Pagano e Zagarese calano il Tris alla 24H di Roma

Ci faceva piacere raccontarvi la nostra 24h dedicando ovviamente uno spazio ai nostri atleti che ci hanno regalato un emozione unica.

Il tutto ha inizio una settimana prima per preparare le Bike degli atleti, settare le forcelle e scegliere le coperture più adatte, per arrivare al Venerdi il giorno dedicato a posizionare lo Stand e il Gazebo assistenza. Giunti al Parco degli acquedotti basta dare uno sguardo intorno e già si entra in clima gara, gli arrivi si fanno sempre più frenetici e nel frattempo si alza un vento fortissimo che impegna da subito i Bikers a montare le Tende.

Sabato mattina sveglia all’alba per sistemare le ultime cose e verso le nove il parco inizia a trasformarsi in un formichiere di atleti, familiari e semplici visitatori affascinati da una manifestazione unica nel suo genere. La cosa che più colpisce sono le numerose riunioni per decidere le strategie di gara, i rifornimenti ma soprattutto l’armonia che si crea con i familiari intenti a dare un aiuto durante le 24h di fatica.

Alle ore 12:00 danno il via e quello che fino a qualche minuto prima sembrava un semplice gioco si trasforma in gara vera e gli sguardi diventano via via più seri….lo spettacolo ha inizio. Tutto fila via come da programma e alle ore 20:00 lasciamo il parco per tornare a casa ma il pensiero di sapere che i miei atleti erano a lottare durante la notte mentre noi eravamo a letto mi assale e non riesco a chiudere occhio.

Il giorno seguente sveglia di nuovo all’alba e giunti al Parco notiamo che qualcosa è cambiato…iniziano a vedersi i segni della fatica sui volti dei ragazzi, alcuni veramente stremati ma consapevoli che stanno per raggiungere un traguardo importante. Alle ore 12:00 di Domenica la conclusione della 24h e la zona di arrivo si trasforma in una festa unica.

Aspettiamo trepidanti l’arrivo dei nostri atleti resi irriconoscibili dal sudore e dalla polvere che ci regalano l’ennesima vittoria e finalmente saliti sul palco hanno il loro piccolo ma meritatissimo momento di gloria.

Dopo Giancarlo Pagano e Francesco Zagarese è il momento di Gian Claudio Chiurulli che taglia il traguardo della prova in solitaria, la più massacrante, in 7° posizione assoluta regalandoci una prova maiuscola. Presente in gara anche il grande Massimiliano Fontana, che si è dilettato dopo un anno di Stop nella 6 ore ma a lui vanno i nostri complimenti per aver prestato assistenza insieme alla compagna Betty a tutto il Team restando svegli durante la notte e con temperature non prettamente estive.

Si chiude così l’edizione 2014 e non posso non fare i complimenti a tutti…dal primo all’ultimo perché la 24h non è solo ciclismo ma è anche amicizia e spirito di adattamento.

 

www.kentobike.it