Ven05172024

Aggiornamento:09:53:11

Back Strada Dopo 365 giorni torna alla vittoria il re dei velocisti Anselmo Ours. Franco D’Apollo regola i compagni di fuga

Dopo 365 giorni torna alla vittoria il re dei velocisti Anselmo Ours. Franco D’Apollo regola i compagni di fuga

Racconigi (Cn) – Il giorno della Festa della Repubblica ritorniamo sempre a Racconigi per la classica corsa ciclistica amatoriale denominata appunto Trofeo della Repubblica. Il percorso è quello che una volta l’anno, in questa storica data, ci concede di arrivare lungo il viale alberato che conduce alla Reggia, come facevano un tempo le delegazioni che si recavano per fare visita ai sovrani ospitati nel Castello.

 

E’ un arrivo suggestivo! Incanta ancora adesso che siamo abituati a tutto. Anche la gente di Racconigi accorre per vedere questo manipolo di corridori appassionati che lotta per uscire in prima posizione dall’ombra del viale con le braccia al cielo. Il transito nel centro cittadino, rigorosamente controllato dai Vigili Urbani e dalle Scorte Tecniche, prosegue fino ad intercettare la nuova circonvallazione di Racconigi, percorsa la quale si torna ad imboccare il viale per una tornata successiva. I giri da pedalare sono 5, per un totale di 75 chilometri da fare a tutta. L’organizzazione è come sempre curata, in ogni dettaglio, dall’ASD Racconigi Cicli MC Groppo. In questi giorni le condizioni atmosferiche non sono state favorevoli ma questa mattina, dopo che ha piovuto tutta la notte, finalmente esce un raggio di tiepido sole e, nonostante inopportune concomitanze nei dintorni, ben 103 concorrenti si presentano all’iscrizione della corsa che sarà divisa in due partenze, la prima fino a 43 anni e la seconda dai 44 in su. Dopo il raduno dei corridori nella piazza del Castello, con le cicogne appollaiate sui tetti che guardano incuriosite l’insolita massa di colori, partono, naturalmente per primi, i 51 più giovani, seguiti a poco dagli altri. L’avvio è come sempre veloce e, al primo passaggio sotto l’arco blu del traguardo, transita una fuga con 6 elementi, tra i quali vediamo Ferracin, Luca Carlini, Sergio Fissore, Mauro Porro e Turco. Il gruppo, tirato da Ferri, Elli, Gentile e Gandino, insegue a 25”. Ai fuggitivi si agganciano successivamente, Crivello, Brustolon e Barra ma proprio nel transito successivo sul traguardo, il plotone torna compatto. Evadono ancora, Barra, Dusini, Magnaldi, Arroume, D’Apollo, Ferri, Luca Carlini, Airaldi, Turco, Chiapparelli, Burzio e Martino e questa volta la fuga va. Il vantaggio aumenta fino a superare il minuto, qualcuno si stacca e, nel viale alberato, dopo che Barra aveva provato l’uscita solitaria, si presentano in undici a disputare la volata.

Prova Ferri a partire da lontano, ma gli altri si riportano sotto. Ai 400 metri scatta Turco, ma Burzio ricuce tutto. Ai 250 metri D’Apollo passa in testa con Mattia Magnaldi che gli si porta a ruota e cerca di rimontare, ma ormai il Castello di Racconigi è lì e sorride alla vittoria di Franco D’Apollo, che interrompe con questa bella affermazione, un periodo di lunga astinenza, alla media di 43,262 km/h. A 1’10” arriva solitario Brustolon. Subito dopo, Nervo, Bonello, Fissore, Domenino e Monge precedono Bernardon che, dopo essersi fatto un giro in solitaria, arriva a 3’10” e precede lo sprint di tutto il gruppo, dove Ternavasio piazza la sua ruota davanti a quelle di Michielon, Moschini, Chiusan, Ubertis, Borgna, Milano e Simone Calcagno, bravissimo debuttante all’esordio alle nostre corse. I 52 over 44 partono più tranquilli, nel senso che al primo passaggio sono ancora tutti insieme e il gruppo transita tirato da Bertolini, Bria, Marletta, Panepinto e Luciano Canino. Nella seconda tornata le cose cambiano. Un gruppetto di corridori che diventa sempre più nutrito, prende decisamente il largo.

Tra essi individuiamo, Bausardo, Ours, Carena, Capellino, Rosario e Luciano Canino, Calcagno, Quadrelli, Vitellaro e Fariano. Quando mancano due giri al termine il vantaggio dei fuggitivi si aggira attorno al minuto sul plotone, ancora tirato da Bertolini, Panepinto e Daniele. Non succede più niente di rilevante fino ai meno 7 quando Rosario Canino prova ad andare via. Lo raggiunge Ours e i due proseguono in accordo fino all’ingresso del lunghissimo viale d’arrivo. Alle loro spalle s’è mosso anche Capellino che si avvicina ai due che si studiano per la volata. Quando li raggiunge, Capellino prova a partire, ma l’estenuante inseguimento non gli consente la massima velocità. Ai 300 metri Canino e Ours partono affiancati in un avvincente testa a testa che il potente sprinter della Speed Wheel vince quasi di misura, riaffermandosi su questo stesso traguardo dopo 365 giorni di digiuno dalla vittoria. Buon terzo anche Capellino, a ruota dei primi. A 30”, il vercellese Quadrelli, supera Bausardo, Luciano Canino, Carena, Fariano e Vitellaro, nella volata per il quarto posto, mentre a 1’30” il gentleman Cacioppo arriva davanti ad Alparone (2° gentleman), Viviano, Zattarin, Alberici, Marletta e Chiesa, rispettivamente 1°, 2° e 3° sgA, nello sprint del gruppo. Poco più indietro, l’sgB Guido Lupo, 1° e unico nella sua categoria. Alta la media della corsa: 43,055 km/h. I concorrenti fanno ritorno al Bar Mario dove le classifiche sono presto esposte e la premiazione per vincitori delle due corse che, oltre ai fiori, si portano a casa una coppia di ruote Miche, può avere luogo.

 

 

Fonte: Valerio Zuliani

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