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Presentazioni

Vittorie romagnole nella 9^ G.F. Roberto Conti – Città di Lugo - 7^ prova Romagna Challenge

Domenica un bel sole ha accolto i circa 500 ciclisti impegnati nella Gran Fondo Roberto Conti, valida come 7^ prova del Romagna challenge e come prova del campionato nazionale Acsi settore ciclismo Go & Fun.  Non sono proprio molti i concorrenti, però in mezzo c’è la qualità.

Alla partenza si presenta anche Matteo Montaguti dell’Ag2r La Mondiale, alla prima uscita dopo la caduta alla Vuelta Espagna, che solo da pochi giorni ha lasciato da parte le stampelle e annuncia di apprestarsi al rinnovo del contratto con la squadra francese per altri due anni.

Montaguti naturalmente pedala accanto al padrone di casa Roberto Conti, che vanta come professionista una carriera durata ben diciannove anni e con vittorie prestigiose sull’Alpe d’Huez e al Giro della Romagna.

Ma andiamo subito a scoprire i percorsi che spaziano nel faentino e imolese. Nel lungo sono tre le salite da scalare, Monte Frassineto, Faggiola e Mazzolano, ma con in mezzo anche la salita della Margherita salendo da Fontanelice. Nel corto invece sono due,  la Faggiola e Mazzolano.

Pronti via e parte subito lancia in resta il ferrarese Giulio Verlicchi dell’Amplifon. Dopo una decina di chilometri il suo vantaggio sfiora i due minuti. Viene raggiunto a Borgo Tossignano da altri quattro. Al bivio di Fontanelice, alla separazione dei percorsi, i primi ad iniziare il lungo sono Giulio Verlicchi, Roberto Lelli del Torpado Surfing Shop e Fabio Laghi del Mg K Vis Lgl. Hanno un vantaggio di oltre tre minuti, ma alle spalle reagiscono in fretta e  così a  metà salita della Faggiola vengono ripresi da due big,  Luca Celli del Team Jolly Wear Lnc e da Michele Maccanti del Team Lucri. L’unico a tenere il passo dei due è il caparbio Giulio Verlicchi, ma solo per un po’, perché Celli e Maccanti sono più “freschi” e così restano da soli in testa. Alle spalle dei battistrada inseguono in una decina fra i quali c’è anche Tiziano Lombardi del Prestigio Lgl Team, che con un caparbio inseguimento aggancia i due fuggitivi, proprio in vista del Gp della montagna della Faggiola, dove Maccanti  passa per primo. Giunti a questo punto i tre proseguono di comune accordo, ma la corsa è ancora lunga, al traguardo di Lugo mancano una trentina di chilometri. Sul durissimo strappo di Mazzolano, a sorpresa, si stacca Maccanti, lasciando così via libera a Celli e Lombardi. Maccanti molla di colpo mentre i due proseguono nella loro azione e si presentano in viale Bertacchi per contendersi il successo. Ed è l’ex professionista sanmaurese Luca Celli ad avere la meglio, Lombardi secondo si è invece sfilato negli ultimi metri, terzo Maccanti giunto con un ritardo superiore ai quattro minuti, che solo per pochi metri riesce a non fasi soffiare il terzo gradino del podio, quarto l’indomabile Verlicchi, e quinto Magni.

Ordini d’arrivo- Percorso lungo: 1) Luca Celli (Team Jolly Wear Lnc) 142 in 3h 46’ e 40” media 37,780; 2) Tiziano Lombardi (Prestigio Lgl Miche) a 3”, 3) Michele Maccanti (Team Lucri) a 4’ 15”, 4) Giulio Verlicchi (Amplifon Borgopunta) a 4’ 31”, 5) Francesco Magni (Italcons El Campero), 6) Juri Bartolini (Lelli Bike), 7) Mirko Antonioli (Gianluca Faenza Team), 8) Mattia Pinosio (Team Soullimit), 9) Marco Spada (Borello Cycling Team), 10) Giuseppe Corsello (Gianluca Faenza Team) a 4’ 41”.

Arrivano in un folto gruppo le prime due donne. Vince la scaltra Maria Cristina Prati, davanti ad una brillante Veronica Pacini, la terza classificata Manuela Bugli segue ad una manciata di secondi

Donne, percorso lungo: 1) Maria Cristina Prati (Matteoni Frw) in 4h 5’ 43” media 34,920; 2) Veronica Pacini (Cicli Copparo) a 1 secondo, 3) Manuela Bugli Matteoni Frw) a 17”, 4) Patrizia Piancastelli (Scatenati) a 3’24”, 5) Claudia Guatti Zuliani (Caam Corse) a 12’.

Nel percorso corto ad avere la meglio è stato il forlivese Silver Lazzari, che si è imposto nettamente su Ballestri e Bezzi, suoi compagni di fuga negli ultimi chilometri. Lazzari, quest’anno, ha già vinto24 gare su 56 disputate. Nelle altre è arrivato sempre al secondo posto.

Uomini, percorso corto: 1) Silver Lazzari (Pedale Santarcangiolese) km 102 in 2h 39’ 4” media 38,470; 2) Cristiano Andreani (Gianluca Faenza Team), 3) Cristian Ballestri (Tree Team), 4) Gabriele Bezzi (Bike Lugo) a 34”, 5) Devis Cinni (Rock Racing Faenza).

Applausi poi per la lughese Gabriella Emaldi, che ha conquistato il primo posto, mentre la seconda Francesca Bertozzi, ha chiuso con un gap di 4’ e 30”, terza con lo stesso ritardo Silvia Marezzi.

Donne, percorso corto: 1) Gabriella Emaldi (Pedale Bianconero) in 2h 51’ 16” media 35,720; 2) Francesca Bertozzi (Medinox) a 4’ 30”, 3) Silvia Marezzi (Pedale Bianconero), 4) Monica Ceccarelli (Superteam) a 8’ 24”, 5) Silvia Marcozzi (Matteoni Frw).

Conclusione della giornata con il pasta party con maccheroni al ragù, carne, patate, vino e una grande premiazione. Tutto questo presso l’accogliente circolo il Tondo.

 

Bruno Achilli

La Granfondo di Cassino va incontro alla crisi: domenica 29 si corre alla quota di 25 euro!

Gli organizzatori della Gran Fondo di Cassino che si terrà il prossimo 29 settembre per venire incontro alle esigenze economiche di molti cicloamatori hanno  deciso di confermare il costo di € 25,00 per la quota di iscrizione fino alla mattina della partenza, non aumentandola a 30 euro come era previsto.

Kyklos Abruzzo: alla Colnago lo Zar Nikandrov fa 51

Desenzano del Garda - Quando gli appuntamenti contano il capitano non sbaglia mai. E poi la straordinaria squadra nero verde lo sostiene, dominando una manifestazione di caratura internazionale come la Gf Colnago. Lo Zar Dmitry Nikandrov vince la Gf Colnago Desenzano del Garda davanti ad Enrico Magazzini (Maggi 1906) e Igor Zanetti (Strà Iperlando), undicesima vittoria stagionale per lui, cinquantunesima per il sodalizio del presidente Marco Piersante e del team manager Gabriele Marchesani. Manuel Fedele e Alessandro Donati chiudendo al quarto e quinto posto completano il trionfo della corazzata abruzzese. Il plurivincitore del sodalizio Stefano Borgese centra il secondo posto nella Medio Fondo. Un domenica eccezionale per i colori verde nero che continuano a mietere successi e ha raggiunto il vertice assoluto del movimento agonistico amatoriale in compagnia della toscana Velo Club Maggi 1906. Gli uomini del duo Piersante – Marchesani al termine della manifestazione hanno ricevuto anche i complimenti dello scalatore colombiano Rigoberto Uràn Uràn della Sky, vincitore della decima tappa del Giro d’Italia da Cordenons a Jof di Mantasio. La classifica elaborata da MySdam: http://www.sdam.it/events/event/results_26305.do

Trento e il Monte Bondone mondiali. 5 ori per l'Italia

Il tricolore sventola alto sui podi della Finale del Campionato del Mondo Master e Cicloamatori – UWCT Final 2013 oggi di scena a Trento e sul vicino Monte Bondone. Lungo i tracciati Granfondo di 112 km e Mediofondo di 60 km si sono radunati oltre mille ciclisti provenienti da una quarantina di nazioni e gli azzurri si sono portati a casa il titolo nelle categorie granfondo F16-29 con l’aquilana Chiara Ciuffini, M16-29 con il siciliano Giuseppe Di Salvo, M40-44 con Antonio Borrelli e M55-59 con il trentino Silvano Janes, quindi sul percorso mediofondo oro nella M70+ con Nicolò Mu. Alle cinque medaglie più preziose, eguagliate solamente dagli statunitensi, vanno aggiunti i secondi posti granfondo di Benedet (F16-29), D’Ascenzo (M40-44), Nicoletti (M45-49), Vigl (M60-64), e mediofondo con Felici (F45-49), più il bronzo di Lattanzi (M50-54) nel percorso più lungo. Totale 11 medaglie, vale a dire la nazione con il maggior quantitativo.

GIANLUCA SANTILLI: GRANFONDO DI ROMA VUOLE INNOVARE LE GARE AMATORIALI

C’è grande attesa intorno alla seconda edizione della Granfondo Campagnolo Roma. Non solo per il percorso, leggermente rinnovato rispetto alla prima edizione, ma soprattutto perchè dopo la grande risposta degli appassionati (più di 5000 partenti l’anno scorso), ci si aspetta la riconferma anche in termini numerici da parte di quello che è uno dei più importanti eventi del calendario amatoriale.

 

 

Oltre alla granfondo, che come al solito si divide in due percorsi, ci sarà la possibilità per tutti gli amanti della bicicletta di misurarsi con la randonèe notturna o con la “In bici ai Castelli”, percorso turistico non competitivo aperto anche a tutti coloro che utilizzano le biciclette a pedalata assistita. L’evento è quindi molto grande, e l’avvocato Gianluca Santilli, presidente del comitato organizzatore, ne è consapevole. Con lui abbiamo parlato non solo del suo ruolo di numero uno della Granfondo Campagnolo Roma, ma anche del nuovo regolamento che entrerà in vigore dal 2014 per tutti i cicloamatori. Riportiamo di seguito l'intervista che l'avvocato ha rilasciato ai microfoni della trasmissione di Radio Manà Manà Sport "Ultimo Chilometro".

 

Quest’anno gli eventi intorno alla Granfondo Campagnolo Roma sono tantissimi: non solo una pedalata turistica ma anche una randonèe notturna. Come sono nate queste idee? “Tempo fa un mio amico mi chiese cosa avremmo fatto intorno a Granfondo Roma, e io ho risposto che gli avrei risposto via mail, perchè sono veramente tante le iniziative collaterali. Vogliamo fare in modo che sia sempre meno una normale granfondo ma sia sempre di più un grande evento. La randonèe è un bellissimo modo di andare in bicicletta, molto tranquillo e senza punti di riferimento; si svolgerà la notte prima della partenza della granfondo. Per quanto riguarda la ciclopedalata è un’idea che è venuta a me parlando insieme al sindaco Ignazio Marino: lui mi chiedeva se era possibile affrontare più di 100 km con 1600 metri di dislivello e mi sono accorto che questa distanza non è proprio per tutti, noi invece vogliamo aprire la città a tutti coloro che vanno in bici, quindi la logica è quella di far partecipare persone che non fanno la granfondo ma che magari la faranno l’anno prossimo. Chi farà la ciclopedalata avrà una maglia diversa da quella dei granfondisti, i quali scherzando hanno detto che la loro maglia è per romanisti; dato che quella della pedalata sarà azzurra, abbiamo fatto contenti anche i tifosi della Lazio. Ovviamente si scherza, ma è giusto perchè bisogna stemperare l’esasperazione che c’è intorno alle granfondo: da responsabile del settore amatoriale questa cosa mi preoccupa non poco”.

 

A questo proposito durante l’estate si è parlato molto di questo nuovo regolamento per gli amatori, da lei elaborato, che entrerà in vigore dal 2014: tutti coloro che hanno avuto problemi con il doping non potranno più essere tesserati come amatori. Ci può spiegare queste nuove norme? “Partiamo da lontano: io sono appassionato di sport e ho vissuto il ciclismo con diversi ruoli. La norma non l’ho scritta io da solo e non l’ho fatta approvare da solo: è già stata approvata dagli organi della Federciclismo e dalla consulta. Si parte da un concetto molto semplice: in Italia il doping a livello amatoriale è un problema oggettivo, si parla di circa 500 milioni di euro per il giro d’affari. Ogni giorno sui giornali si parla di qualcosa che è speculare e identico al traffico di droga. Questo ha portato a dei veri e propri movimenti professionistici a livello amatoriale (e questa è l’altra faccia del problema), quindi ci sono ex professionisti che entrano nel mondo degli amatori e ci sono amatori che addirittura abbandonano tutto per dare il massimo nelle granfondo. Tutto questo ha fatto sì che in tanti ricorressero al doping per cercare di portare a casa delle vittorie che valgono quello che valgono: a volte si vince una medaglia, a volte un prosciutto, altre volte neanche quello. La norma vuole riportare il ciclismo amatoriale a quello che è il significato originario della parola amatore, il quale non è un esasperato e nemmeno un pazzo che vuole la vittoria a tutti i costi”.

 

Cosa dovranno fare quindi tutti gli amatori che dal 2014 vogliono tesserarsi? “Si chiede a tutti di fare un’autocertificazione (che se dovesse essere falsa è penalmente rilevabile) nella quale si dice che il corridore non ha mai avuto niente a che fare con il doping in senso ampio, quindi inchieste, assunzione di prodotti, spaccio, ecc. Mi auguro che la maggior parte degli amatori non pensino nemmeno a leggere cosa c’è scritto nell’autocertificazione, spero che non abbiano avuto questo tipo di problemi. per chi li ha avuti, invece, lasciamo la possibilità di andare in bicicletta ma non di partecipare alle granfondo”.

 

Non trova sia una norma molto dura? “Sicuramente lo è, ma arriva in un momento in cui si parla di ciclismo amatoriale nella cronaca nera, e credo che questo faccia ribrezzo a tutti coloro che neanche partecipano più alle gare amatoriali. Questa norma poi è collegata al fatto che chi viene dal mondo professionistico deve aspettare un certo periodo per correre tra gli amatori: se un ciclista che fino a ieri ha corso al Giro d’Italia decide di partecipare a Granfondo Roma da agonista chiaramente rompe gli equilibri all’interno della gara. Non è Gianluca Santilli che è il genio della lampada che si è svegliato e ha fatto questa norma: era richiesta dagli organi ed è stato giusto farlo. Vogliamo che le granfondo tornino ad essere un momento per ridere e stare bene insieme agli altri. Durante Granfondo Roma daremo premi più importanti a chi andrà bene nelle cronoscalate: l’agonismo ce lo guardiamo in televisione, ma il mondo dei professionisti è completamente diverso da quello degli amatori. Ci si fa male cercando di raggiungere obiettivi che sono propri dei professionisti”.

 

A questo punto speriamo che Granfondo Roma possa portare innovazione per le altre gare amatoriali, anche perchè il ciclismo “della domenica” continua a godere di ottima salute. “Assolutamente sì, il ciclismo amatoriale gode di ottima salute e mi auguro che Granfondo Roma possa diventare un esempio per tutte le altre manifestazioni dedicate ai cicloamatori. Certo, bisogna anche e soprattutto lavorare sugli standard di sicurezza. Noi abbiamo cercato di lavorare con i comuni tutto l’anno per cercare di gestire il traffico e la cosa che mi ha fatto più piacere è che tutti i comuni del Lazio avrebbero voluto il passaggio della granfondo. In tanti hanno criticato la prima edizione, ma adesso, in questa seconda edizione, crediamo che valga davvero la pena partecipare. Ci saranno anche tantissime belle iniziative per tre giorni al Circo Massimo: ce ne sarà per tutti”.

 

Un'esclusiva di Cyclingtime.it a firma di Carlo Gugliotta