Ven04192024

Aggiornamento:12:20:44

Back Archivio Vetrina - Eventi Premio ‘Ruote e Cultura’ 2019 a Walter Tombesi e Francesco Zagaglia

Premio ‘Ruote e Cultura’ 2019 a Walter Tombesi e Francesco Zagaglia

 

 

Pregnanti i versi della doppia motivazione (giocosamente criptica) scolpita nella ceramica  che viene consegnata a Matelica, nella Sala Boldrini del quattrocentesco Palazzo Ottoni.

Walter Tombesi: “Bici Adventure / Decenni Fuoristrada /Anticipando /Controvento”.

Nel senso: del pionieristico andare oltre (il ‘pensiero momentaneamente dominante’), sapendo reggere alle forti spinte contrarie, mettendo formativamente e preventivamente in sella (quella della mountain bike in primis) i ragazzi di ogni età, partendo dalla piccola maceratese Gagliole.

Francesco Zagaglia, cantautore e scrittore-poeta: “Gli Amici dello Zio Pecos / Poliedrica Creatività Musicale / Sulle  Strade / Trasmettendo vita”.

Significando: l’impegno dell’artista-intellettuale e della sua band osimana (apprezzata anche a Musicultura), l’inventiva multidisciplinare, il coraggio etico, la ‘fede’ nella società, la volontà di motivare (e motivarsi), l’uso costruttivo della parola pensata e ‘agita’.

Come evidenzia il fondatore e presidente Antonio Romagnoli, la primaria finalità dell’Associazione ‘Ruote e Cultura’ (nonché dell’omonimo premio) consiste, dalla genesi, proprio nell’educare attraverso lo sport colto e la cultura sportiva.

 

 

In sottolineata visione olistica, nell’assunzione e nella consapevolezza della responsabilità di ognuno.

Per cui ai pressoché vecchi dispregiativi o diminutivi “sono solo canzonette” e “si fa per sport” si contrappongono “la responsabilità del contrabbassista” (che detta-mantiene il ritmo) e il “si deve fare sport”.

La carovana dei ‘premianti’ è impreziosita dalla presenza del professor Ettore Baldetti, che fa omaggio ai vincitori del suo ultimo lavoro editoriale (alla prima uscita ufficiale) ‘Un Cavaliere e un Santo alla Crociata’.

A informare il romanzo storico ‘francescano’ è la triade “Conoscere, apprezzare, amare (il diverso)”.

Umberto Martinelli