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Andora tutta da visitare nella Granfondo del 4 marzo

 

 

Una cittadina tutta da scoprire quella ponentina, capace di offrire ai ciclisti e agli accompagnatori, che giungeranno in loco domenica 4 marzo in occasione della Granfondo Andora, numerose opportunità di svago e di crescita culturale.

Come gran parte delle località marittime liguri, anche Andora basa la propria economia sul turismo, soprattutto quello legato alla balneazione. La cittadina savonese, è situata nella parte più occidentale della Riviera delle Palme, al confine amministrativo con la provincia di Imperia, tra le insenature di Capo Mele (a levante) e Capo Mimosa (a ponente), alla foce del torrente Merula che l'attraversa. I suoi vasti arenili sono considerati tra i più belli del ponente ligure e si estendono per quasi 2 chilometri di lunghezza. Lungo la costa si sviluppa la località di Marina di Andora.

Come spesso accade, la toponomastica delle località ha qualcosa di fiabesco, e anche il nome Andora cela una bella, seppur triste, storia d'amore. Un racconto che narra la triste storia di Andalora. La leggenda vuole che il principe saraceno Al Kadir, durante una razzia lungo le coste liguri, vide la bella Andalora (che significa landa d'oro) e la volle rapire, legandola all'albero maestro della propria nave. Il promesso sposo di lei, Stefanello, la raggiunse nottetempo, mentre la nave era ormeggiata presso Capo Mele, ma nel vano tentativo di liberarla venne scoperto e ucciso. Andalora, per il dolore, e per non restare in mano dei Saraceni, si gettò in mare. Il sacrificio dei due giovani, sempre secondo la leggenda, spinse il principe Al Kadir a convertirsi alla fede cristiana. Da allora i due paesi limitrofi di Andora e Stellanello portano questi nomi in memoria dei due giovani.

Secondo le fonti storiche il castrum Andoræ fu un antico possedimento d'epoca romana che, durante l'età dell'alto medioevo, trasferendosi dall'originaria ubicazione lungo la piana del torrente Merula si stanziò lungo l'altura del Castello; quest'ultimo fu caposaldo e locale residenza marittima dei marchesi di Clavesana che qui vi innalzarono il loro castello, circondato da un nucleo fortificato.

Il castello di Andora si trova su una collinetta isolata della borgata storica di Castello. Storicamente è denominato Paraxo (Paraxu) e fu sede del primo insediamento abitativo andorese. Dell'antico complesso duecentesco rimangono ad oggi soltanto i ruderi delle mura e delle torri difensive tra la vegetazione. Situato su una collina a sinistra della valle del torrente Mèrula è considerato, assieme all'attigua chiesa romanica dei Santi Giacomo e Filippo, il sito storico monumentale tra i più importanti del ponente ligure. L'intero complesso della chiesa e del castello, distante dal centro abitato di Andora all'incirca due chilometri, è ben visibile dal viadotto sul Mèrula dell'autostrada A10 Genova-Ventimiglia.

Una bella passeggiata sul lungo mare e, perché no, se la giornata lo permette, anche un timido bagno di sole in spiaggia, oppure una visita al caratteristico centro e i suoi monumenti, occuperanno la giornata di chi non sarà occupato a pedalare sul bel percorso della granfondo.

Le iscrizioni sono già aperte e si ricevono fino alle ore 12,00 di Venerdì 2 Marzo 2018, tramite la pagina dedicata.

Tutte le informazioni e i dettagli sulla manifestazione sono disponibili sul sito ufficiale

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