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Giro d'Italia e Veneto: una storia ultracentenaria

 

 

Sono state presentate oggi, presso la sede della Regione Veneto, le tappe del prossimo Giro d’Italia (9-31 maggio) nel Veneto. Il rapporto tra la “corsa rosa” e la regione, terra di campioni e appassionati, è ultracentenaria e risale al 1912 quando, la prima tappa di quel Giro d’Italia, edizione numero 4, si concluse a Padova con la vittoria di Giovanni Micheletto. Nel Giro del 2015 sono previste due tappe interamente sul territorio mentre una vedrà l’arrivo a Vicenza e una la partenza da Marostica:

Giovedì 21 maggio – Imola – Vicenza km 190 (arrivo in salita)

Tappa dalle due identità. I primi 130 km sono perfettamente piatti per attraversare la Pianura Padana e quindi affrontare i Colli Euganei (Castelnuovo) e i Monti Berici dove la salita di Crosara da Mossano con i suoi 1500 m tra il 12 e il 15% (max 18%) e la salita di Fimon-Perarolo porteranno gruppetti selezionati all'ascesa finale del Santuario di Monte Berico anch’esso al termine di una salita di poco più di 1 km con punte del 10%.

Come un’ideale “Classicissima” di tre settimane (si parte da Sanremo e si arriva a Milano) la Corsa Rosa ha nel percorso una sua narrativa socio culturale, storica e sportiva.

Venerdì 22 maggio – Montecchio Maggiore – Jesolo km 153 (per velocisti)

Tappa assolutamente per velocisti. Breve, veloce, interamente pianeggiante fino al finale dove la volata di gruppo è praticamente una certezza.

Sabato 23 maggio – Treviso – Valdobbiadene km 59,2 (cronometro individuale)

Cronometro divisa nettamente in due parti: la prima di poco più di 30 km perfettamente pianeggiante e la seconda quasi altrettanto lunga caratterizzata da salite e discese a volte anche impegnative (la prima dopo Conegliano è valida come GPM). Un esercizio contro il tempo dalla distanza inusuale che costringerà a valutare bene la gestione delle energie.

Domenica 24 maggio – Marostica – Madonna di Campiglio km 165 (arrivo in salita)

Partenza dalla città degli Scacchi e corsa che rimarrà in Veneto per 50 chilometri fino a Lastebasse. Tappa di montagna dove si affrontano quasi 4000 metri di dislivello concentrati in tre salite: la Fricca nella prima parte e Passo Daone (max 14%) e Madonna di Campiglio nella seconda in rapida successione.

 

Alla presentazione sono intervenuti il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia e il Direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni oltre ai referenti dei comitati tappa. Gradito ospite della mattinata il corridore veneto, nativo di Marostica e vincitore di 2 tappe al Giro d’Italia (nel 2013 a Serra San Bruno, nel 2014 in cima al Santuario di Oropa), Enrico Battaglin.

LE DICHIARAZIONI

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Press RCS Sport Ciclismo