Gio04252024

Aggiornamento:10:16:31

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L'incredibile ed assurda squalifica di Omar Di Felice al Tortour Switzerland

L’edizione 2014 del Tortour Switzerland si e’ conclusa con l’arrivo a braccia alzate, nella categoria “SOLO”, di Omar Di Felice con il tempo di 36 ore e 17 minuti alla media record di 27,59 km/h.

Foto: Ho speso gli ultimi mesi pensando a questa gara. Ho vissuto l'attesa preparandomi scrupolosamente, con serietà e meticolosità. Ho combattuto e lottato per 1000 km e un giorno vi racconterò la storia di come ho vinto il Tortour Switzerland in un giorno di ferragosto mascherato da inverno. Ma oggi la delusione per una vittoria cancellata a tavolino per una decisione inappellabile e del tutto arbitraria presa per fatti che non hanno nulla a che vedere con lo svolgimento della gara (resa emozionante ed appassionante da una sfida a 3 durata fino a 1 km dall'arrivo, cosa mai vista in una competizione di ultracycling!) ha il sopravvento su tutto il resto. Ho appena finito di leggere tutti i vostri incitamenti, il mio team in gara mi diceva di tutto il tifo con cui idealmente mi stavate spingendo. Ringrazio le persone che ci hanno tifato, sostenuto, incoraggiato. Ringrazio chi e' accorso sulla strada per un

 

 

 

In tarda serata l’atleta è stato squalificato dall’organizzazione senza possibilità alcuna di replica, ne tantomeno di ricorso utilizzando l’articolo del regolamento (capitolo 2.3 – punto 7) che determina la squalifica immediata in caso venga lesa l’immagine dell’organizzazione del Tortour Switzerland e/o di altri team e atleti. Durante la premiazione, il team aveva manifestato in modo assolutamente corretto il proprio dissenso, in quanto l’organizzazione aveva presentato come vincitore il secondo classificato, anzichè Omar Di Felice, reo di aver ricevuto una penalità di 15 minuti mai notificata ufficialmente al team stesso. Dopo il ricorso, presentato nei termini di regolamento, questa penalità è stata annullata per mancanza di prove. Nella stessa mail che confermava la cancellazione della penalita’, l’organizzazione squalificava Omar di Felice dall’ordine di arrivo in quanto il suo team aveva manifestato civilmente, dopo 36 ore di gara sotto la pioggia e la neve, il proprio disappunto a quella che consideravano e considerano un’ingiustizia.


Foto: Nel racconto del mio Tortour non troverete la storia dei miei avversari, nè stupide ripicche o peccati veniali che possono aver messo in scena. E' stata una battaglia stupenda, più unica che rara, con 3 atleti ancora insieme a 70 dall'arrivo, e 2 a giocarsi la vittoria sull'ultimo strappo di 1 chilometro! Nel racconto del mio Tortour troverete solamente la storia di come ho vinto sul campo questa corsa. Delle 3 notti, nell'ultimo mese, in cui ho sognato di riuscirci. Dei sacrifici che abbiamo fatto, di quel ritiro monacale sul Monte Bianco e del Rifugio del Fennec. Della vigilia, con le paure da controllare a bada e al tempo stesso l'impazienza di partire. Dei miei ragazzi e della voglia di non deluderli. Di quei primi 180 km piatti, stringendo i denti per rimanere sul treno buono. Dell'Engadina e di quella lunghissima fuga solitaria verso la vittoria. Della neve, della pioggia e dell'interminabile notte di Aigle, seduto in ammiraglia vicino a Fabio Vedana, quando forse nessuno di noi due pensava che la rimonta fosse davvero possibile. E poi la magia dell'alba, quell'ora di distacco rosicchiata, minuto dopo minuto, chilometro dopo chilometro. Le ultime 3 salite in apnea, il ricongiungimento ed infine quell'ultimo chilometro con le lacrime agli occhi. La tua voce nell'orecchio, Sara De Simoni, e quelle parole che, ogni volta che me le ripeto, mi fanno venire la pelle d'oca come quel giorno. Le braccia al cielo, quel dito ad indicare Marco Sias con il sorriso che più sorriso non si può

Omar si complimenta con Marko Baloh, Severin Zotter ed i loro teams per la stupenda sfida durante tutto il percorso che ci ha visti fianco a fianco sino ad 80 km dalla fine (cosa mai vista nell’Ultracycling); e ringrazia gli sponsor che lo seguono e supportano cosi come tutti i tifosi che lo hanno incitato durante tutto il percorso e dopo. Omar congratula anche tutti i finisher dell’evento che si e’ corso in proibitive condizioni climatiche. Nello sport esistono dei valori fondamentali che il nostro team persegue da sempre e per cui e’ riconosciuto nell’ambiente.

Si allega mail ufficiale di notifica dell’accettazione del ricorso e contestuale squalifica al link https://dl.dropboxusercontent.com/u/51810668/Jury_Entscheid_Rekurs%20Omar%20Di%20Felice_2014.pdf