Sab05032025

Aggiornamento:03:46:49

Strada

GP Il Borgo: storia di un successo annunciato e la speranza di salvare il locale ospedale

Borgo di Ovada - “Dopo le duecentodue presenze nella prima edizione 2010 del Gran Premio “Il Borgo” non era facile riuscire a migliorarsi, ma ci siamo riusciti al punto che per questa seconda edizione i partecipanti sono stati ben duecentosedici”. E’ questo il commento a caldo degli organizzatori della prima tappa del Giro dell’Ovadese visibilmente soddisfatti al termine della gara.

 

In 255 partecipano alla prima prova del regionale torinese di cicloturismo

A Rivarolo la primavera si traveste d’estate e ci regala uno splendido pomeriggio assolato. Ben 255 ciclisti onorano la prima prova di campionato regionale e la seconda del provinciale e canavesano-valcerrina: la nuova formula sembra dare buoni frutti e incrementa il numero dei partecipanti tanto da cogliere in contropiede lo staff del Rivarolo capitanato dal bravo Re, positivamente colpiti da un tale successo. Il giro è prevalentemente pianeggiante, ad esclusione della salita al castello di Valperga e lo strappo di Levone, e ci consente una tranquilla e piacevole pedalata lieti della reciproca compagnia e di poter godere di una giornata tanto luminosa. Al rientro in Rivarolo veniamo accolti dal consueto rinfresco e dalla premiazione svolta alla presenza dell’assessore alla cultura del comune di Rivarolo Martino Zucco-Chinà.

Gomba e Caporali in volata a Pasta

Pasta (Torino) - In una giornata splendida dal punto meteorologico si è svolta la seconda gara sul circuito Fausto Coppi, rimesso a nuovo con asfalto chiudi buchi e pulizia strade. Circa centoventi i partenti divisi in due gruppi. Prima partenza i meno giovani gentleman, super e donne: partenza lampo con Miccoli e Bria che prendono un buon margine, ma nel quarto giro vengono ripresi. Altri sei chilometri relativamente tranquilli poi la bagarre: in testa al gruppo Ceresa con tirate da capogiro riesce a creare la fuga giusta. Sono in otto Piacenza, Gomba, Giolitti, Dapas, Alparone, Ceresa, Cillerai e uno strabiliante Miccoli(praticamente tutta la corsa in fuga). Dietro il gruppo controllato dai Valetti e i Miccoli alza bandiera bianca. All’ultimo giro ci prova Piacenza curato da Ceresa poi è la volta di Cillerai ma si arriva in volata ristretta: Gomba con un volatone vince su Piacenza, Giolitti, Dapas, Alparone, Ceresa, Miccoli (primo Super A) e Cillerai nell’ordine. Il gruppo compatto è ad appannaggio di Gaule su Lorenzoni, Mosole, Canino Vincenzo, Pitiddu

Deceduto in seguito a malore mentre partecipava alla Cronosquadre della Versilia. Tutte le classifiche della manifestazione

Forte dei Marmi - Arrivato appositamente dall'Inghilterra, per partecipare alla gara con 7 amici, ha avuto un malore, è stato soccorso e trasportato all'Ospedale di Massa, dove è deceduto dopo alcune ore. Il primo pensiero va alla famiglia che lo attendeva in Inghilterra, e agli amici, inglesi e italiani desiderosi solo di passare con lui qualche ora di sport e di divertimento. Non ci sono parole....solo la cronaca di una giornata che doveva essere di festa e che si è improvvisamente trasformata in tragedia. Alla fine della gara, tutti i partecipanti presenti per le Premiazioni (che sono state annullate) si sono uniti in un caloroso applauso per un amico, che come loro amava il mondo delle due ruote. "A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione dei medici del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Massa dove, Brian Phillips, così si chiama il ciclista, 51 anni, inglese ma da alcuni anni residente in Toscana, è morto in seguito ad un arresto cardiaco". (da La Nazione Viareggio)

Arnaldo Priori ci racconta la Mtb cross country del Lago d'Orta

Egro di Cesara - La primavera si nasconde dietro le nuvole di Egro di Cesara, e l’ora legale fa intravedere facce assonnate tra i duecento partecipanti al cross country del lago D’Orta, la manifestazione errante dell’Asd iride Cycling team che organizza la manifestazione. Tre giri del percorso dove la pianura è assolutamente mancante, o si sale o si scende, e i distacchi rispecchiano l’orografia del territorio, sin dal primo giro con una lunga e interminabile fila indiana, nessun trenino, ad Egro ogni uno deve confrontarsi con se stesso.