Back Gran Fondo Presentazioni Casalboni: "2000 presenze in più nei due campionati tricolori Acsi"

Casalboni: "2000 presenze in più nei due campionati tricolori Acsi"

Alba Adriatica (Teramo) –Un violento acquazzone si abbatte su Alba Adriatica e sotto la tensostruttura bianca predisposta dal comitato organizzatore della Gf Costa dei Parchi per la consegna dei pacchi gara e le operazioni preliminari, abbiamo incontrato Aviero Casalboni delegato attività di fondo dell’Acsi Settore Ciclismo per una chiacchierata sul movimento amatoriale. Casalboni è un personaggio che per diversi anni ha rappresentato l’Udace nel mondo delle due ruote amatoriali, viaggiando in tutta la pensiola per offrire ai comitati organizzatori delle manifestazioni inserite nei due campionati nazionali dell’ente milanese la propria esperienza maturata nel mondo delle due ruote amatoriali. In Acsi Settore Ciclismo ricopre un ruolo speculare, del resto il suo bagaglio di esperienze non può essere cancellato con un colpo di spugna e decine e decine di stagioni trascorse tra i cicloamatori e gli organizzatori ne fanno uno, forse l’unico, vero conoscitore del movimento amatoriale nazionale. La Consulta Nazionale prima e la SAN guidata dall’ avvocato Gianluca Santilli stanno colmando alcuni dei vuoti normativi che potrebbero portare una svolta al mondo delle due ruote amatoriali, anche se il tutto è legato alla ratifica delle proposte elaborate da parte del Consiglio Federale della FCI. Le questioni più spinose sono quelle che riguardano la partecipazione dei ciclisti che hanno subito una squalifica per doping alle manifestazioni e gli ex professioinisti.

“La mia idea personale e dunque non quella del ruolo che rivesto, è quella che vede un ciclista che ha scontato la squalifica inflittagli abilitato a ritornare alle gare, del resto il regolamento attuale in materiale di doping dice questo, dai cicloamatori ai professionisti. Naturalmente qualora entrino in vigore le nuove norme proposte dalla Consulta e SAN dovranno essere recepite e rispettate”. Diversi organizzatori rifiutano a ciclisti coinvolti in storie di doping la partecipazione alle manifestazioni da loro organizzate: “Fin quando le norme sono queste i ciclsti in regola con il tesseramento di qualsiasi ente dovrebbero partecipare a tutte le manifestazioni che da programma e regolamento ne prevedono la presenza”. E gli ex professionisti? “A me non danno fastidio, io rifletteri più su ciclisti che hanno superato i cinquanta anni e tagliano il traguardo insieme a loro”. La crisi sembra incidere sull’attività svolta dai cicloamatori in tutta la penisola. “I numeri in nostro possesso, che si riferiscono alle presenze nelle manifestazioni che fanno parte dei due campionati italiani voluti da Acsi, Campionato Italiano Go&Fun e Campionato Italiano Gf e Mf LGL, fanno segnare un incremento di circa 2000 unità rispetto alla scorsa stagione. 23000 presenze in 19 appuntamenti. Per quel che riguarda le gare non ci sono sostanziali variazioni rispetto ai dati dello scorso anno”. In molti oggi sono convinti che un minor numero di manifestazioni fondistiche sia utile a far crescere la qualità degli eventi. “Non è propriamente così, nelle diverse stagioni, abbiamo provato, anche a nostro discapito, ad eludere alcuni organizzatori a riproporre manifestazioni scadenti. Il risultato è stato che spesso gli stessi organizzatori hanno riproposto gli stessi eventi sotto l’egida di altri enti. Non tutti hanno le capacità e potenzialità di organizzare manifestazioni come la Nove Colli, Maratona Dles Dolomites Enel, Vie del Sale, io personalmente credo che la presenza di manifestazioni minori sia utile anche al movimento e permetta ai ciclisti di raggiungere quei traguardi che in manifestazioni di primo piano non riusciranno mai a conquistare”

 

Fonte: Ag. Play Full