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Francesco Zagaglia presenta ‘Strade’, sabato 4 novembre a Osimo

 

 

“Presento un libro dal titolo ‘Strade’, il 4 novembre, alle 18, presso "Il mercante di storie" ad Osimo. Se vi va...”

Non vi diciamo nulla dello scrittore e delle scritto.

Se non quel poco di stimolante alla lettura (piacevole).

Partiamo dalla fine.

ULTIMA PAROLA: “OPS”.

Che significa esortazione a non mollare e che si collega alla dedica: “A chi cerca, a chi trova, a chi trasmette l’entusiasmo.”

Il libro “Strade” di Francesco Zagaglia pedala per tredici capitoli: dalla ‘Fine dell’estate’ a ‘Lo spettacolo sportivo’.

IL PROLOGO-PREFAZIONE porta la firma di Stefano Simoncini (quello che giocava “a fare il telecronista” mentre “il compianto Paolo Piazzini faceva l’odierno Beppe Conti”).

Abbiamo già detto troppo.

Ma come non guardare in alto e scorgere l’Aquila di Filottrano (“….qualsiasi corridore ti piacesse non si poteva non essere anche tifosi di Scarponi”).

“DIMENTICAVO: in ‘Strade’ si parla solo marginalmente di corse, il resto è vita.”

Quella che piace all’associazione Ruote e Cultura, il cui presidente Antonio Romagnoli plaude.

Nella fuga letteraria, tira anche Albert Einsten, che urla ai compagni d’avventura: “La cosa importante è non smettere mai di domandare.”

CHI C’È IN SELLA nella copertina di Luca Pucci?

C’è Gianmarco Cenci, che dà l’anima sul muro del Piccolo Giro delle Marche (2012).

Anche questo è un indizio.

CHI C’È DIETRO?

Chi sono i felici complici del lavoro editoriale?

Certamente ci sono “…i racconti del G.S. Casenuove Ciclismo.”

Da cui scaturiscono “..pensieri sopra la bici, retroscena delle corse, viaggi introspettivi, i campioni, le storie, i personaggi e gli aneddoti della provincia” (quella di Ancona).

Anche le “benedette coincidenze”.

PER CUI “…AMERIGO SEVERINI…raggiungeva in una fuga  Orfeo Zagaglia del G.C. Collina. Ho sgranato gli occhi dalla sorpresa. Era zio Orfeo!”

Il cui nipote è lo scrittore.

AUTORITRATTO: “FRANCESCO Zagaglia (1982). Autore, compositore e musicista con gli Gli amici dello zio Pecos. Tra una schitarrata e l’altra, parla con una donna, brinda con gli amici, appunta pensieri.”

Umberto Martinelli