Ven04192024

Aggiornamento:12:27:13

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GF Appennino Reatino: Nardecchia e Di Vasto ok

Arrivo Mediofondo Cecconi A Sx E Di Vasto A Dx

 

 

Si è disputata domenica a Cantalice, in provincia di Rieti, la Granfondo dell’Appennino Reatino, quarto ed ultimo appuntamento stagionale del Circuito Pedalatium Cinelli, prima del suggestivo sipario finale della Granfondo Campagnolo Roma che l’11 ottobre ospiterà le premiazioni finali assolute e di categoria.

Due erano i percorsi a disposizione dei circa 850 iscritti alla gara nella quale più che dagli avversari i corridori si sono dovuti guardare e difendere da un nemico micidiale, il caldo; caldo afoso, a dir poco: “nella pianura dopo Rieti fino all’arrivo di Cantalice sembrava di correre contro un phon acceso alla massima velocità”, hanno dichiarato in tantissimi dopo essersi ripresi a suon di acqua e cocomero a quintali. Per questo motivo si sono registrati molti ritiri e in tanti hanno preferito non partire nemmeno per Cantalice e rimandare la sfida all’appuntamento capitolino di ottobre.

Comunque chi ha messo il numero sulla schiena, ha montato il chip ed ha preso il via si è reso spettatore di una “guerra sportiva” molto avvincente; infatti sia nella granfondo che nella mediofondo il risultato è stato incertissimo fino alla linea d’arrivo.

La granfondo ha visto protagonisti Paolo Pesarini (Ora et Labora) e Cristian Nardecchia (Team Terenzi). Il bellissimo confronto si è consumato negli ultimi cento metri: “Conoscevo questo arrivo perché qui ho corso da under 23 e conosco il mio avversario. Sapevo che avrei potuto batterlo in volata e così ho fatto”, ha spiegato Christian Nardecchia, felicissimo dopo l’arrivo vittorioso.

Nella medio fondo il duello finale si è sviluppato tra il campano Roberto Di Vasto (Pedale Bellonese) e il laziale Matteo Cecconi (Asd Effetto Ciclismo Fiano Romano). Alla fine d’un soffio l’ha spuntata Di Vasto su un agguerritissimo Cecconi: “Purtroppo l’inesperienza stava per giocarmi un brutto scherzo – ha raccontato Di Vasto dopo aver brindato al successo – ho iniziato troppo presto ad esultare e Cecconi per poco non mi ha superato, proprio sulla linea d’arrivo”.

Bella scoperta, per tantissimi, quella del paesino di Cantalice che conta poche migliaia di abitanti e dove si vive la vita d'altri tempi, in cui il tempo scorre con i rintocchi delle campane di Santa Maria che suonano ad ogni quarto e tutto ricorda San Felice, primo santo della lunga storia del frati Cappuccini. Basta essere bravi scalatori ed andare a cercare le tantissime chiese e chiesette sparse un po’ ovunque per ripercorrere la storia del santo.

A Cantalice c’è un cognome che va per la maggiore: Patacchiola: “ma qui un po’ tutti si chiamano Patacchiola”, ci suggerisce l’organizzatore. Anche lui Patacchiola, Angelo Patacchiola, per la precisione, bravo e scrupoloso come pochi.

Domenica prossima a Cantalice si inaugurano i restauri del santuario di San Felice All'acqua, a 500 anni dalla nascita del Santo. Ci sarebbe da andare nuovamente a Cantalice, Patacchiola permettendo ovviamente.

Ordini di arrivo

Granfondo: 1. Cristian Nardecchia (Team Terenzi) km131 in 3h32’41” media km/h 36,96; 2. Paolo Pesarini (Ora et Labora) a 1”; 3. Alberto Guerre (Effetto Ciclismo Fiano Romano) a 3’47”; 4. Stefano Pellegrini (Ora et Labora) a 3’48”; 5. Simone Lanzillo (Bicimania) a 3’50”; 6. Angelo Casagrande (GC Priverno); 7. Roberto Terlizzi (Piesse Cycling Team); 8. Marco D’Agostini (CRM Racing); 9. Roberto Ciervo (Rokka Bike); 10. Stefano Ciccarese (Airone)

Mediofondo: 1. Roberto Di Vasto (Pedale Bellonese) km 99 in2h38’14” media km/h 37,54; 2. Matteo Cecconi (Effetto Ciclismo); 3. Fabrizio Venezia (Team Ladispoli) a 1”; 4. Angelo Renga (MTB Caserta) a 2”; 5. Alessandro Colamedici (Effetto Ciclismo) a 17”; 6. Federico Costarelli (Bicimania); 7. Giuseppe Carcasole (Ciociaria Bike); 8. Giorgio Alselmicchio (Bicimania); 9. Piergiorgio Giacovazzo (Ora et Labora); 10. Fabio Giusti (Effetto Ciclismo)