Dom05192024

Aggiornamento:05:30:08

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StraRossini: il 6 maggio a Pesaro largo al pedalare senza fretta

Pesaro (Pesaro-Urbino) - Domenica 6 maggio a Pesaro si terrà la StraRossini, prova del Marche Marathon, del Campionato pesarese di Cicloturismo, del circuito Ct League e del challenge Strade & Sapori Marchigiani. Quest’anno la StraRossini diventa Granfondo senza Tempo in quanto ha abbandonato l’agonismo per sposare il cicloturismo. Una manifestazione, dunque, per gli amanti del pedalare “senza fretta”, che vogliono assaporare, metro dopo metro, il paesaggio attraversato. Di fatto chi pedalerà alla StraRossini, potrà scegliere tra tre percorsi: il lungo di 140 chilometri, il medio di 77 chilometri e il corto di 44 chilometri.

Nonostante il percorso parta da una città di mare, il dislivello complessivo è importante. A parte i primi 10 chilometri, il percorso è un continuo saliscendi, fatto di salite non troppo lunghe (massimo 8 chilometri) e con pendenze non proibitive, a parte alcuni brevi strappi  in cui la pendenza massima può arrivare a toccare anche il 18%. Partiti da Baia Flaminia, incastonata fra le pendici del Colle San Bartolo e la foce del Foglia, dopo aver attraversato il ponte sul fiume e aver lasciato alle spalle il porto di Pesaro lungo la strada di via Canale in direzione Stazione ferroviaria, i partecipanti si avvieranno lungo la vallata del Foglia per 10 chilometri, percorrendo la strada provinciale delle Regioni. Quest’ultima sarà abbandonata all’altezza della zona industriale di Chiusa di Ginestreto. Inizierà ora la prima salita, lunga 7,6 chilometri, che porterà ad attraversare i borghi di Ginestreto e Sant’Angelo in Lizzola. Qui i due percorsi si divideranno per poi incontrarsi di nuovo nella piazza di Colbordolo. Tornando al lungo, da Sant’Angelo in Lizzola si svalicheranno le colline pesaresi verso la vallata del Metauro, dopo aver attraversato i borghi di Monteciccardo, Mombaroccio, Beato Sante e Serrungarina. Zone note per la coltivazione di ulivi e per la produzione dell’olio, primo fra tutti quello Dop di Cartoceto. Si giungerà in discesa sino a Tavernelle, immettendosi quindi sulla Flaminia. Pochi chilometri di falsopiano e poi si abbandonerà la Flaminia al bivio di Ponte degli Alberi in direzione Montefelcino. Al chilometro 40, prima di iniziare la salita  di Montefelcino, sarà il momento di fermarsi al primo ristoro per rifornirsi di liquidi ed energizzanti. Il percorso in salita non eccessivamente impegnativo attraverserà il borgo di Montefelcino, la località di Borgonuovo e, dopo Monte Montanaro, in località Vicinato, ci si dirigerà verso Isola del Piano attraversando Castelgagliardo lungo un bellissimo paesaggio incontaminato che presenta brevissimi tratti di salita con pendenze che arrivano al 18%.

Seguirà una discesa di pochi chilometri e poi ecco la salita più impegnativa del percorso: il passo delle Cesane. Le fatiche saranno ripagate con  un abbondante  ristoro a base di liquidi, frutta, carboidrati ed energizzanti. Si attraverserà poi tutto il parco delle Cesane sino a giungere ad Urbino, Patria di Raffaello Sanzio.

Lasciata Urbino, si tornerà in direzione Pesaro percorrendo in  senso inverso un lungo tratto della tappa a cronometro del Giro d’Italia del 2008. Percorso prevalentemente in discesa, con alcuni brevi strappi in salita: una vecchia e splendida strada napoleonica che da Urbino scende al mare, lungo la quale si incontrerà Montefabbri, considerato uno fra i più bei borghi medioevali italiani, rimasto intatto senza costruzioni moderne che lo deturpino. Si proseguirà poi verso il comune di Colbordolo, che ha dato i natali a Giovanni Santi, padre di Raffaello. Lo si attraverserà percorrendo la discesa in direzione Talacchio sino alla zona industriale, dove il percorso granfondo si ricongiungerà con il mediofondo e dove ci si potrà rifocillare con un ricco ristoro a base di liquidi, frutta e carboidrati. Si proseguirà sino a Padiglione (frazione del comune di Tavullia): una breve salita di quasi 2 chilometri con una pendenza massima che sfiora il 18%. Percorrendo la strada Marrone in direzione Tavullia, prima della fine della salita se si guarderà a sinistra si vedrà all’ingresso di una villa l’ape di Valentino Rossi con il numero 46. Arrivati in zona Monteluro si percorrerà una discesa di 5 chilomertri sino a Gradara, il cui castello malatestiano, famoso per la storia di Paolo e Francesca, appare nella sua maestosità davanti ai ciclisti. Si pedalerà ora in direzione Gabicce Mare, arrivando ai piedi del parco del colle San Bartolo.

Si inizierà una salita di 2 chilometri sino a Gabicce Monte, dove ci si potrà fermare per l’ultimo ristoro prima dell’arrivo a Pesaro godendosi lo splendido panorama sulla baia che va da Gabicce a Rimini. Si continuerà percorrendo la strada panoramica adriatica lungo tutto il parco del San Bartolo attraversando i borghi di Casteldimezzo, Fiorenzuola di Focara e Santa Marina Alta. Un percorso fatto di saliscendi immerso nel verde a ridosso della falesia che, gettandosi a picco sul mare, crea uno spettacolo naturale fra i più belli di tutta la riviera adriatica. Nel mese di maggio apparirà ai ciclisti nel suo massimo splendore con le strade contorniate dal giallo delle ginestre appena fiorite. Il paesaggio e l’intenso profumo di ginestre e pini  di questi ultimi 25 chilometri  sembrano essere lì appositamente per anestetizzare  le fatiche fatte sino al momento e lasciare un segno indelebile nel cuore e nella mente degli atleti. Dopo quattro chilometri di discesa si giungerà in prossimità dell’arrivo: alla rotatoria che precede il ponte sul fiume Foglia si svolterà a sinistra per percorrere Viale Lungofoglia delle Nazioni sino all’arrivo in Piazza Europa (Baia Flaminia), dove un sontuoso rinfresco rifocillerà atleti ed accompagnatori.

 

P.A. Communication di Passeri Andrea

Ufficio Stampa Marche Marathon