Mer05142025

Aggiornamento:10:34:20

Back Strada Elisa Longo Borghini sfiora il podio tra le donne élite. Tra gli junior, il primo azzurro è Conci

Elisa Longo Borghini sfiora il podio tra le donne élite. Tra gli junior, il primo azzurro è Conci

 

 

Alla britannica Armistead, già vincitrice della Coppa del Mondo, l’oro allo sprint sul traguardo di Richmond. Elisa Longo Borghini, unica azzurra nel finale, capace di mantenere il ritmo della vincitrice, è quarta sfiorando. Il secondo e terzo gradino del podio rispettivamente all’olandese Anna Van Der Breggen e alla statunitense Megan Guarnier.

RAMMARICO DEL CT SALVOLDI

Il CT Edoardo Salvoldi la prende con filosofia: “E’ destino che i risultati arrivino a coppie. Dopo i titoli della Bronzini abbiamo collezionato due bronzi; adesso questo secondo quarto posto consecutivo… - il riferimento è ai piazzamenti di Giorgia Bronzini lo scorso anno e quello odierno di Elisa Longo Borghini -. Peccato, perché avevamo l’atleta giusto nel posto giusto e tutto stava andando come nei piani…”

Armstead 2015

LE AZZURRE: LONGO BORGHINI, SCANDOLARA E QUEL CAMBIO ROTTO

Elisa Longo Borghini, quarta e una medaglia sfumata per pochi metri: “Quando le olandesi hanno chiuso su Valentina, mi sono portata sulle prime. Sul rettilineo ho dato tutto perché ero convinta di avere Giorgia alla ruota. Quando mi sono resa conto di essere l’unica azzurra ho fatto la volata. Ho perso il terzo posto negli ultimi metri, ma sinceramente era difficile fare meglio.”

Valentina Scandolara, però, non è riuscita a portare a termine l’azione costruita con grande intelligenza tattica ed il mondiale ha preso la strada (prevista) della Gran Bretagna. “L’Olanda – continua il tecnico azzurro – ha deciso di chiudere il buco, evidentemente non convinta che la Pieters potesse giocarsi la vittoria. Così facendo, però, ha riportato sotto anche la Armitstead, che quest’anno ha dimostrato più volte di essere la più forte in volata.”

Giorgia Bronzini ha tagliato il traguardo spingendo a bici a mano: “Quando il gruppo ha ripreso la fuga di Valentina mi sono trovata leggermente indietro rispetto al gruppo delle prime, pochi metri che ho provato a chiudere con un scatto ma il cambio non voleva entrare… ho forzato e alla fine si è rotto. Sinceramente non mi spiego l’azione delle olandesi, che hanno portato l’inglese in carrozza fino all’arrivo. Non è la prima volta quest’anno che corrono in questa maniera, sempre con l’identico risultato, favorire la volata della Armitstead. Brava Elizabeth a farsi trovare sempre pronta.”

Valentina Scandolara è stata una delle grandi protagoniste di questo mondiale. Il 23° posto finale non rende merito ad un’atleta che ha corso con accortezza, mostrando una grande condizione. “Al termine dell’ultimo strappo in pavé ero convinta di avere ancora un discreto vantaggio e non mi sono proprio accorta del sopraggiungere del gruppo. Mi hanno passato al doppio della velocità, ho provato a stare alla ruota, ma la corsa aveva ormai preso un’altra piega. Se mi fossi accorta che stavano per sopraggiungere avrei forzato il ritmo e tentato di staccare la Kitchen.”

Gal Conciscritta

 

Nicola Conci è sereno, anche se dispiaciuto per l’epilogo della corsa: “L’austriaco (Gall, nuovo campione del mondo, ndr) è andato via a 5 chilometri dalla conclusione sul primo tratto in pavé. Sull’ultimo strappo ci siamo trovati in quattro; mi sentivo bene e ho provato a scattare. Mi sono trovato da solo e l'ho quasi ripreso.. lo vedevo lì a 3 metri. Poi sul rettilineo finale sono stato infilato da chi arrivava da dietro. Peccato!”.

La conclusione del Mondiale Juniores è per certi versi simile a quella di ieri tra gli U23. L’austriaco Gall, scattato praticamente nello stesso punto di Ledanois, riesce a conservare sul traguardo quei centimetri sufficienti per vestire la maglia, a spese del francese Betouigt Suire, che mastica amaro per un titolo sfuggito di un nulla. Sul terzo gradino del podio sale il daneseRasmus Pedersen, che arriva ad 1” del transalpino. A 10” giunge un terzetto composto dallo svizzero Reto Muller, dal tedesco Martin Salomon e dal nostro Nicola Conci, che poco prima aveva illuso i tanti tifosi italiani presenti qui a Richmond con un’azione che l’aveva portato a ridosso di Gall (nelle foto Bettini l'arrivo vittorioso di Gall e la volata di Conci, che si classifica sesto).

Il mondiale degli azzurri è stato per buona parte in salita, all’inseguimento prima di un gruppo di fuggitivi forte di una ventina di unità, a metà gara; poi di un quintetto che aveva tentato la fortuna esaurito il primo tentativo. In entrambi i casi gli azzurri non erano presenti riuscendo poi a raddrizzare la situazione praticamente ad un giro dalla conclusione. Al passaggio sotto lo striscione per l’ultimo giro, infatti, avanti c’era un gruppetto di una dozzina di corridori tra cui anche Matteo Sobrero, a pochi secondi 5 inseguitori, tra cui Conci e Fiaschi.

Sono caduto sul pavé – racconta Sobrero -, ma sono ripartito anche se il cambio non funzionava bene. Dopo pochi metri mi si piega il manubrio. A quel punto decido di cambiare la bici, ma lo posso fare solo dopo qualche chilometro, al passaggio dai box. Nonostante questo mi ritrovo tra i primi, poi con l’azione di Gall scoppia la corsa e io rimango invischiato dietro..”.

Nell’ultimo giro l’austriaco forza i tempi, scatta nel tratto in salita e prende una 15” di vantaggio. Lo inseguono Conci, Draper (Gran Bretagna), Pedersen (Danimarca) e Salomon (Germania). Sull’ultimo scatto tenta di uscire Conci, riesce a lasciare i compagni di avventura e vede ad un palmo il fuggitivo. Sul rettilineo finale, però, viene risucchiato da un Betouigt Suire in formato “Consonni”, che recupera posizioni e si porta alla ruota di Gall, senza però riuscire a superarlo.

Non è contento della corsa degli azzurri Rino De Candido: "La squadra non è riuscita ad attuare nulla di quello che avevamo programmato. In particolare non siamo stati in grado di entrare nella fuga di metà gara, nella quale erano presenti tutti le nazionali tranne la nostra. A quel punto è stata per noi una gara in salita che ci ha costretto a modificare tutte le strategie."

CORSA IN LINEA UOMINI JUNIORES
1. Felix Gall (Aut) km. 129,6 in 3h11'09; 2. Clement Betouigt Suire (Fra); 3. Rasmus Pedersen (Dan) a 1"; 4. Reto Muller (Svi) a 10"; 5. Martin Salomon (Ger); 6. Nicola Conci (Ita); 7. Mathias Norsgaard (Dan) a 13"; 8. Nathan Draper (Gbr); 9. Marc Hirschi (Svi); 10. Pit Leyder (Lux) a 20"; 15. Matteo Sobrero (Ita) a 36"; 61. Riccardo Verza (Ita) a 1'40"; 71. Daniel Savini(Ita) a 3'25"; 72. Tommaso Fiaschi (Ita); ritirato Nicolas Nesi.

 

Ufficio Stampa Federciclismo