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Nasce la Granfondo Vigneti d'Oltrepo Marathon

BRONI (PV), 13 novembre 2011 - L'unione fa la forza. Un detto che si sposa alla perfezione con la filosofia della 1^ Granfondo Vigneti d'Oltrepo Marathon, che si terrà a Broni (PV), il prossimo 2 giugno, Festa della Repubblica.

 

 

La nuova manifestazione nasce dall'unione di due realtà già ben consolidate nel territorio da alcuni anni: la “Gran Tour dei Vigneti” (3 edizioni con oltre 1000 partenti) e la “Granfondo dell’Oltrepo Pavese e della Val Tidone” (8 edizioni con oltre 1000 partenti), organizzate rispettivamente dal Team Bike Oltrepo e il Pedale Bronese.

Una manifestazione che nasce con l’intento di superare, per numeri e prestigio, entrambe le manifestazioni: “papà” Granfondo e “mamma” Grantour, che daranno vita così a una creatura nuova, capace sia di dar valore al territorio oltrepadano, sia di diventare un punto di riferimento nel calendario ciclistico dal 2011 in poi.
Saranno tre i percorsi che i ciclisti potranno affrontare.

Il primo, la Granfondo vera e propria, si sviluppa su 150 km di colline con un dislivello di 2300 metri: è pensato per i puristi delle corse ciclistiche, quelli che vogliono vivere fino in fondo le emozioni e la fatica di un grande appuntamento.
Presente anche la Mediofondo , di 100 km con 1300 metri di dislivello: meno impegnativa, ma che richiede comunque tenacia e preparazione atletica di buon livello. In questa edizione, sarà presente un terzo percorso dedicato specificamente ai cicloturisti, con un percorso di 65 km e 900 metri di dislivello positivo. Tutte e tre le versioni si snoderanno su percorsi collinari, tra vigneti e piccoli paesi, spaziando dalla Valtidone alla Valversa e dalla Vallescuropasso fino alla Valle Staffora, col suggestivo passaggio a Varzi e la maestosa bellezza della salita al Monte Penice.

La manifestazione sarà valida quale prova del Campionato Italiano Udace e della Coppa Lombardia.
Info e aggiornamenti in tempo reale su www.pedalebronese.org, www.teambikeoltrepo.it e sul nuovo sito www.vignetidoltrepomarathon.it , che sarà messo online entro pochi giorni.

L'intento di Giuseppe Gazzola (presidente Pedale Bronese) e Giancarlo Versiglia (presidente Team Bike Oltrepò)

L'unione fa la forza. Non è soltanto un modo di dire, è una filosofia di vita: lo sanno bene i gregari del ciclismo, quelli che continuano a pedalare per far vincere il campione, il capitano. Lo sanno anche meglio i cicloamatori: quelli che mettono il proprio impegno, la propria passione e la propria fatica a disposizione del piacere puro, della condivisione con altri amanti delle due ruote. Le granfondo ciclistiche sono gare così, gare di riunione, di amicizia e anche di combattività espressa nell'arrivare al traguardo con tutta la propria squadra. Gare che, spesso, si snodano tra paesaggi naturali splendidi. Così, in Oltrepo Pavese, terra di vigneti, salumi e salite, due società sportive Udace, il Pedale Bronese e la Team Bike Oltrepo, hanno deciso di unire i propri sforzi per fondere due “classiche” delle due ruote.

Dalla Granfondo e Mediofondo dell'Oltrepo Pavese e della Valtidone (8 edizioni, più di 1000 partecipanti) e dal Grantour dei Vigneti (3 edizioni, oltre 1000 in gara) nascerà nel 2011 la

VIGNETI D’OLTREPO MARATHON”.

Una manifestazione che nasce con l’intento di superare, per numeri e prestigio, entrambe le manifestazioni: “papà” Granfondo e “mamma” Grantour daranno vita così a una creatura nuova, capace sia di dar valore al territorio oltrepadano, sia di diventare un punto di riferimento nel calendario ciclistico dal 2011 in poi. Dall'esperienza accumulata nelle passate edizioni di Granfondo e Grantour, le società si pongono come obiettivo la creazione di qualcosa di unico: il territorio, con le sue colline, è il luogo ideale per mettersi alla prova su salite e discese spettacolari. Ma è anche il posto ideale per gustare ospitalità e buon cibo: se possibile, i momenti conviviali, dal Pasta party ai cesti e ai premi per le prime 20 società più numerose, per i primi tre assoluti uomini e donne e per i primi 5 di ognuna delle 8 categorie in gara, di Granfondo e Mediofondo, saranno ancora più ricchi. Massima attenzione, come da tradizione, sarà data all'aspetto viabilità e sicurezza: un servizio di assistenza dedicato seguirà tutto lo svolgimento della manifestazione, garantita da un presidio dell'organizzazione per ciascun incrocio stradale attraversato.

Descrizione esatta della manifestazione: Gran Fondo Vigneti d’Oltrepo Marathon

Numero dell'edizione: 1^

Località: Broni (PV)

Data di svolgimento: 2 giugno 2011

Ora di partenza: 10.00

Ente di affiliazione: UDACE

Circuiti di appartenenza: Coppa Lombardia e Campionato Italiano GF e MF UDACE

 

Lunghezza dei percorsi (indicare se agonisti, cicloturistici o gourmet):

granfondo agonistica : 147km

mediofondo agonistica : 98.5km

fondo cicloturistica : 68.5km

 

Dislivello percorsi:

granfondo: 2300m

mediofondo: 1300m

fondo: 850m

 

Salite principali (indicare località, lunghezza, dislivello, pendenza media e massima, percorso nel quale si incontra):

 

GRANFONDO

 

LUNGHEZZA

DISLIVELLO

PENDENZA MEDIA

PENDENZA MAX

Cerchiara

2,8 km

180 m

6.4%

9%

Torrone

2,7 km

145 m

5.4%

11%

Crosignano

5,3 km

120 m

2.3%

12%

Corano

8,6 km

230 m

1.5%

12%

Diga Molato

1 km

40 m

4.0%

8%

Zavattarello

2,7 km

140 m

5.2%

9%

Pietragavina

4,2 km

210 m

5.0%

7%

Tre Passi

8,7 km

590 m

6.6%

15%

Passo Carmine

4,5 km

220 m

4.9%

9%

Pometo

1,1 km

30 m

2.7%

7%

 

 

 

 

 

MEDIO FONDO

 

LUNGHEZZA

DISLIVELLO

PENDENZA MEDIA

PENDENZA MAX

Cerchiara

2,8 km

180 m

6.4%

9%

Torrone

2,7 km

145 m

5.4%

11%

Crosignano

5,3 km

120 m

2.3%

12%

Corano

8,6 km

230 m

1.5%

12%

Diga Molato

1 km

40 m

4.0%

8%

Passo Carmine

4,5 km

220 m

4.9%

9%

Pometo

1,1 km

30 m

2.7%

7%

 

 

 

 

 

 

PICCOLA FONDO CICLOTURISTICA

 

LUNGHEZZA

DISLIVELLO

PENDENZA MEDIA

PENDENZA MAX

Cerchiara 1

2,8 km

180 m

6.4%

9%

Torrone

2,7 km

145 m

5.4%

11%

Vicobarone

8,1 km

220 m

2.7%

12%

Cerchiara 2

6,2 km

200 m

3.2%

9%

 

Punti panoramici (località): Loc. Torrone – Corano – Passo Carmine – Pietragavina – Tre Passi – Pometo

Ristori (numero e posizione): Creta o Rovescala, Corano, Zavattarello, Tre Passi, Passo Carmine (Gran Fondo 5, Medio Fondo 3, Piccola Fondo 1)

Organizzazione (dati dell'ASD che organizza):

A.S.D. Team Bike Oltrepo, in collaborazione con S.C. Pedale Bronese

Giancarlo: cell. 3357817421

Massimo: cell. 3483630504

Matteo: cell. 3487803549

Giuseppe: cell. 3498384690

Sito WEB: www.vignetidoltrepomarathon.it (in fase di realizzazione)

Indirizzo email: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. (in fase di realizzazione),  Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Quote di iscrizione (con eventuali finestre):

€ 25,00 dal 1 gennaio al 28 febbraio 2011;

€ 30,00 dal 1 marzo al 28 maggio 2011.

€ 15,00 per i cicloturisti con obbligo di partecipare al percorso corto di km 68,5 e possedere il chip.

Per gli atleti diversamente abili l'iscrizione è gratuita.

Modalità di iscrizione (per la singola prova):

versamento su Conto Corrente Postale n. 85415446 intestato a TEAM BIKE OLTREPO Via 4 Novembre, Bressana Bottarone (PV);

versamento su conto Corrente Bancario  IT50P0504856400000000001700 intestato a TEAM BIKE OLTREPO Via 4 Novembre, Bressana Bottarone (PV)

on line con carta di credito sul sito www.vignetidoltrepomarathon.it o www.championchip.it

Le iscrizioni devono tassativamente pervenire entro venerdì 28 maggio 2010 tramite:

Fax: 0521.334092

Posta ordinaria: ChampionChip - Via F. Paciotto - 43100 Alberi di Vigatto (PR)

E-mail: all’indirizzo Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

 

Servizi offerti: percorso segnalato, ristori, pasta party, docce con bus navetta.

Pacco gara (contenuto): in definizione

Eventi collaterali: in definizione

Perchè un ciclista deve partecipare a questa granfondo?

Per assaporare il fascino delle meravigliose colline dell’Oltrepò Pavese, dove i vigneti della Bonarda e del Pinot, tengono compagnia ai ciclisti. Una gioiosa giornata di festa all’insegna dello sport, della fatica e del divertimento. Senza dimenticare la possibilità di raccogliere dei punti, per sé e per la propria squadra, per le classifiche della Coppa Lombardia e del Campionato Udace di Mediofondo e Granfondo.

 

Novità rispetto all'edizione precedente:

Unione di due Granfondo già presenti in Oltrepò Pavese: la “Gran Tour dei Vigneti” (3 edizioni) e la “Granfondo dell’Oltrepo Pavese e della Val Tidone” (8 edizioni), grazie alla volontà dei due gruppi ciclistici , rispettivamente il Team Bike Oltrepo e il Pedale Bronese, di unire i propri sforzi

Nuovi percorsi.

 

Vincitori precedente edizione (uomini e donne dei vari percorsi): prima edizione

 

GRIGLIE:

1a griglia – Griglia di merito UDACE, donne, meriti acquisiti nel 2010.

2a griglia – Iscritti Coppa Lombardia dal 01-11-10 al 30-11-10

3a griglia – Iscritti Coppa Lombardia dal 01/12/10 al 31/12/10

4a griglia – Iscritti Coppa Lombardia dal 01/01/11 al 31/01/11

5a griglia – In ordine di iscrizione

Broni è un comune di 9.496 (4.495 m; 5001 f) abitanti della provincia di Pavia, nell'Oltrepò Pavese. Si trova ai piedi delle colline, sulla ex statale Padana Inferiore, presso lo sbocco in pianura della valle Scuropasso, e all'inizio della sua infrastruttura.

Sul sito dell'odierna Broni si trovava probabilmente la località romana, citata in due itineraria come Comillomagus, o Cameliomagus, trascrizioni trascurate di un probabile originario Camillomagus; anche se è da taluni identificata con Redavalle, luogo di notevoli ritrovamenti d'epoca romana, le distanze indicate dai suddetti itineraria maggiormente si confanno a Broni. Potrebbe non esserci continuità tra Camillomagus e Broni, che sorse nell'alto medioevo. Anche se la prima citazione (da un placito piacentino dell'859 in cui intervenne un certo Teopertus de Breonis) non sembra proprio potersi riferire a Broni, e anche se la supposta appartenenza al comitato dell'Aucia appare inverosimile (trovandosi questo tra Piacenza e Parma), è indubbio che Broni appaia attorno al 1000 come un luogo di una certa importanza, dotato di una vasta pieve appartenente alla diocesi di Piacenza, e sede nel 1047 di un placito presieduto dal giudice imperiale Rainaldo. Nel 1164 è citato nel diploma con cui l'imperatore Federico I poneva l'Oltrepò sotto la giurisdizione pavese. Fu quindi sede di una podesteria o squadra, che si estendeva su molti dei paesi circostanti, nucleo del futuro feudo. Con Pavia tenne la parte ghibellina, cosicché la lega delle città guelfe la diede alle fiamme nel 1216. Un'altra distruzione avvenne nel 1372, a opera di Giovanni Acuto. Nel 1249 giunse a Broni, diretto a Santiago de Compostela, il giovane principe Contardo d'Este; ammalatosi gravemente, morì a Broni, dove è tutt'ora sepolto e dove ben presto, anche in seguito ad alcuni prodigi (la leggenda narra che, al momento della sua morte, le campane delle chiese si misero a suonare da sole ed attorno al suo corpo si accesero splendenti fiammelle), si creò una intensa devozione verso la sua figura, tanto da farne il santo patrono cittadino.

Indubbiamente Broni fu uno dei capisaldi della potenza pavese, e nel 1290 cadde sotto la diretta signoria della famiglia che aveva allora il predominio in città, i Beccaria. Probabilmente la signoria su Broni finì per essere spartita tra alcune delle linee in cui questa casata si era suddivisa, e ciò rende abbastanza difficile ricostruire esattamente la storia del feudo, che è comunque assai complessa. Nel 1406 questo feudo, che già era molto esteso, comprendendo Casanova Lonati, Barbianello, parte di San Cipriano Po, Redavalle e forse altri luoghi verso la collina, fu ulteriormente accresciuto quando gli intrighi dei Beccaria fecero sì che (nel 1406) venissero confiscati e dati a loro i grandi feudi dei Sannazzaro, signori della valle Scuropasso; così al feudo bronese si unirono temporaneamente anche luoghi come Cigognola e Pietra de' Giorgi. Già nel 1415 però, essendo coinvolti alcuni dei Beccaria nella congiura contro il duca di Milano, Filippo Maria Visconti, costui confiscò a costoro metà del feudo di Broni, dandolo alla famiglia del giovane che aveva rivelato la congiura, Giorgi Aicardi. Questa parte del feudo comprendeva in particolare Cigognola; Giorgio e il fratello Alessandro furono nominati Conti di Broni, e assunsero il cognome Visconti Scaramuzza (da Alessandro discese la linea bronese). Tuttavia nel 1466 i redditi dell'intero feudo di Broni furono assegnati a Giovanni Bolognini Attendolo, da cui passarono ad altri (Manfredi, Trotti) e furono infine (attorno al 1530) acquistati da Carlo Visconti Scaramuzza, nipote di Alessandro. Poco dopo, nel 1536, morì Pietro Beccaria, l'ultimo discendente del ramo della famiglia che aveva mantenuto l'altra metà del feudo di Broni: essa fu allora acquistata da Pietro Paolo Arrigoni di Milano, che successivamente rilevò dai Visconti Scaramuzza le loro quote del feudo di Broni: da allora essi restarono solo nominalmente conti di Broni (di fatto erano solo signori di Cigognola), mentre feudatari effettivi erano gli Arrigoni (con il titolo anch'essi di Conti di Broni dal 1708); e tali rimasero fino all'abolizione del feudalesimo nel 1797, anche se la loro signoria fu resa difficile da liti tra le varie linee in cui si era divisa la famiglia. Dobbiamo notare che gli Arrigoni, benché feudatari di Broni, non erano grandi possidenti nel comune: massimi proprietari erano invece i Mandelli, feudatari di San Damiano al Colle, mentre nel vicino comune di Vescovera (oggi frazione di Broni) i Gambarana, feudatari di Montesegale, possedevano praticamente l'intero territorio. In questo periodo Broni continuò a essere un centro importante (all'inizio del XIX secolo contava circa 2700 abitanti), e sotto i Savoia (che avevano annesso l'Oltrepò nel 1743) fu sede (insieme a Voghera e a Varzi) di uno dei tre cantoni giudiziari in cui l'Oltrepò era stato diviso

La gastronomia bronese

Broni è una cittadina pedecollinare ricca di tradizioni culturali ed enogastronomiche tipiche della zona oltrepadana. I prodotti che ci hanno accompagnato sin dall'infanzia e che ritroviamo ancora sulle nostre tavole si possono sinteticamente cosi riassumere:

 

- I «brasadei»:

ciambelle molto secche confezionate come ghirlande ed infilate con un semplice spago bianco.

 

- I «grissini dolci di Broni»:

ricetta tipicamente bronese dal sapore antico; sin dai tempi dei nostri nonni esistevano questi dolci proposti da un artigiano fornaio del posto che aveva saputo unire all'impasto di base dei grissini quel tocco magico che li aveva resi famosi in tutto l'Oltrepo.

 

- I «michei di mort»:

prodotto molto povero della nostra tradizione contadina; confezionati sullo stile di focaccine dolci, basse di spessore, dall'impasto friabile e dal sapore unico dato dall'unione della farina bianca (di grano) e di quella gialla (di granturco).

 

-  La torta «preferita»:

dolce dal sapore unico e magistralmente confezionato in un cuore di pasta margherita e marmellata, imprigionato da una pastasfoglia croccante.

 

-  La torta «Torta San Contardo»:

ottenuta addolcendo il Pane di San Contardo.

 

-  I «marubei»:

frittelle cucinate nella ricorrenza di S. Giuseppe, a base di farina, uova, acqua e lievito, fritte in olio bollente.

 

-  La «chisoeula coi graton»:

focaccia impastata con i ciccioli di maiale.

 

-  La «schita»:

impasto di acqua e farina diluita in modo da ottenere una deliziosa pastella da cuocere stendendone piccole quantità in olio bollente, servita dolce (con zucchero) o salata (con sale).

 

I primi ed i secondi piatti bronesi sono ispirati alla tradizionale cucina oltrepadana; essi sono di origini molto povere, furono successivamente modificati per adattarli alle esigenze dell'alimentazione dei nostri giorni. Alcuni di questi sono:

- La minestra di riso e piselli e/o con verze.

- I risotti cucinati in diversi modi, come ad esempio: con i funghi, con i fegatini, con i peperoni (ottimi quelli coltivati nella campagne della vicina città di Voghera) ecc.

- La polenta.

- I ravioli di carne.

Tra i secondi piatti primeggiano i bolliti misti, il cui profumo ci ricorda I'aia dei cortili dove svolazzavano polli, galline, anatre, oche, gustosamente lessati e proposti sulle tavole accompagnati dai nostri altrettanti deliziosi vini, prodotti dalle uve delle soleggiate colline che circondano Broni.