Gio04252024

Aggiornamento:10:09:09

Katia Aere: dal passato al presente nel segno di Alex Zanardi

 

 

Nei giorni scorsi Katia Aere, Atleta cat WH5 del Team Anmil Sport e componente del Progetto Obiettivo3, ha finalmente realizzato una impresa che progettava da tempo: percorrere lo stesso tragitto del fiume Tagliamento, 180 km dal Passo Mauria a Lignano Sabbiadoro.

Sembrerebbe una sfida con se stessi, una come altre che ci troviamo periodicamente a commentare, ma in questo caso siamo di fronte ad una scelta differente: non tanto lo sfidare il proprio limite, ma piuttosto rievocare e legare ancora più fortemente un passato ed un presente appartenuti a Katia stessa.

49 anni, friulana di Spilimbergo (PN), da sempre terrorizzata dall’acqua e da quel fiume – il Tagliamento appunto- che scorre nella sua città, nel 2003 inizia a soffrire di dermato-polimiosite, patologia autoimmune abbastanza rara dalle cause ancora sconosciute che scatena il sistema immunitario contro l’organismo della persona stessa, riconoscendo cute e muscolatura come elementi estranei da colpire.

Tra le varie terapie, le viene somministrata anche una attività di riabilitazione in acqua…. Si proprio quell’acqua che lei ha sempre odiato con tutte le sue forze, deve ora diventare sua alleata e compagna di vita… Di necessità virtù e Katia affronta a muso duro questo nuovo ambiente facendolo diventare amico, tanto amico che inizia a gareggiare nel nuoto e nel 2012 vince il titolo italiano nei 50 farfalla e due argenti nei 50 e 100 stile libero!!

Nel 2018 lascia il nuoto e passa alla handbike, grazie alla testardaggine di Perino Dainese, Team Manager di Anmil Sport e viene selezionata per Obiettivo3, progetto ideato da Alex Zanardi.

“Nella mia storia, umana e sportiva, l’acqua è l’elemento che mi ha riportato alla vita. Seguire il Tagliamento, fiume meraviglioso che rappresenta la mia friulanità, è stato un modo per racchiudere insieme tutti quegli elementi che nel corso degli ultimi anni hanno contribuito a rendermi chi sono oggi. Questo viaggio dalla sorgente al mare ha unito la mia devozione per l’acqua con la recente passione per il paraciclismo; un modo per ricordare da dove vengo e da dove rinasco, come donna e come atleta. Soprattutto è l’esempio concreto che se c’è la motivazione anche il sacrificio più pesante diventa passione. Come ci ha sempre insegnato Alex, a cui dedico questa iniziativa.”

I 180 km che dal Passo della Mauria hanno toccato Tolmezzo, Spilimbergo, Morsano al Tagliamento per arrivare a Lignano Sabbiadoro, sono stati percorsi da Katia in 7h15’, che è stata attesa dal Presidente CIP Friuli Giovanni de Piero e dal Presidente FCI Friuli Stefano Bandolin.