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In 150 alla conquista del tricolore ciclocross

Riccardo Alfonsi presenta il Campionato Italiano Udace Ciclocross 2011 in prgramma domenica prossima a Busalla.

Il tempo scorre inesorabile tanto quanto il conto alla rovescia dei giorni, ore, minuti e secondi che mancano al 16 Gennaio 2011. La terza  domenica di questo primo mese dell’anno sarà per la Bike Evolution Team, il Comune di Busalla e il Comitato Provinciale Udace di Savona (sotto la cui egida si svolge la manifestazione) una giornata memorabile all’insegna del grande sport e dell’aggregazione per l’organizzazione tecnica del 43° Campionato Italiano Udace Ciclocross 2011. Chiaramente la Bike Evolution Team ha avuto l’appoggio  di sponsor istituzionali tra cui il patrocinio della Provincia di Genova e la collaborazione del Comune di Busalla oltre alla partecipazione di molteplici sponsor e l’intervento di moltissimi appassionati volontari senza i quali nulla sarebbe possibile. Al via sono attesi più di 150 atleti provenienti da tutte le regioni d’Italia che convoglieranno nella cittadina della Valle Scrivia sin dal Sabato mattina, per contendersi le dodici ambite maglie tricolori messe in palio assieme ad altrettanti accompagnatori che faranno da contorno alla spettacolare kermesse ciclistica. L’imponente macchina organizzatrice, già in movimento da Ottobre, sta concretizzando quanto stabilito per la perfetta organizzazione dell’evento e l’accoglienza di questo piccolo esercito di appassionati.Il circuito di 2.100 mt., che i concorrenti dovranno affrontare più volte a seconda della categoria di appartenenza, è stato ricavato nella zona adiacente al Campo Sportivo Comunale di Busalla Sarissola (dove saranno effettuate le operazioni di verifica licenze) ed  interesserà altresì la pista d’atletica e l’annesso parco. La Bike Evolution Team nel disegnare il circuito si è attenuta alle moderne esigenze di questa bellissima specialità creando un tracciato  abbastanza veloce, ma nello stesso tempo molto tecnico, con diverse variazioni di ritmo e svariati cambi di direzione. Le caratteristiche tecniche del circuito prevedono il 92% del percorso da percorrere in bicicletta e l’8% da percorrere a piedi con la bici in spalla per ostacoli naturali o artificiali. I numeri della macchina organizzativa. Per meglio rappresentare quanto l’organizzazione ha predisposto scioriniamo alcuni dati:  quaranta persone addette all’assistenza, la gestione e  la sicurezza della manifestazione, una hostess ed uno stewart per l’accoglienza dei partecipanti, personale e mezzi di soccorso, Polizia Municipale e Carabinieri a disposizione, saranno predisposti diversi box coperti per accogliere meccanici e direttori sportivi, due postazioni multiple per il lavaggio delle biciclette, servizio spogliatoi, docce e deposito indumenti, una segreteria logistica, sarà riservata un’area camper, nove membri di Giuria, oltre 180 premi per gli atleti saranno stesi tre chilometri di striscioni così come cinque chilometri di fettucce in pvc e piantati oltre 400 paletti in legno per delimitare il percorso, oltre a 30 transenne, 12 gazebo ed installati 80 cartelli indicatori, saranno consumati  200 pasti completi e gratuiti a ristoro dei partecipanti e degli addetti ai lavori, 500 bottigliette d’acqua, 50 crostate di frutta, allestiti 5 ambientazioni differenti (zona ritrovo, ufficio giuria, zona appello, salone ristoro e palestra per le cerimonie protocollari) con 70 bandiere tricolori, striscioni  e stendardi vari . Tutto ciò in 12 giorni di lavoro volontario. L’unica incognita imponderabile è rappresentata dal tempo meteorologico, ma la Bike Evolution Team, nella sua perfetta organizzazione,  ha previsto anche questo sicuro problema che sarà gestito grazie a molti volontari e personale messo a disposizione dal Comune di Busalla unitamente a mezzi spazzaneve, turbine, sale. E’ indubbio che la neve protrà creare qualche difficile situazione ma sicuramente non inficerà nella perfetta riuscita della manifestazione che si terrà con qualsiasi condizione atmosferica. L’evento della domenica vivrà un’anteprima con una manifestazione collaterale la gara di sabato 15 Gennaio dalle ore 14:00 riservata alla MTB e ai giovanissimi atleti a corollario di questa due giorni di Busalla. Appuntamento, quindi, a Busalla il 16 Gennaio dalle ore 10:00 per le categorie Supergentleman, Donne, Debuttanti e Primavera, dalle ore 11:45 per le categorie Veterani e Gentleman ed infine dalle ore 13:00 per le categorie Cadetti, Junior e Senior. In ogni caso seguiteci sui siti ufficiali www.sportevolution1.com oppure www.udacesavona.it

Il programma della manifestazione

UDACE CSAIN Comitato Provinciale SAVONA

 

A Busalla trovate......................

Lo scrippo di rose e l'associazione "Le Rose della Scrivia"

Gastronomia e specialità

La gastronomia di questa zona è quella dell'Appennino ligure, quindi si trovano piatti a base di cacciagione (lepre, capriolo, cinghiale, cervo) e specialità che si trovano nei boschi (castagne, funghi ecc.). La specialità tipica di Busalla e della valle Scrivia è però lo sciroppo di rose: ha un colore e un odore intensi ed è un'ottima bevanda dissetante per l'estate allungato con acqua fredda, o un efficace calmante per la tosse in inverno sciolto in acqua tiepida.

La birra è la bevanda più antica entrata nell'alimentazione umana. Si fa risalire la sua produzione a 5000 anni fa, in Mesopotamia, dove Sumeri e Assirobabilonesi la utilizzavano in quantità tali da doverne regolamentare il consumo (codice di Hammurabi).
Anche gli Egizi furono grandi bevitori di birra, al contrario dei Romani, che la vedevano come un prodotto del nord, frutto della tradizione barbarica. Furono proprio questi ultimi a diffonderne in Europa il consumo e la produzione, che venne poi perfezionata nel medioevo, dai monaci, con l'aggiunta del luppolo. In Italia il consumo di birra si sviluppa soprattutto dalla metà del XIX secolo in poi, ed è proprio in questo periodo, nel 1878, che due imprenditori svizzeri decidono di aprire a Busalla una delle prime fabbriche di birra italiana.
Nel 1999 è stata riaperta, in località Birra, una piccola fabbrica (www.birrabusalla.com), col proposito di recuperare questa antica tradizione.

La lavorazione
Dopo che è stato accuratamente macinato, l'orzo viene mescolato con acqua e cotto in caldaia alla temperatura di 45°C. A mano, a mano che la temperatura aumenta si estraggono il maltosio, le albumine e le proteine. Il composto va poi filtrato in modo da separare le trebbie dal mosto, che viene nuovamente bollito e aromatizzato con l'aggiunta del luppolo. A questo punto il mosto di malto aromatizzato trasferito in un apposito macchinario, viene fatto passare da una temperatura di 90°C a una di 8/10°C per facilitare la giusta fermentazione che avviene grazie all'aggiunta di lieviti.

Il luppolo

Caratteristiche del prodotto
È una bevanda a bassa gradazione alcolica, fresca e dissetante, ricca di vitamine, proteine, carboidrati e sali minerali. Il colore, l'odore e il sapore variano da quelli gradevolmente leggeri della birra chiara, a quelli intensi e persistenti della doppio malto. A Busalla vengono prodotti anche tipi speciali di birra, aromatizzata al miele e alle castagne, dal caratteristico gusto lievemente affumicato. Si può anche gustare la birra aromatizzata con i petali delle rose locali.

Piccole curiosità...
La birra prodotta in Valle Scrivia è molto particolare perchè, oltre a non essere pastorizzata, non è microfiltrata, cioè non subisce filtraggi di affinamento. La bevanda rimane lievemente torbida, ma in questo modo mantiene inalterate tutte le sue caratteristiche naturali ed è piacevolissima da degustare con salumi e formaggi.

Busalla

La storia

Il primo documento che cita il comune è un atto notarile del 15 aprile 1192 e data l'importanza di tale documento (il più antico documento cartaceo redatto su carta) è conservato presso l'Archivio di Stato di Genova. Altri documenti del 1239 attestano il dominio feudale della famiglia Spinola di Luccoli, che qui vi costruiranno un castello. Il feudo verrà nel 1252 assediato dalle truppe guelfe genovesi conquistando l'intero comprensorio. Nel 1315 la lotta tra Guelfi e Ghibellini trasformarono il territorio compreso tra Ronco Scrivia e Busalla in un vero e proprio campo di battaglia, tanto è vero che fu più volte saccheggiato nel 1392 e nel 1418. Nel XVI secolo il castello venne duramente devastato da armi nemiche e le sue fondamenta vennero messe a servizio per la costruzione del neo palazzo marchionale. Dal 1728 Busalla diverrà parte integrante della Repubblica di Genova a seguito della cessione degli stessi Spinola. Nel 1797 con la nuova dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrerà dal 2 dicembre nel Dipartimento dei Monti Liguri Occidentali, con capoluogo Rocchetta Ligure, all'interno della Repubblica Ligure annessa al Primo Impero francese. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Busalla diverrà capoluogo del V Cantone della Giurisdizione dei Monti Liguri Occidentali e dal 1803 centro principale del VI Cantone dei Monti Liguri Occidentali nella Giurisdizione del Lemmo. Dal 13 giugno 1805 al 1814 verrà inserito nel Dipartimento di Genova. Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilirà il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della Repubblica Ligure, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel VIII° mandamento di Ronco del Circondario di Genova della Provincia di Genova. L'arrivo della ferrovia nella prima metà del XIX secolo segnò lo sviluppo economico e sociale del comune, trasformando il piccolo abitato in una città residenziale della borghesia genovese completa di caffè e ritrovi eleganti di lusso. Sempre in quegli anni si organizzarono gare ciclistiche lungo la rampa per il passo dei Giovi grazie alla collaborazione di molti ciclisti dell'epoca, tra di essi Giorgio Davidson. La prima guerra mondiale porterà miseria nella cittadina e decreterà definitivamente la fine della Busalla ottocentesca, ma nel dopoguerra, con la costante opera di architetti di Genova e Roma, il paese adornato con eleganti ville signorili, si risolleva. Il Fascismo non porterà alcun beneficio, anzi alimenterà la paura degli abitanti a causa delle numerose squadre fasciste presenti nel territorio. Lavoratori dal nord dell'Italia - emiliani, romagnoli, veneti e bergamaschi - arriveranno in seguito nel paese ricostruendo e rivoluzionando la geografia comunale con case, palazzi e la camionale che da Serravalle Scrivia scende fino a Genova.