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Aggiornamento:11:59:22

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La Gran Fondo Maremonti alla scoperta del Monte dell'Ascensione

La Gran Fondo Maremonti va controcorrente. In un momento in cui molte “maratone” chiudono i battenti a San Benedetto del Tronto decidono di affrontare la sfida di una nuova avventura, fondendo la grande cultura turistica e la passione per il ciclismo. Da queste parti il ciclismo ha una lunga e prestigiosa tradizione, da oltre 40 anni la Riviera delle Palme è sinonimo di Tirreno Adriatico. E grazie alla “Corsa dei due Mari” molti corridori hanno scoperto e si sono innamorati di queste strade, della grande varietà di percorsi che le valli e le colline offrono a chi pedala, per professione o per diletto. Così capita spesso di vedere corridori, soprattutto stranieri, allenarsi sulle strade che, dalla costa, si inoltrano verso i monti del Piceno, le stesse strade percorse dalla Gran Fondo Maremonti il 25 aprile.

Il percorso è tecnicamente molto accattivante, caratterizzato da continui saliscendi su strade panoramiche. Dopo l’avvio sul lunghissimo lungomare, fino a Porto d’Ascoli, ci si arrampica verso Acquaviva, una salita di media difficoltà che consente al gruppo di “scremarsi” ed evitare i rischi di cadute. Il percorso verso l’entroterra viaggia sui crinali delle colline. Le salite, tortuose, non sono impossibili e non richiedono rapporti particolari per scalarle. Le discese sono l’ideale per chi ama “buttarsi” pennellando le curve.

I due percorsi sono praticamente sovrapposti: i partecipanti pedalano sulle stesse strade per i primi 50 chilometri e negli ultimi 45. Da segnalare la suggestiva scalata del Monte dell’Ascensione, su strade ancora poco conosciute dal grande pubblico della bici. Il lungo misura 131 chilometri, la vetta è posta ai 743 metri del bivio di Castel San Pietro. Il corto è di 100 chilometri e arriva fino a Rotella, passando per Offida (sede dei Mondiali juniores 2010 e degli Europei 2011) poi torna indietro passando per Montedinove e Montalto, che con i suoi 500 metri costituisce la “Cima Coppi” del percorso breve. Finale in pianura, per riprendere fiato in vista dello sprint.

La manifestazione è stata pensata soprattutto come veicolo promozionale del territorio, per questo motivo in primo piano c’è l’accoglienza e la soddisfazione dei partecipanti, e non solo dal punto di vista sportivo. Tutti i Comuni attraversati dalla Maremonti partecipano attivamente all’organizzazione, curata dal Pedale Rossoblù. Così, oltre ai consueti ristori, ogni paese offre un buffet con le proprie specialità. In questo modo la Gran Fondo diventa un viaggio nella storia medievale, fra borghi e castelli, condito dalle specialità enogastronomiche della zona.

Il Pasta Party è per palati fini, a base di pesce, con mezze maniche allo scoglio e frittura. Ma in cima alla lista delle priorità c’è la sicurezza dei partecipanti. Un’esigenza che arriva dall’esperienza degli organizzatori, tutti appassionati ciclisti e animatori di una società che “alleva” corridori, dai Giovanissimi agli Juniores. La Gran Fondo Maremonti fa parte di Marche in Bici, il Circuito che ha deciso di puntare il suo impegno soprattutto sull’offerta di un alto standard organizzativo e su una calorosa accoglienza, tipica di una regione con una innata vocazione turistica, pronta a soddisfare le esigenze delle diverse tipologie di partecipanti, e dei familiari al seguito.

La “Pasquetta” sambenedettese offre anche l’occasione per godersi l’anteprima della stagione balneare sulla spiaggia già pronta per accogliere i turisti. Molti ciclisti, infatti, approfitteranno del lungo week end pasquale (tante le iscrizioni arrivate da fuori regione) per una breve vacanza nella Riviera delle Palme. Così, mentre i corridori faticheranno sulle strade che si arrampicano sulle colline dell’entroterra, i loro familiari potranno godersi l’anteprima della stagione balneare sulla spiaggia già pronta per accogliere i turisti.