Con la sua 600 multipla, Pasquale ha cresciuto 8 figli e decine di corridori paglietani. A Paglieta il ciclismo è sempre stato il primo sport. Negli Anni sessanta, l’annuale gara per dilettanti era diventata così importante da entrare nelle prove del Trofeo Stadio, il giornale di Bologna fondato da Luigi Chierici. Il quotidiano verdolino, grazie anche a Ermanno Mioli e a Dante Ronchi (coppia irripetibilmente affiatata di giornalisti appassionati di ciclismo) era il giornale di riferimento del ciclismo di quegli anni.
Pasquale fu il primo in Italia - ancor prima di Primo Franchini con la sua Alfa Lum - a far venire a correre in Italia atleti dell’Est, dalla Jugoslavia, per l’esattezza.
A Paglieta, nel 1965, corse in maglia iridata il francese Jacques Botherel. A Paglieta, l’8 settembre 1968, Vittorio Adorni corse, dopo la sua vittoria a Imola, la prima gara in maglia iridata (1° Taccone, 2° Adorni, 3° Motta) e anche lì, se Paglieta ebbe questo privilegio, fu merito di Pasquale che si espose e si spese personalmente affinché Adorni accogliesse l’invito di Franco Mealli, l’inventore di tante corse nel Centro e Sud dell’Italia.
Così, grazie a Mealli - e soprattutto a Pasquale - la Tirreno-Adriatico scoprì Paglieta e fu amore a prima vista: nove arrivi, 3 vittorie di Roger De Vlaeminck, 2 di Moreno Argentin, una di Bitossi per andare a Paolo Bettini (prima vittoria da pro’ in Italia, il bis nel 2004 da campione d’Italia quando la maglia era tricolore) a Oscar Freire, a Vittorio Algeri e allo svizzero Maechler nel 1988, l’anno dopo la vittoria alla Sanremo.
Pasquale Nelli è il ciclismo a Paglieta e oggi la sua città gli darà l’ultimo saluto alle 15 nella chiesa parrocchiale Maria Ss. Assunta: Pasquale si è spento, infatti, all’età di 87 anni.
Alla moglie Liliana e a tutta la famiglia Nelli, le più sentite condoglianze da parte di Ruote Amatoriali
News a firma di Nando Aruffo
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