L’ultima giornata della Coppa del Mondo di paraciclismo su strada regala ancora soddisfazioni alla Nazionale italiana, che chiude l’appuntamento belga con un bottino complessivo di 13 medaglie: 5 ori, 2 argenti e 6 bronzi. Dopo i sette podi conquistati tra cronometro e gare in linea nei giorni scorsi, oggi sono arrivate altre cinque medaglie: due ori, un argento e due bronzi.
Tra le prestazioni di spicco quella di Claudia Cretti, che nella categoria WC5 conquista il suo primo oro su un palcoscenico internazionale su strada. Una vittoria netta, frutto di una gara di controllo preparata nei dettagli: "Ieri sera abbiamo studiato il punto giusto da cui lanciare la volata – spiega il CT Pierpaolo Addesi –. Claudia è stata impeccabile, ha seguito il piano alla lettera e ha dimostrato tutto il suo potenziale".
Non da meno l’impresa del tandem maschile Lorenzo Bernard–Paolo Totò, che centra un oro al termine di una gara molto combattuta. Il CT: "Hanno corso con grande intelligenza e determinazione. Sempre nel vivo della corsa, pronti a rispondere nei momenti chiave. Una vittoria costruita con lucidità e forza". La giornata storica per l’Italia prosegue con il bronzo, sempre nel tandem maschile, di Federico Andreoli e Francesco Di Felice. "Considerando che Di Felice veniva da due mesi di stop e Andreoli non è ancora al 100%, il loro podio vale tantissimo", osserva il commissario tecnico. E aggiunge: "Erano qui per prendere confidenza con l’ambiente e invece hanno stupito tutti con una volata perfetta".
Non è mancata anche la soddisfazione nel tandem femminile, dove Chiara Colombo e Elena Bissolati hanno conquistato un ottimo argento. "Forse hanno sottovalutato la fuga delle polacche, che si è rivelata decisiva. Se si fosse arrivati in volata, avrebbero avuto ottime chance di vincere. Ma hanno fatto comunque una bella gara".
Esordio da sogno per Giacomo Salvalaggio, che, al suo debutto con la maglia azzurra, conquista subito un podio di Coppa del Mondo nella categoria MC5, salendo sul terzo gradino del podio. Un risultato significativo non solo per il giovane atleta, ma anche per la categoria dei ciclisti paralimpici, su cui la Nazionale sta investendo molto per garantire nuovi talenti e dare nuova linfa al gruppo.
La giornata si conclude con la prova di Team Relay, una disciplina in cui l’Italia ha sempre espresso ottimi risultati. Gli azzurri, con Mirko Testa, Luca Mazzone e Davide Cortini, conquistano la medaglia di bronzo, chiudendo dietro alla Francia, che vince l'oro, e all’Austria, argento. Un risultato che sottolinea la forza e la coesione del gruppo, anche nelle competizioni di squadra, consolidando la tradizione positiva dell’Italia in questa disciplina.
Un bilancio che lascia il CT soddisfatto: "Oggi è stata una giornata memorabile. Il livello qui era altissimo, c’erano tutte le nazioni più forti, e i nostri ragazzi hanno risposto con prestazioni di grande qualità".
Gli altri azzurri: Ilenia Colanero (WC2) nona, Andrea Tarlao (MC5) 12esimo, Riccardo Stacchiotti (MC5) quinto.
Per l’Italia, la Coppa del Mondo di Ostenda si chiude con segnali importanti e una squadra che dimostra coesione, talento e margini di crescita in vista dei prossimi appuntamenti internazionali.
Al termine della prima prova di Coppa del Mondo, il presidente Cordiano Dagnoni ha voluto rivolgere i complimenti ai paratleti impegnati in questi giorni, oltre ad esprimere cordoglio per la scomparsa, in due distinte manifestazioni, del cicloamatore Michele Negri e di Piero Pratesi del gruppo motociclisti pistoiesi.
“In una giornata triste per la FCI, – alle famiglie di Michele Negri e Piero Pratesi esprimo, a nome di tutto il movimento, dolore e vicinanza -, con la prova di Coppa del Mondo di Ostenda è iniziata la lunga avventura che porterà alla Paralimpiadi di Los Angeles. I risultati ottenuti in Belgio rafforzano la consapevolezza che il nostro movimento paralimpico conserva un posto di rilievo a livello internazionale. Faccio i complimenti a tutti i paratleti che hanno gareggiato in questi giorni, alcuni dei quali per la prima volta in Maglia azzurra e già a podio, e a tutto lo staff, che ha intrapreso il nuovo cammino con rinnovato entusiasmo. Il movimento ciclistico italiano in questi primi mesi sta dando importanti segnali. Saluto con piacere il ritorno al successo di Elia Viviani, un uomo e atleta esemplare, punto di riferimento per molti atleti. Complimenti anche agli altri ciclisti italiani che in questa settimana si sono messi in luce, da Lorenzo Fortunato, a Matteo Malucelli, da Giovanni Lonard a Martina Fidanza e Barbara Guarischi. Mi sembra un buon modo per avvicinarci all’imminente appuntamento del Giro d’Italia”.