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Gran Fondo di Laigueglia parte la lotta ai "portoghesi"

Laigueglia (SV) – Domenica 26 febbraio a Loano (SV) è iniziata la stagione granfondistica in Liguria e con essa è tristemente riapparso il fenomeno dei “portoghesi”, ovvero tutti quei ciclisti che, senza regolare iscrizione, si aggregano al gruppo sia nella testa che nella pancia. I “portoghesi”, purtroppo sono un grande problema per gli organizzatori, in quanto, oltre a usufruire di servizi come i ristori facendo terminare i prodotti anzitempo e lasciando sguarniti gli ultimi del folto gruppone, creano una variabile ambientale non indifferente, senza contare poi i vari “fenomeni” che amano inserirsi nei gruppi più avanzati volendo dimostrare, chissà poi a chi, quale grande valore atletico posseggono con trenate a 50Km/h, sfalsando di fatto la gara.

Ma il problema più grosso è senza ombra di dubbio quello della sicurezza che in una manifestazione come la Granfondo di Laigueglia, che ricordiamo andrà in scena ilprossimo 25 marzo, non c'è da scherzarci.

Le strade percorse sono perlopiù secondarie, per cui con una carreggiata abbastanza limitata, tanto da imporre, da parte degli organi di Polizia, il limite dei 3000 partenti. Se a questi si aggiungono altri 200 o 300 fuori gara, si capisce subito quali livelli di rischio si vanno a creare. Decisamente pericolosi, oltre che eticamente fastidiosi, tutti i vari “fenomeni” che si inseriscono nei gruppi più avanzati della corsa, con la pretesa di dimostrare le loro abilità ciclistiche aiutando una volta l'amico, una volta l'interno gruppo, “tirando” in testa falsando di fatto la corsa e aumentando il fattore di rischio cadute.

Da questi recenti dati, Vittorio Mevio, a capo del GS Alpi, la società organizzatrice, ha seriamente deciso di ingaggiare una vera lotta contro i “portoghesi”. A Laigueglia, infatti, verrà aumentato il personale degli organi preposti al controllo, al fine di fermare e identificare tutti coloro che si inseriranno all'interno dei vari gruppi durante il periodo di sospensione temporanea della circolazione.

Si ricorda infatti che durante questo lasso di tempo – che a Laigueglia sarà di un'ora su tutto il percorso – nessun veicolo, biciclette comprese, potrà transitare tra la macchina di “Inizio gara” e la macchina di “Fine gara”. Qualora un ciclista senza numero dovesse causare o incappare in un incidente all'interno di questo spazio temporale finirà con il caricare interamente su di sé ogni responsabilità, civile e penale.

I “portoghesi” che verranno così identificati, saranno denunciati agli organi competenti e verranno altresì denunciati all'ente di competenza richiedendo la sospensione dall'attività agonistica per tutta la stagione. Una decisione che potrebbe sembrare fin troppo energica, ma i 3000 ciclisti regolarmente iscritti devono essere tutelati in ogni modo.

Rovinarsi la giornata e forse anche tutto un anno per poche decine di Euro sicuramente non ne vale la pena. Intanto il numero degli iscritti è giunto a 2800 nominativi rendendo il limite dei 3000 dorsali sempre più vicino. Si ricorda quindi a chi volesse iscriversi di non attendere gli ultimi giorni, pena non trovare più posto.

Le iscrizioni online si chiuderanno alle ore 20.00 di sabato 17 marzo alla quota di 30 €; dopo tale data sarà possibile iscriversi solo in zona gara sabato 24 marzo e domenica 25 marzo alla quota di 35€.

Tutte le informazioni e i dettagli sono disponibili sul sito della manifestazione all'indirizzo: http://www.granfondolaigueglia.com/

 

Fonte: Ag. Play Full