Ven04262024

Aggiornamento:09:12:54

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Mondiali Ponferrada: sfortuna per gli azzurri under 23, oro al norvegese Bystrom

 

 

Sfortuna per Gianni Moscon, caduto in discesa mentre era all’inseguimento del battistrada, ma rabbia anche per Iuri Filosi, che nell’ultima discesa si era gettato all’inseguimento del nuovo Campione del Mondo, Sven Erik Bystrom, ma non è riuscito a chiudere il buco, per ritrovarsi poi con il gruppo dei migliori in una volata di difficile interpretazione. E’ finito con il 6° posto, bravo comunque a farsi trovare pronto nelle fasi decisive della gara.

LA VOCE DI FILOSI

“C’è un po’ di rammarico, perché stavo bene e nel penultimo giro ci credevo – ha detto subito dopo l’arrivo Filosi - Sono stato lì a fare la guardia negli ultimi giri. Sulla salita ho tenuto con i migliori. Mi sono trovato solo e quando è partito Sven non sono riuscito a prendere le ruote. Sono rimasto nel gruppo inseguitore; poi è arrivato anche Luca Chirico. Stavamo per organizzarci per la volata quando ha avuto un problema con la bici ed è uscito di scena. Ho preso la ruota di Ewan e fino a 50 metri ero in quarta posizione. Poi è arrivata la stanchezza. Peccato perché le sensazioni erano buone.”

IL CT AMADORI

“Siamo stati sfortunati – ha detto Marino Amadori - perché la corsa stava andando come previsto. Se Gianni Moscon avesse preso il portoghese c’era la possibilità che insieme arrivassero al traguardo. Purtroppo è caduto ed è saltato tutto. Poca fortuna anche con la volata, che poteva andare meglio se Chirico non avesse avuto problemi con la bici. Il fatto che tirassero gli australiani era previso, così come il frazionamento nella fase finale. Avevamo messo gli uomini giusti ai posti giusti, ma la caduta di Gianni in qualche modo ha fatto saltare i piani.”

 

LA CADUTA DI MOSCON

Due escoriazioni è la maglia strappata sono il ricordo della caduta per Gianni Moscon: “Vedevo il portoghese a 50 metri quando la bici, in curva, ha cominciato a saltellare. L’ho ripresa in un primo momento ma poi sono caduto. Probabilmente andavo troppo forte.”

Il Titolo iridato al norvegese Sven Bystrom.

 

1. Sven Erik Bystrom (Nor) Km. 182 in 4h32’39”; 2. Caleb Ewan (Aus) a 7”; 3. Kristoffer Skjerping (Nor); 4. Tiesj Benoot (Bel); 5. Sondre Holst Enger (Nor); 6. Iuri Filosi (Ita); 7. Bohorquez Sanchez (Col); 8. Ilva Davidenok (Kaz); 9. Silvio Herklotz (Ger); 10. Mathieu Van der Pol (Ola).

 

Ufficio Stampa Federciclismo