Sei proprietari terrieri, con relative cascine, e il Velo Club San Martino, in perfetta sinergia organizzano per la quindicesima volta una manifestazione di Mtb nelle fertili campagne Lodigiane, il terreno è pianeggiante, ma le ruote grasse avanzano non senza difficoltà nei morbidi terreni del tracciano lungo otto chilometri da ripetere quattro volte per le categorie elitè e tre per super donne e cicloturisti. La manifestazione è anche ultima prova del master Laus Cup, con la vestizione delle maglie ad opera del presidente provinciale Gianpaolo Rizzotto.

Cadetti e junior i primi a partire, con Fabio Ravasio in grande spolvero, al comando sino a metà gara quando viene raggiunto da Fabio Pasquali, il senior che partito con un minuto di ritardo, colma l’handicap, per poi involarsi solitario al comando per tagliare il traguardo in solitaria, alle sue spalle Fabio Ravasio conserva la leadership nei cadetti giungendo con lo junior Alessandro Maiuolo, che si prende il lusso di superare il tricolore invernale Massimo Bonetti e il regionale Erik Poloni.

Lotta aperta nella categoria veterani, con un terzetto sempre al comando, la spunta Enrico Leva su Vittorio Grilli, terzo Fabrizio Vincenti rallentato da un problema al cambio nelle fasi finali. La categoria dei gentlemen ha il suo mattatore in Gianpaolo Fappani, il tricolore stritola gli avversari, e pur essendo partito molto indietro, chiude in settima posizione assoluta con grande margine su Gianluigi Leo e Fausto Tosi, suoi diretti avversari di categoria.

Tra i giovani vittorie del primavera Matteo Stani e del debuttante Christian Rizzotto, mentre in campo femminile, causa indisposizione si ferma al primo passaggio la campionessa italiana Erika Marta lasciando campo libero alla Riminese Daniela Locarno, completa il podio Sabrina Bellati, davanti a Clara Perletti. Vince in volata il super “A” Dario Benini con grande soddisfazione sul tenace Fausto Muzzi, più agevole la vittoria per il super “B” Ivan Rizzotto sempre saldamente al comando per tutte e tre le tornate, così come il cicloturista Tiziano Paoluzzi che dopo la corrente stagione, il prossimo anno dovrà misurarsi con gli agonisti.

Sontuose come da tradizione le premiazioni, con ristoro, che più che altro sembra un pranzo completo, dalla trippa fumante, alle salamelle con patatine fritte, uova sode e bevande di ogni tipo, quindi nessuna premura per le premiazioni, tutti in fila al tavolo della cucina della famiglia Spagliardi con infiniti applausi per il capo cuoco Luigi Benzoni, finito il tutto, per il personale di servizio, giuria, componenti del comitato, protezione civile e autorità varie, un pranzo completo, anche se ormai l’appetito è latitante, ma la compagnia rimane confortevole.

Arnaldo Priori