977, nove giorni prima della sua sparizione. Era un inno alla corsa. Ma Miguel scriveva di tutto: atletica, Argentina, soprattutto amore. Tanto amore che aveva voglia di dare e di ricevere.

 

I due venti ciclistici

Il primo è la Randonnèe della Corsa di Miguel, di 70 chilometri, aperta ai tesserati cicloturisti e cicloamatori della Fcfaticai e degli Enti della Consulta. Si disputa sotto l’egida dell’Ari, con le regole tipiche della Randonnè: partenza alla francese, carta di viaggio, andatura libera, nessuna forma di agonismo. I primi otto chilometri, dallo Stadio Paolo Rosi allo Stadio Olimpico, si svolgeranno su strade completamente chiuse al traffico: a Ponte Milvio verranno vidimate le carte di viaggio. Dopo Ponte Milvio, si imbocca subito la ciclabile fino a Labaro e da lì si passa per Prima Porta e si va a via di S. Cornelia. Si arriva a Formello e si prosegue verso Sacrofano. Poco prima di entrare in paese a destra si imbocca via di Valle Muricana che riporta a Prima Porta/Labaro. Da Labaro si imbocca nuovamente la Flamina, poi Via di Tor di Quinto, si sale su via del Foro Italico e si arriva allo Stadio. Altimetria abbordabile (circa 500 metri di dislivello), arrivo allo Stadio Paolo Rosi, con pasta party finale.

Il secondo appuntamento è la Ciclopedalata della Corsa di Miguel. Otto chilometri, dal Paolo Rosi a Ponte Milvio, sul Lungotevere tutto chiuso al traffico. Poi, a Ponte Milvio, ristoro, gimkane, musica e tanto divertimento allegria. La Ciclopedalata è aperta a tutti: iscrizioni gratuite per gli under 14 e a soli 5 euro per tutti gli altri. I due eventi prendono il via alle 9 e 20 davanti al Paolo Rosi. Parcheggio auto e ritiro pacchi gara sono fissati all’Aquaniene di via della Moschea 130. I partecipanti potranno usufruire degli stessi servizio della Corsa di Miguel tra cui il servizio baby sitter, il deposito borse e le docce nello stadio.