Gio06122025

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Da Corato al Qatar, il kosovaro Alban Nuha ai Mondiali di ciclismo élite

 

 

La notizia era nell’aria già da qualche giorno, la tastiera del computer fremeva in attesa della conferma ufficiale. Che giunge adesso. Alban Nuha, il ciclista kosovaro in forze al team Eurobike di Corato rappresenterà la sua nazionale, il Kosovo, ai mondiali di ciclismo su strada per professionisti che si svolgeranno a Doha, in Quatar, nel mese di Ottobre.

Un fulmine a ciel sereno, ma nella più positiva delle accezioni, un lampo luminoso che può soltanto far festeggiare gli sportivi, e non solo, della nostra città.
Una storia peculiare, quella di Alban, che abbiamo già narrato più volte sulle pagine de Lo Stradone, in particolare nello speciale di settembre 2015 dedicato al suo trionfo in una delle competizioni più affascinanti del Balcani, il Giro del Kosovo, o anche per la conquista, lo stesso anno, del titolo di campione italiano di ciclocross sul percorso di Pezze di Greco.

É un momento storico per tutta la comunità kosovara, che segna il riconoscimento ufficiale della loro nazione anche tra i grandi dello sport. É avvenuto con il primo oro olimpico della loro storia a Rio 2016, avverrà di nuovo con la prima partecipazione ai mondiali di ciclismo. E per Nuha il grande onore di essere il primo atleta kosovaro a rappresentare il suo Paese nella massima rassegna mondiale. Nella fattispecie prenderà parte alla prova contro il tempo, la cronometro individuale di mercoledì 12 ottobre lunga 40 km, ma questo, in fondo, è solo un dettaglio. ‘importante è esserci, attaccare il numero sulla maglia giallo-blu del Kosovo e…partire.

Si, il momento è storico per il Kosovo, ma, di rimbalzo, lo è anche per noi coratini, che abbiamo accolto, amato e imparato ad apprezzare l’uomo prima e l’atleta poi. Atleta che, commosso e felice, ha affidato il suo pensiero ai social network: Il mio sogno nel cassetto sta diventando realtà. Al momento andare a partecipare ad una gara di questo livello e già un successo, un successo che senza l’aiuto dei miei amici e parenti sarebbe stato impossibile raggiungere. Ringrazio in prima persona il mio allenatore e amico Maurizio Carrer, il massaggiatore Antonio Giaconella e il mio presidente della federazione ciclistica kosovara Avni Nuha. Grazie di cuore.

Classe 1986, kosovaro di origine, Alban è in Italia dal 2006. É diventato cittadino del nostro Paese quattro anni fa, pur mantenendo il doppio passaporto. Accolto sin da subito nella famiglia del team Eurobike di Corato lavora come apprezzato meccanico di biciclette nel negozio omonimo. Una vicenda che racconta di un’integrazione perfettamente riuscita, di un incontro tra culture nella terra dell’accoglienza per eccellenza, la Puglia. Umile nel profondo, ben voluto da tutti, apprezzato per le sue doti professionali e sportive. Alban Nuha è il simbolo della riscossa, di un riscatto sociale che parte dal basso, comincia tra i flutti della traversata dell’Adriatico e prende poi il volo, da vincitore, per il Qatar.

Una storia speciale, la sua, una lunga vicenda di sacrifici, di privazioni, di guerre, di abbandoni, di partenze, ma anche di accoglienza, di lavoro, di amore, di amicizia. E dopo successi preziosi sia in ambito ciclistico, lavorativo che affettivo (il matrimonio con Rosa e la nascita dell’amato figlio Liam) ora forse la notizia più bella. Una di quelle che fa tremare le gambe a qualsiasi ciclista, il sogno nel cassetto dei bambini quando cominciano a disputare le prime gare a suon di colpi di pedale.

E per Alban Nuha questo sogno diventerà realtà mercoledì 12 ottobre, alle ore 13:45 ora locale (11.45 ora italia) presso il Lusail Sports Complex, Doha,Qatar.

 

Roberto Ferrante - Lo Stradone