Mar05142024

Aggiornamento:07:18:25

Back Strada Gf del Tartufo: un tuffo in un territorio indimenticabile

Gf del Tartufo: un tuffo in un territorio indimenticabile

Acqualagna (Pu) – Manca poco più di un mese alla 1^ Granfondo del Tartufo, prova unica di Campionato italiano Granfondo e Fondo Fci e prova del circuito Marche in Bici e del circuito Strade e Sapori Marchigiani. La manifestazione, che sarà organizzata il 9 settembre ad Acqualagna dal Team Fausto Coppi Fermignano, sarà un vero e proprio tuffo in un territorio ricco di bellezze e di eccellenze che senza dubbio soddisferanno i partecipanti, lasciando loro un ricordo indimenticabile.

La Gola del Furlo

 

La partenza sarà da Acqualagna, uno dei maggiori centri italiani per il commercio dei tartufi: dal pregiato bianco di Acqualagna al nero di Norcia, al bianchetto e allo scorzone. Questa località si trova nei pressi della magnifica gola del Furlo. In paese si trova l’antica chiesa parrocchiale dedicata a Santa Lucia, che nel corso del tempo ha subito numerose modifiche e restauri. Poco oltre la località Furlo si trova il santuario mariano del Pelingo, che contiene un affresco della Madonna col Bambino. Ci sono poi i resti dell’antica abbazia di San Vincenzo al Furlo (VIII secolo), che conserva una delle due primitive navate, una cripta con antichi capitelli e un altare del secolo IX. Vi sono anche resti di affreschi medioevali. Nei pressi della chiesa si trova un piccolo ponte romano. C’è poi la località di  Villa di Colombara, dove scavi archeologici hanno portato alla luce i resti di un’antica fattoria romana del II secolo a.C., conservati nell’Antiquarium Pitinum Mergens di Acqualagna. E non va dimenticato il castello di Pietralata, che, risalente all’XI secolo, si trova sul versante meridionale dell’omonimo monte.

Dopo la partenza ufficiosa alle 8,30, gli agonisti affronteranno circa 4 chilometri turistici fino a prima di Smirra di Cagli, dove sarà dato il via ufficiale. Smirra nasce come agglomerato urbano nei pressi della fortificazione bizantina che difendeva l’antico ponte romano sulla via Flaminia che fu distrutto durante la Seconda guerra mondiale. La torre bizantina è invece attualmente inglobata nella Villa Fontalba (stile neogotico).

Nel corso delle successive pedalate i partecipanti incontreranno il castello di Frontone, uno dei più chiari esempi di architettura militare dell’XI secolo, e Serra Sant’Abbondio, fondato dal libero Comune di Gubbio nel XIII secolo, che conserva il tipico assetto dell’antico borgo medioevale con due porte d’accesso, ciò che resta delle quattro originarie.

La terza salita di giornata porterà invece al monastero camaldolese di Fonte Avellana, le cui origini  risalgono alla fine del primo millennio. L’abbazia viene citata anche nel Paradiso di Dante. Degno di nota è il suo giardino botanico, aperto al pubblico.

Dopo diversi chilometri, durante i quali i corridori affronteranno la salita del Mandrale e l’ascesa che li porterà al gpm del Catria, si toccheranno Chiaserna e Cantiano, famose per il pane riconosciuto come prodotto tipico nazionale. Cantiano è anche ricca di bellissime chiese e ha un museo ricco di bellezze da visitare.

Dopo la divisione dei percorsi i mediofondisti toccheranno diverse località, tra cui Cagli, antico centro che offre al visitatore molte architetture religiose e civili e diversi musei. Tra le località che saranno invece toccate dai granfondisti ci sono Pianello di Cagli (il cui territorio è ricco di arte, ad esempio l’abbazia di San Pietro Massa, e di bellezze naturali come il Pajaro del Diavolo: un pinnacolo di roccia formatosi grazie all’azione erosiva degli eventi atmosferici) e Piobbico, il cui territorio è disseminato di rocche e castelli parzialmente ridotti in ruderi sulle alture del paese: Eremo di Morimondo, I Muracci e Castello dei Pecorari. Proprio a Piobbico, invece vanno ricordati il Castello dei Brancaleoni e le tante chiese ricche di opere d’arte imperdibili.

Altra località toccata è poi Rocca Leonella con la Chiesa di San Lorenzo, risalente al XIII secolo, e i pochi ruderi del castello.

Insomma, la Granfondo del Tartufo non deluderà di certo chi ama pedalare unendo sport e turismo.

Maggiori informazioni al sito http://www.teamfaustocoppi.com.

P.A. Communication - c.s.