Sab04202024

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Domani a Roma si alza il velo sul 69° Gran Premio della Liberazione

Appuntamento alle ore 11 al Salone Aranciera di Roma. Ospiti l’assessore Pancalli, il presidente Fci Di Rocco e il Ct Cassani, conduce Giorgio Martino. Iniziative gemellate il Trofeo Lazzaretti juniores, gare giovanili e ciclopedalata

 

Anche quest’anno, malgrado le note difficoltà economiche,  la più bella e prestigiosa corsa di Roma detta il “Mondiale di Primavera“ avrà seguito, grazie al costante e assiduo lavoro svolto dal presidente Andrea Novelli e dallo staff societario. Pertanto, il Gran Premio della Liberazione potrà festeggiare la 69^ edizione. La corsa internazionale per under 23 è collegata al 25 aprile, data fondamentale per la democrazia con la liberazione d’Italia dall'oppressione nazista. Il Gran Premio Liberazione, come da tradizione, si svolgerà sul classico circuito di 6 chilometri da ripetere 23 volte attraverso le Terme di Caracalla, Porta Ardeatina, la Piramide Cestia e Porta San Paolo.

Questa edizione della corsa di caratura mondiale sarà completato da una serie eventi ciclistici: il Trofeo Lazzaretti per juniores al mattino, il Gran Premio Primavera Giovanissimi, prova valida per il meeting regionale FCI Lazio, la ciclopedalata non competitiva fino a Tor Vergata, infine il Gran Premio Liberazione, festa dello sport nel sociale.

Al tavolo d’onore, oltre a Eugenio Bomboni, l’assessore allo Sport Roma Capitale Luca Pancalli, il presidente della Fci Renato Di Rocco, il C.T. della nazionale azzurra Davide Cassani. Il giornalista Giorgio Martino sarà il moderatore della presentazione affidata al presidente della Primavera Ciclistica Andrea Novelli.

Il manifesto dell’artista Enrico Benaglia sarà dedicato al compianto Spartaco Rosati, scomparso il 25 luglio 2013, ultimo testimonial del dopoguerra, vincitore del Gran Premio Liberazione dopo quello vinto l’anno precedente dal compagno di squadra Gustavo Guglielmetti.

 

Fonte Giovanni Maialetti www.federciclismo.it