Sab04202024

Aggiornamento:10:31:46

Trinacria Race: e fu subito show a Letojanni nel segno di Cristian Cominelli

 

 

Salite dure, caldo, organizzazione top e atleti di assoluto livello sono gli elementi della miscela che ha fatto riesplodere l’entusiasmo e la passione per le ruote grasse.
I bikers per la “Prima” del Trofeo hanno potuto finalmente sfoggiare il loro abito migliore e nemmeno le mascherine sono riuscite a nascondere il loro sorriso a 32 denti.
Denti che dopo pochi metri non sono bastati per aggredire la prima rampa della Trinacria Race in cui molti hanno dovuto ricorrere ai 50 del loro pignone più buono.

I primi 8 km sono con il naso all’insù, asfalto e poi sterrato, con pendenze sempre a doppia cifra.
I sorrisi finalmente svelati dopo la partenza devono lasciare fin da subito lo spazio a ghigni di fatica.
In testa al gruppo tutti i favoriti della vigilia con il duo Scott, Cominelli e Ragnoli, a dettare il ritmo, non altissimo, a cui restano attaccati una trentina di bikers.
Il primo a provarci è Cominelli, con il solo Saitta, ventenne siciliano in forza al Team Giant, capace di chiudere.

I due guadagnano soltanto una ventina di secondi ma nel successivo tratto in discesa rientrano su di loro Ragnoli, Di Salvo, Colonna e Pellegrino.
Il clima è afoso, il tracciato è duro e mette a dura prova le gambe degli atleti che in una delle primissime gare della stagione non sono ancora al top della condizione.

Lungo la durissima salita con fondo in pietre, intorno al 13°esimo km,  molti sono costretti a mettere il piede a terra. Meglio non andar fuori giri, la gara è ancora lunga.
In testa al gruppo Cominelli attacca ancora e questa volta nessuno riesce a resistere al suo ritmo.

Dietro di lui si forma un gruppetto di tre inseguitori: Ragnoli, Saitta e Di Salvo mentre lungo la salita verso il GPM di Monte Kalfa restano solo i primi due.
La salita fa male, sembra non finire mai, la “Prima” si sente nelle gambe. Lungo i tornanti si forma un lungo serpentone che delineerà la classifica finale.

In cima i km sono 35 e l’altimetria racconta un dislivello di circa 2000 metri. Chi ha osato troppo lo pagherà soprattutto in lucidità nella seconda parte del percorso che difatti non presenta grosse difficoltà.
Le discese non sono tecniche ma la presenza di ghiaia sul fondo compatto non permette distrazioni, la bici va guidata e non più assecondata.  Prima dell’arrivo non mancano i passaggi tra le vie dei bellissimi borghi siciliani e due piccole salite, una in asfalto, e una di 600 metri su terra battuta con pendenze oltre il 10%.

Da quest’ultima la picchiata finale verso il blu di Letojanni.
Dietro Cominelli, solitario al traguardo, Saitta vince la volata a due con Ragnoli, regalando uno splendido secondo posto ai suoi numerosi tifosi siciliani.

Tra le donne vittoria per la siciliana d’adozione Elizabeth Simpson del Team Mongibello davanti a Ciniza Sonsogno, Asd Extreme Naso.

Grandiosa la Prima.
Prossima tappa, la Seconda del Trofeo dei Parchi Naturali, a Reggio Calabria, il 16 Maggio.
Restate sintonizzati, ne racconteremo delle belle.